Mese Montagna 2019

La storia dell'arrampicata nelle valli del Sarca
sarà il tema del mercoledì di «Mese Montagna»

Per «Mese Montagna» si avvicina il momento del gran finale. Anche questa settimana, l'ultima della 14ª edizione, sono due gli appuntamenti in calendario, fissati come di consueto nelle giornate di mercoledì e venerdì.
Si comincia domani, mercoledì 27 novembre, con un incontro interamente dedicato al territorio che ospita il festival, il quale vedrà protagonisti Marco Furlani ed Alessandro Gogna. I due scalatori presenteranno al pubblico la propria opera intitolata «Valle della luce, alpinismo nelle valli della Sarca e dei Laghi», un volume nato dal desiderio di fissare la storia dell'arrampicata scritta in queste zone negli ultimi novant'anni.
«Avvalendoci di un filmato e di tante immagini storiche – spiega Alessandro – racconteremo agli spettatori le fasi attraverso cui è passata la scoperta e la valorizzazione delle pareti di questa straordinaria area del Trentino, che può essere considerata, senza esagerazioni, la più importante del mondo per quanto riguarda questa disciplina. Abbiamo catalogato ben 1011 tracciati, che a nostro avviso rappresentano un patrimonio da preservare».
Nato a Trento nel 1956 e residente a Pietramurata da 23 anni, Marco Furlani ha cominciato a scalare sulle Dolomiti fin da giovanissimo. In 40 anni di attività ha ripetuto circa 2.500 vie, vanta un centinaio di prime ripetizioni, 10 prime ripetizioni nazionali e 20 prime grandi invernali. Nel 1980 il C.A.I. lo ha nominato Accademico, il più giovane d’Italia, nel 1983 ha ricevuto le altre due massime onorificenze europee, quella di Accademico d’Austria e di Accademico del G.H.M. (francese), mentre nel 1987 è diventato Guida Alpina Maestro d’Alpinismo.
Alessandro Gogna, nato a Genova nel 1946, è un alpinista di fama internazionale, storico, guida alpina ed esperto di problematiche turistico-ambientali della montagna. Vanta 500 prime ascensioni su Alpi, Appennini e altre catene montuose, ha preso parte a spedizioni su Annapurna (1973), Lhotse (1975), El Capitan (California, 1978) e K2 (1979). Ad oggi ha tenuto oltre 400 conferenze in Italia e all’estero, è direttore di K3 Photo Agency, di Kappatre Comunicazione, è amministratore di Montana, è stato fondatore e segretario di Mountain Wilderness. Ha firmato, inoltre libri e monografie escursionistiche ed alpinistiche.
L'ultimo atto di «Mese Montagna», in programma venerdì 29, porterà invece sotto i riflettori del Teatro Valle dei Laghi nientemeno che Reinhold Messner. Anche il re degli Ottomila racconterà una storia, quella della conquista di tredici cime leggendarie, dei personaggi che sono riusciti in queste imprese, delle modalità che hanno scelto per farlo. Messner ci porterà in quella che chiama la "quarta dimensione" della montagna, ovvero il suo rapporto con l'uomo e le sue emozioni, utilizzando esclusive immagini elaborate con rilevazioni satellitari. Ripercorrerà la storia dell'alpinismo attraverso cime leggendarie, dal Monte Bianco al Cervino, dall'Aconcagua all'Everest, dal K2 al Nanga Parbat, dall'Annapurna al Masherbrum. Una serata di grande fascino, non a caso in prevendita sono già stati esauriti tutti i biglietti per seguirla in platea, mentre sono ancora disponibili i posti in galleria, al costo di 7 euro, dove verrà installato un maxi schermo che permetterà al pubblico di seguire al meglio la narrazione.


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