La mission della Fisi del Trentino è in primis quella di far crescere i giovani sciatori per traghettarli verso i grandi palcoscenici dei circuiti iridati ed avere l’opportunità di celebrare due talenti come Tommaso Giacomel e Nicole Monsorno per gli straordinari risultati ottenuti in campo internazionale rappresenta concettualmente la maggiore gratificazione per il movimento della neve presieduto da Tiziano Mellarini.
Promesse dello sport che sono state esaltate nel corso della Festa dello Sci 2019, il tradizionale appuntamento di chiusura stagionale che, in seguito al principio di rotazione, quest’anno è andato in scena presso l’Auditorium Intercomunale di Primiero San Martino di Castrozza con la presenza del vice presidente vicario della Fisi Angelo Dalpez, della presidente del Coni Trentino Paola Mora, mentre a rappresentare il territorio ci ha pensato il sindaco Daniele Depaoli, che in apertura ha voluto ringraziare l’Us Primiero per la preziosa collaborazione nell’organizzazione dell’evento e la Scuola Musicale di Primiero che ha allietato la cerimonia con alcune melodie young. Si sono congratulati con i numerosi premiati anche il presidente dell'Apt San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi Antonio Stompanato, e il presidente del Consiglio della Regione Trentino Alto Adige Roberto Paccher.
Al primierotto è stato dunque assegnato il Premio Dolomiti Energia per aver vinto un bronzo ai mondiali giovani di biathlon nella staffetta, un quarto posto nell’inseguimento, un terzo posto agli Europei Junior, un secondo nella tappa norvegese dell’IBU Junior Cup e ben 6 titoli italiani under 19, mentre alla fiemmese è andato il Premio Conad per i due podi in gare internazionali giovanili, per i tre piazzamenti ai Mondiali Under 20 di sci di fondo e per le 6 medaglie tricolori, delle quali 4 d’oro. Le rivelazioni dell’anno rispondono invece ai nomi di Filippo Ferrari (bronzo ai mondiali di snowboardcross) vincitore del Premio Casse Rurali Trentine, quindi Valeria Pasquazzo (terza nella generale di Coppa del Mondo di sci alpinismo categoria junior) alla quale è stato assegnato il premio Cavalier Arvedi, proseguendo con Simone Deromedis che nello skicross ha preso parte al mondiale junior e pure a quello assoluto oltre ad un argento tricolore: per lui il premio Pastificio Felicetti.
Non sono mancate poi le emozioni forti e in particolar modo quando gli oltre 400 presenti all’auditorium hanno applaudito i due campioni Chiara Costazza e Davide Bresadola, che dopo tanti anni di sport ad alto livello hanno deciso di dire basta con l’agonismo. Per loro i premi speciali Itas e Cavit e qualche lacrimuccia.Ma pure quando in occasione degli 85 anni dalla fondazione del Comitato Trentino Fisi sono stati premiati gli ex presidenti Sergio Prezzi, Giuseppe Giovanelli ed Angelo Dalpez.
Nel suo intervento il presidente della Federsci trentina Tiziano Mellarini ha tracciato il bilancio sulla positiva stagione sciistica, evidenziando con soddisfazione un nuovo record in quanto a medaglie ai campionati italiani di disciplina e categoria, visto che è stata sfiorata addirittura quota 200 podi, e più precisamente 198. Mai nella storia si era arrivati ad un simile traguardo, segnale che il lavoro impostato organizzativamente e dai tecnici di settore è andato oltre ogni rosea previsione. Dodici mesi fa il bilancio di medaglie tricolori era invece stato di 189.
Al termine di questo inverno nel dettaglio lo sci alpino ha portato 17 medaglie, lo sci di fondo 38, lo snowboard 31, il salto e combinata nordica 29, lo skicross 6, lo sci alpinismo 14, lo sci d’erba 38, il biathlon 12, lo skiroll 10 e il freestyle 3. I titoli italiani? 8 sono giunti dallo sci alpino, 13 dal fondo, 13 dallo snowboard, 10 dal salto e combinata nordica, 4 dallo sci alpinismo, 18 dallo sci d’erba, 1 dal freestyle, 10 dal biathlon, 3 dallo skiroll, 1 dallo skicross.
