Le strade del norvegese Aleksander Aamodt Kilde e dell’azzurra Federica Brignone, i due vincitori della Coppa del Mondo assoluta di sci alpino, si erano incrociate sin da quando erano giovanissimi in Trentino e più precisamente nel febbraio 2005 sulle piste di Pinzolo, in occasione della 44ª edizione del Trofeo Topolino Sci, che dal 2017, come noto, porta il nome di AlpeCimbra Fis Children Cup.
Per entrambi l’inverno di 15 anni fa rappresentò il primo importante battesimo di una carriera internazionale culminata quest’anno con la conquista della Coppa di Cristallo in un’annata decisamente anomala, a causa dell’annullamento delle ultime tappe. Il ventisettenne di Baerum, che vinse anche la coppetta di superG nel 2016, ha preceduto nella generale di 54 punti il francese Alexis Pinturault, mentre la ventinovenne di La Salle, che in bacheca sfoggia anche un bronzo in gigante alle Olimpiadi di Pyeongchang 2018 e un argento sempre in gigante ai Mondiali di Garmisch del 2011, si è resa autrice di una stagione sensazionale, aggiudicandosi la generale di Coppa del Mondo e vincendo pure le coppette di specialità in gigante e in combinata, bissando in quest’ultimo caso l’affermazione del 2019.
Sulle piste della Val Rendena, nel febbraio 2005, Aleksander Aamodt Kilde non fece una semplice apparizione, ma si prese addirittura il lusso di mettersi al collo la medaglia d’oro nello slalom gigante della categoria ragazzi. Sul traguardo precedette infatti di 19 centesimi il tedesco Stefan Luitz (bronzo nel team event ai mondiali di Schladming 2013) e lo svizzero Kevin Windlin, passato poi al freestyle. Nello slalom speciale del Trofeo Topolino Kilde ottenne invece il sesto posto nella gara vinta dal tedesco Christian Ferstl, con l’azzurro Alex Zingerle quarto.
La valdostana Federica Brignone, invece, non riuscì a salire sul podio, ma ebbe l’occasione di cimentarsi per la prima volta con sciatrici di altre nazioni europee, iniziando il proprio percorso di crescita che l’ha poi portata, pochi giorni fa, sul tetto del mondo. Al cancelletto nella categoria superiore (allieve) a dire il vero, sia in gigante sia in slalom, dopo un ottimo tempo ottenuto a metà gara l’allora portacolori dello sci club Courmayeur Mont Blanc, non riuscì a portare a termine la propria prova, perché già a quell'etè era solita dare il tutto per tutto, con i rischi che questo comporta. Si era però qualificata disputando ottime gare alle Selezioni Nazionali pochi giorni prima, ottenendo il quarto posto nello slalom gigante vinto da Francesca Marsaglia davanti ad Elena Curtoni, mentre in slalom concluse 12ª. Marsaglia che invece ottenne due terzi posti nella gara fra i rapid gates e in gigante, dove si impose la slovena Ilka Štuhec, campionessa del mondo nella discesa libera a Sankt Moritz 2017 ed a Are 2019 e vincitrice di due Coppe del Mondo di specialità. E in gara c’era pure la svizzera Gut.
Sempre nel 2005 prese parte alle Selezioni Nazionali anche la bergamasca Sofia Goggia, di due anni più giovane e in gara nella categoria ragazze, che ottenne un quinto posto in gigante, uscendo in slalom. E nella stessa sfida indossò il pettorale anche la badiota Arianna Tricomi, straordinaria campionessa italiana vincitrice delle ultime tre edizioni del Freeride World Tour, il più importante circuito internazionale della specialità. L’altoatesina alle Selezioni sulle piste di Pinzolo ottenne il secondo posto in slalom e il sesto in gigante, guadagnandosi la convocazione per le sfide internazionali concluse con un 9° posto in slalom e un 14° in gigante.
«L’ex Trofeo Topolino – evidenzia il patron della manifestazione trentina Fabrizio Gennari – attuale AlpeCimbra Fis Children Cup si rivela dunque un mondialino dello sci, dal quale transitano e si mettono in evidenza i campioni che poi si affermano in Coppa del Mondo, Olimpiadi e Mondiali. Un grande evento, che da dieci anni si disputa sulla skiarea di Folgaria, ma soprattutto un patrimonio straordinario per il mondo degli sport invernali del Trentino e di tutta Italia. Una delle numerose eccellenze del nostro Paese».