Le interviste ai protagonisti della gara up hill

Il vincitore della gara senior, Matteo Tanel, appare abbastanza sorpreso: «Ero preparato per affrontare una gara dura, ma non immaginavo di poter arrivare addirittura davanti a tutti. Sono partito subito con un buon ritmo, conoscendo il livello degli avversari e poi sono riuscito a tenerlo senza sosta, contando su una buona preparazione. Adesso si apre la possibilità di raccogliere altri risultati importanti qui in Trentino e quindi devo rimanere concentrato, dimenticando subito questa vittoria».
Il romeno Paul Costantin Pepene per una volta ha dovuto cedere il trono del Bondone. «Al di là del secondo posto è sempre un piacere gareggiare qui. Io affronto solo questa competizione di Coppa del Mondo, perché ormai mi sento molto legato a questa montagna. Ora ho 31 anni e quindi ci può stare di dover lasciare spazio ad atleti che appartengono a una nuova generazione, ma finché mi sentirò in buone condizioni questa gara continuerò a disputarla».
Il terzo classificato, Luca Curti, è invece un po’ deluso. «Aspettarsi qualcosa in più è sempre lecito quando non si vince. Purtroppo ho ceduto un po’ nel finale, perché probabilmente sono partito troppo forte, stimolato dai risultati ottenuti la scorsa settimana. La forma comunque è buona quindi sono fiducioso per le prossime gare, peccato che sia arrivata un po’ tardi rispetto a quanto mi aspettassi».
La vincitrice Linn Soemskar racconta così la sua prestazione: «Ho impostato la gara in modo da aumentare costantemente il ritmo, per gestire le energie e così ho aumentato il ritmo man mano che mi avvicinavo al traguardo. Una bella vittoria che impreziosisce una stagione davvero felice per me».
Riccardo Masiero, primo fra gli Junior, era arrivato a Trento molto determinato. «Qui avevo vinto anche lo scorso anno, un po’ a sorpresa, e sapendo di aver comunque compiuto altri passi avanti nella condizione fisica e in quella mentale dovevo puntare alla vittoria. Pochi secondi, alla fine, mi dividono da Korsaeth: lui era subito dietro di me e quindi ho fatto la gara controllandolo per tutta la salita. Sono partito un po’ lento e poi ho via aumentato il ritmo per poter conservare energie per il finale. È un piacere gareggiare qui, anche perché c’è un asfalto perfetto».
L’ucraina Daryna Kovalova commenta così il proprio successo fra le junior: «Avendo affrontato un lungo viaggio per arrivare qui non sapevo come mi sarei comportata in gara. Per fortuna è andato tutto bene. Seguendo le indicazioni del mio allenatore ho cercato di impostare un buon ritmo senza cambiarlo mai, una scelta azzeccata».
Laura Mortagna, terza e prima delle italiane, guarda già avanti. «Questo è solo il primo passo del minitour trentino e sono contenta del terzo posto. Sono al comando della classifica e sul Cermis darò tutto per cercare di chiudere al vetrice. Questa è una gara corta, ma dura, e se si parte troppo veloci si rischia di arrivare scarichi in cima. Avendola affrontata tante volte, fin da bambina, posso dire di conoscerla bene».

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