E poi non è da dimenticare l’aspetto organizzativo dei 104 sci club che con professionalità e passione hanno consentito di portare in alto i colori e i valori del Comitato Trentino, mettendo in cantiere 212 manifestazioni delle quali 878 gare di categoria. Su tutti i Campionati Mondiali Junior Val di Fassa 2019, 8 eventi di Coppa del Mondo, 8 manifestazioni di Coppa Europa, 6 di campionato italiano e 72 gare internazionali.
Sulle piste trentine sono poi andati in scena i vari circuiti di disciplina, con importanti novità nei contenuti e denominazioni: Conad per baby e cuccioli sci alpino e sci fondo, Casse Rurali Trentine per ragazzi e allievi sci alpino, Pastificio Felicetti per aspiranti e junior sci alpino, Cavit per senior e master sci alpino, Dolomiti Energia per ragazzi e allievi di sci di fondo, Itas Mutua per giovani, senior e master sci fondo.
Tornando agli allori centrati dai nostri sciatori è un piacere snocciolare altre cifre significative, partendo dai trentini che hanno partecipato ai campionati mondiali, ben 44, centrando addirittura 5 podi con Tommaso Giacomel nella staffetta del biathlon all’appuntamento iridato giovani di Osrblie, in Slovacchia, quindi con Davide Magnini oro e argento nello sci alpinismo under 23 a Villars, in Svizzera. In estate poi Daniele Buio si era messo al collo un bronzo in slalom speciale ai mondiali junior di sci d’erba. Dulcis in fundo il valsuganotto Filippo Ferrari si è aggiudicato una medaglia di bronzo sempre alla rassegna iridata junior nello snowboardcross.
È poi giunto un podio ai campionati europei nel biathlon, sempre per merito di Giacomel, 14 podi in Coppa del Mondo e 6 vittorie in Coppa del Mondo nello sci alpinismo, ma anche con Alessio Berlanda nello skiroll. Gioie sono inoltre giunte dallo sci di fondo con Francesca Franchi ed Ilenia Defrancesco, capaci di ottenere il bronzo in staffetta alle Universiadi a Krasnoyarsk, in Russia.
Le note liete della stagione per significati personali? La conquista del posto fisso in Coppa del Mondo di slalom gigante da parte di Andrea Ballerin delle Fiamme Oro, la vittoria nella classifica generale del Gran Premio Italia senior da parte di Pietro Franceschetti dello Sporting Club Campiglio, la convocazione ai mondiali junior fassani di Marta Rossetti e il titolo italiano giovani di slalom per Francesca Fanti, che chiude così un significativo cerchio legato al Progetto Trentino Azzurro, l’iniziativa atta a valorizzare i giovani sciatori trentini più talentuosi con l’obiettivo di traghettarli in campo internazionale. Dopo i successi di Peterlini due anni fa, Rossetti lo scorso anno, è arrivata la medaglia d’oro giovani anche nel 2019. Ed ancora da evidenziare il salto di qualità della fondista moenese Caterina Ganz in Coppa del Mondo e al Tour de Ski, la riconferma come uno dei principali interpreti al mondo nelle sprint di skiroll da parte di Alessio Berlanda, l’ottima annata dei fondisti Nicole Monsorno e Giovanni Ticcò in appuntamenti internazionali e ai campionati italiani, la crescita sportiva di Annika Sieff nel salto e combinata nordica, quindi nello skicross la consacrazione di Lucrezia Fantelli e l’esplosione del giovane Simone Deromedis. Nello sci alpinismo ha lasciato tutti a bocca aperta la talentuosa Lisa Moreschini, capace di vincere due titoli italiani e altre due medaglie tricolori fra le junior al primo anno di competizioni. Nel biathlon il primierotto con passaporto fiemmese Gabriel Casagrande ha calato uno strepitoso poker ai campionati italiani allievi. Fra i giovanissimi dello sci alpino, la straordinaria stagione di Beatrice Sola e Sebastiano Zorzi protagonisti ai campionati italiani, ma pure alle Selezioni Nazionali e all’Alpe Cimbra Fis Children Cup.
In chiusura dal mondo master delle varie specialità sono arrivate addirittura 14 medaglie ai campionati italiani e 10 dai mondiali over 30 di sci fondo.