Milano-Cortina, ma pure Trentino e le Dolomiti. È questa la precisazione che tiene ad evidenziare il presidente del Comitato Trentino Fisi Tiziano Mellarini, che da assessore provinciale ha sempre puntato sull’evento a cinque cerchi, sognando di mettere in evidenza il marchio Dolomiti. «Una grande giornata – precisa il presidente della Federsci - e una soddisfazione enorme per tutto il movimento dello sci italiano e anche trentino. Una provincia che ha sempre dato tanto agli sport invernali e che attraverso la Val di Fiemme e Baselga di Piné, e perché no anche con la disciplina dello sci alpinismo che potrebbe diventare sperimentale a Madonna di Campiglio, avrà un ulteriore riconoscimento e un’occasione per portare maggiore notorietà al nostro territorio. Ma pure alle Dolomiti, proprio nel decimo anniversario del riconoscimento come patrimonio dell’umanità Unesco. Una ciliegina sulla torta non indifferente, che consentirà al Trentino e all’Italia di crescere ulteriormente. Noi come Fisi del Trentino cercheremo di far crescere i giovani sciatori a cinque cerchi, come è nel nostro dna. Siamo già partiti da alcuni mesi con un nuovo progetto di crescita dei futuri atleti degli sport invernali, allargando lo staff tecnico con nuovi allenatori ed ampliando le squadre agonistiche. Mi complimento con tutti coloro che hanno rappresentato il Trentino a Losanna. Un successo di squadra».
Mellarini, da assessore al turismo e sport della Provincia autonoma di Trento, è da sempre stato fra i più attivi sostenitori del sogno Olimpico, che voleva abbinare al brand Dolomiti, convinto che sia una straordinaria opportunità per far crescere ulteriormente i nostri territori, in chiave sportiva, ma anche economica e sociale. In più occasioni durante il suo percorso politico ha promosso il progetto a cinque cerchi, con l’obiettivo di coinvolgere Trento, il Trentino e le Dolomiti.«Molti sono stati i colloqui e i confronti – evidenza Mellarini - nel corso dei quali ho evidenziato lo straordinario patrimonio fatto di impianti di alto livello di cui il Trentino nel corso degli anni si è dotato, oltre alle capacità organizzative dimostrate negli ultimi decenni nell’organizzazione di numerosi eventi mondiali in molteplici discipline invernali. In ogni occasione ho ribadito come il territorio, per quanto riguarda il livello di viabilità, in particolare quello della Val di Fiemme, sia stato oggetto di importanti interventi di miglioramento, così come l’infrastruttura di rete in banda larga realizzata favorisce una rete articolata che connette tutte le valli con la dorsale principale. Ho sempre sostenuto che le Olimpiadi rappresentano un’occasione per un formidabile tam tam mediatico per promuovere il Trentino, creando curiosità e interesse attorno al nostro territorio, facendo conoscere piste e strutture all’avanguardia e la sua efficienza organizzativa, che riduce al minimo gli impatti ambientali, sociali ed economici».
Già nel 2009 Mellarini si fece promotore di un coinvolgimento del Trentino sia nei confronti dell’allora governatore provinciale Lorenzo Dellai sia al presidente del CONI nazionale Gianni Petrucci, ricevendone in entrambi i casi incoraggiamenti ad attivare il progetto. La candidatura per organizzare i Giochi Olimpici invernali fu quindi rilanciata da Mellarini, assieme all’Alto Adige, nel dicembre 2012 durante un Convegno sui giovani talenti dello sport, promosso dal Coni, e confermata da una lettera di intenti inviata al presidente Petrucci per ospitare in Regione una futura edizione dei Giochi.
L’idea di coinvolgere il Trentino in questa avventura successivamente prese corpo sull’onda degli investimenti per l’organizzazione dei Campionati del Mondo di sci nordico «Fiemme 2013» e delle Universiadi invernali. Eventi che hanno confermato un’efficienza e competenza riconosciute a livello internazionale, grazie anche al coinvolgimento organizzato di migliaia di volontari, vero motore della nostra terra, sempre pronti ad affrontare nuove sfide.
Un progetto, quindi, che parte da lontano e che vede varie tappe. Durante la presentazione alla stampa nazionale dei Campionati mondiali di sci nordico di «Fiemme 2013» Mellarini ribadì il concetto che Trentino e Alto Adige avrebbero potuto candidarsi a ospitare le Olimpiadi del 2022 o 2026. Il presidente della Federsci Roda affermò che «è un progetto ambizioso che potrebbe risultare davvero interessante. Non vedo male una candidatura, anche perché Trentino, Alto Adige e le Dolomiti potrebbero avanzare una proposta stimolante per il mondo della montagna con un evento a misura d’uomo senza tanti interventi e progetti faraonici nel pieno rispetto dell’Agenda 2020 del Cio».
Il 23 dicembre 2013, in occasione della conferenza stampa di presentazione di un impostante evento invernale, a seguito dei complimenti e apprezzamenti ricevuti per Fiemme 2013 e per le Universiadi 2013, Mellarini evidenziò come tali appuntamenti avessero confermato la maturità e l’efficienza nell’organizzare manifestazioni a carattere internazionale e quindi in prospettiva anche le Olimpiadi. Obiettivo avallato dal presidente del Coni Malagò.
Il 17 marzo 2014, Mellarini annunciava la decisione, presa dopo il confronto con lo stesso Malagò, di presentare la candidatura della città di Trento per le Olimpiadi invernali 2026 (le regole prevedono infatti l’obbligo di designare una città e non una regione o una provincia). Il presidente della Fisi nazionale riconobbe che con le strutture già esistenti i costi sarebbero molto inferiori rispetto ad altre località.
Successivamente si aprì un’interessante novità che doveva coinvolgere anche Tirolo e in maniera più completa l’Euregio con Trentino, Alto Adige e la provincia austriaca di Innsbruck. Nel 2017 Mellarini, con il presidente della Giunta provinciale Ugo Rossi, iniziarono a tessere un progetto con i cugini altoatesini e tirolesi, che purtroppo non andò in porto a seguito del dietrofront di Innsbruck.
Il 27 giugno 2018 Mellarini ha partecipato a Venezia alla riunione del Comitato Strategico della candidatura nel corso del quale è stato presentato e condiviso il dossier Olimpiadi. All’incontro era presente il Veneto col governatore Luca Zaia e gli assessori allo sport e al turismo Cristiano Corazzari e Federico Caner, il sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina, il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin ecc. e l’Alto Adige con il responsabile del Dipartimento Marketing IDM Alto Adige Thomas Aichner su incarico del Presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatcher. Nel corso della riunione sono stati approfonditi gli aspetti tecnici, sportivi, organizzativi e logistici della candidatura, che poi è stata presentata al governo Italiano e al Coni.
Dietro al sogno olimpico trentino e dolomitico c’è dunque un significativo lavoro di sensibilizzazione da parte dell’ex assessore provinciale, che ora guida una federazione coinvolta in prima linea con i giochi a cinque cerchi, la FISI.