Primo podio stagionale per Martino Tronconi, che si è classificato secondo alla Bacialla Bike a Terontola, in provincia di Arezzo. Una gara che porta bene ai colori della Wilier 7C Force, che nel 2019 si era imposta con Johnny Cattaneo. Nel 2020 è arrivato un altro piazzamento nella top 3 e a conquistarlo è stato il toscano Tronconi, in cerca di riscatto dopo un’annata (la scorsa) in cui è stato frenato da problemi fisici.
L’inizio di stagione lascia ben sperare per Tronconi, che ha chiuso secondo sulla linea d’arrivo, posta al termine di un percorso di 46 chilometri e 1550 metri di dislivello. La corsa è stata dominata da quattro atleti, ovvero i due portacolori della Soudal-LeeCougan Stefano Valdrighi e Jacopo Billi, Tronconi e Alessio Agostinelli (Ktm Protek Dama). A spuntarla è stato Valdrighi, che ha capitalizzato il gioco di squadra e si è imposto con il tempo di 1h59’13”.
Tronconi, a propria volta, ha garantito il secondo posto alla Wilier 7C Force battendo Jacopo Billi nello sprint per la piazza d’onore, staccato di 4” dal vincitore, con Alessio Agostinelli quarto a 9”.
Il resto del team era impegnato nella sesta e ultima tappa della Andalusia Bike Race, che ha visto Ole Hem chiudere al settimo posto nella classifica generale finale, vinta dall’altoatesino Fabian Rabensteiner. Erano 58,7 i chilometri da percorrere nell’ultima giornata della gara spagnola, conditi con 1239 metri di dislivello positivo, con partenza e arrivo a Cordoba.
La frazione è stata vinta da Leandre Bouchard (2h15’43”), con Rabensteiner che ha controllato la situazione e chiuso secondo a 7”, seguito al terzo posto da Ivan Diaz Buj (2h16’54”). Ole Hem, che al pari dei compagni di squadra ha sfruttato l’appuntamento per trovare il ritmo gara in vista della Cape Epic, si è classificato 14° (2h20’20”), seguito al 22° posto da Johnny Cattaneo (2h25’19”). Entrambi, va detto, sono stati vittima di una foratura, mentre Marco Rebagliati – ancora alle prese con i postumi della brutta caduta di cui è stato vittima a inizio settimana, con problemi a un avambraccio – ha voluto onorare comunque l’impegno, chiudendo 63° in 2h48’28”.
Giornata sfortunata, infine, per Massimo Debertolis, che è stato vittima della rottura della catena mentre era al comando nella categoria master. Risolto il problema, ha pure dovuto fare i conti con una foratura, che gli ha fatto perdere ulteriore terreno e costretto ad accontentarsi del terzo posto nella classifica generale master, vinta da Josè Maria Guerrero Ortega.