Hanno tutti il sorriso sulle labbra i concorrenti che hanno tagliato il traguardo a Cima Rosetta, in particolar modo i vincitori. Ecco le impressioni raccolte a caldo:
Stefano Gardener (primo classificato): “Ho deciso all’ultimo di essere in gara qui a San Martino di Castrozza. Sono partito con buone sensazioni, ma non pensavo di vincere e soprattutto di arrivare non lontanissimo dal record di uno specialista come Davide Magnini, anche perché non avevo mai provato questo percorso. Ho tenuto un buon ritmo fino al primo troncone della funivia, dove Tiziano Moia ha leggermente mollato mentre io ho proseguito con le mie frequenze. Nel finale Tiziano si è fatto sotto, ma sono riuscito a mantenere il margine di vantaggio. Felicicissimo”.
Tiziano Moia (secondo classificato): “Ero stanco di testa dopo gli ultimi impegni importanti, probabilmente se attaccavo fin dall’inizio l’esito poteva essere diverso, ma è andata così. Peccato perché il trenino per andare forte c’era. Se riuscivo a tenere e stimolare Gardener probabilmente assieme avremmo anche abbassato il nostro tempo. Nel finale ho recuperato ma era troppo tardi. Vengo sempre volentieri a questa gara perché è spettacolare”.
Antonella Confortola (prima classificata): “Dopo la nascita di Dorothy sono riuscita ad allenarmi con una certa intensità, anche se ho un problema al tendine che mi limita. La passione per la corsa e per i vertical mi ha stimolato ad essere al via. Non pensavo però di andare così forte e di fare il nuovo record. Sono partita assieme agli ultimi perché nei tratti in pianura non riesco a correre con disinvoltura, poi quando è arrivata la salita ho recuperato bene prendendo la testa della corsa con un buon ritmo, gestendomi nel falsopiano prima dell’ultima ascesa. La gara è passata molto veloce, non mi sono proprio accorta di aver fatto quasi 1300 metri”.
Corinna Ghirardi (seconda classificata): “Un secondo posto che mi soddisfa anche se il tempo è di un minuto superiore a quello dello scorso anno. Non era una giornata al top per me, ma ci sta dopo una stagione interminabile. Dopo lo scialpinismo sono partita subito con le competizioni di corsa in montagna. Non ho alcun rammarico, perché Antonella aveva un passo troppo lungo. Io ho pensato a fare il mio ritmo e a tenermi dietro le avversarie per mantenere il mio secondo posto. Ora si riposa”.
Moreno Pesce (atleta paralimpico): “Non manco mai alla Rosetta. E’ una super gara. Arrivare in cima per noi amputati è un’impresa straordinaria e ringrazio tutto il pubblico che mi ha incitato. Quest’anno la vera vincitrice è però Andrea Lozinca, con una straordinaria determinazione è riuscita a tagliare il traguardo. Lo scorso anno dovette abbandonare, oggi si è superata”.
Johnny Zagonel: “E’ stata la migliore edizione delle tre finora organizzate. Tempo fantastico, aumento di partecipanti e in particolar modo in campo femminile, pubblico in quota ed un esito superlativo. Voglio ringraziare tutti i collaboratori e gli oltre 60 volontari che ci hanno permesso di centrare questo successo. Abbiamo avuto tanti attestati di stima. Ci piacerebbe poter fare un salto internazionale con la Rosetta Verticale. Inizieremo da subito a lavorarci”.