La sesta edizione di «Cerevisia» sta per entrare nel vivo. Dopo aver accolto gli appassionati di birre artigianali nella serata di oggi, il festival organizzato dalla Pro Loco di Fondo domani proporrà un programma molto ricco.
Il Palanaunia, con i tredici birrifici presenti fra gli stand, aprirà alle ore 14, mentre alle 17 avrà luogo la cerimonia di inaugurazione. Alle ore 17.30 prenderà il via il laboratorio di degustazione «Belle Basse!», nel quale si approfondirà il tema delle birre artigianali a bassa fermentazione prodotte in Trentino e delle varie filosofie produttive, mentre alle ore 20 verranno consegnati i trofei ai birrifici vincitori dei numerosi premi assegnati dal concorso. Si chiuderà con la musica live, quest'anno eseguita da tre gruppi diversi, ovvero gli Euromer banditen, i Los Locos Armando's e i The Clurs.
Domenica sono in programma altri due laboratori di degustazione: alle ore 14.30 toccherà a «Come sei acida!», per andare alla scoperta delle migliori birre caratterizzate da note di quel tenore, come le fermentazioni spontanee e le Iga, birre alla frutta, mentre alle 15.30 si parlerà di «Cucina con le Birre Trentine» insieme allo chef Daniel Rizzi, un vero e proprio show cooking. Poi, alle 17.30, si potrà degustare l'aperitivo Cerevisia, con la musica dal vivo dei The Mentis sullo sfondo. Nel pomeriggio sarà anche lanciata una novità, saranno proposte al pubblico due interviste doppie a quattro produttori, condotte da Paolo Negri del sito «Trentino Birra», intitolate «Attenti a quei due».
Gli stand saranno aperti dalle 14 alle 2 il sabato, dalle 11 alle 20 la domenica. L’ingresso al Palanaunia sarà al solito gratuito, mentre le degustazioni costeranno 2 euro ciascuna. Prima di cominciare bisogna dotarsi del calice, previo versamento di una cauzione, che il visitatore potrà in seguito decidere di tenere per sé o restituire.
A «Cerevisia» in questi tre giorni è presente anche uno stand della Coldiretti, nel quale vengono raccolte le firme a sostegno della petizione "Stop Cibo Falso", con la quale si chiede all'Unione Europea di rendere obbligatoria l’indicazione di origine degli alimenti.