Al lavoro per organizzare la 70ª «Trento Bondone»
«L'obiettivo è dimostrarci più forti del Covid»

Il virus che ha stravolto le nostre vite negli ultimi tre mesi e che ha falcidiato manifestazioni sportive e spettacoli di ogni genere quasi in tutto il mondo non è riuscito a piegare la determinazione della Scuderia Trentina, che anche nei periodi più bui di questa pandemia non ha mai abbandonato la speranza di poter organizzare la 70ª edizione della «Trento Bondone». Consapevole dal fatto che la situazione era e rimane in continua evoluzione, prima di alzare bandiera bianca, allineandosi così alle scelte già compiute dai comitati organizzatori di quasi tutte le altre gare inserite nel Campionato Italiano e in quello Europeo, Fiorenzo Dalmeri e i propri collaboratori hanno preso tempo per settimane, continuando a lavorare sotto traccia, e la loro pervicacia potrebbe infine essere premiata, perché man mano che passano i giorni le possibilità di trasformare questo sogno in realtà aumentano.
In un contesto di questo tipo gli ostacoli da superare sono ovviamente tantissimi e si aggiungono alle difficoltà “ordinarie” che ogni anno la Scuderia Trentina deve fronteggiare, soprattutto sul piano economico. Tuttavia gli incoraggiamenti arrivati da Aci Sport e dalla Fia, l’entusiasmo mostrato dagli appassionati e l’incontenibile voglia di tornare al volante dei piloti hanno trasmesso una tale energia al gruppo di lavoro trentino che sarebbe un vero peccato non potervi dare seguito attraverso una risposta positiva.
Nella giornata di mercoledì, per sondare il terreno, la Scuderia ha proposto ai driver di partecipare ad un sondaggio, al fine di raccogliere una prima indicazione in merito alla loro disponibilità a prendere parte alla gara, qualora fosse effettivamente organizzata, e la risposta è stata travolgente, dato che oltre 150 potenziali concorrenti, di ogni regione italiana, hanno risposto presente.
Gli ostacoli da superare, ovviamente, rimangono moltissimi, perché una manifestazione sportiva con grande seguito popolare come la cronoscalata sull’Alpe di Trento presenta numerose criticità sul piano delle garanzie di distanziamento sociale, imposte dalla misure anti Covid ancora in vigore,  ma la Scuderia Trentina ha cominciato da tempo a studiare le modalità per fare in modo che la gara possa svolgersi in sicurezza, disegnando alcune linee guida per la gestione degli spazi al paddock all’Area ex Zuffo e per l’eventuale messa in sicurezza degli spettatori qualora in estate potessero essere ammessi al percorso di gara.
«Le difficoltà che dobbiamo superare sono molte, – conferma il presidente della scuderia Fiorenzo Dalmeri – ma sarebbe per noi motivo di grande orgoglio riuscire a dimostrare di essere più forti del contagio che ha messo in ginocchio mezzo mondo. In questo momento gli aspetti che ci preoccupano di più sono tre: il divieto di ospitare il pubblico, le difficoltà economiche che anche i nostri sponsor devono affrontare e la scelta della data. In merito al primo punto, senza dimenticare che da qui a luglio potrebbero ancora cambiare molte cose, la soluzione potrebbe essere quella di trasmettere sul web o addirittura in televisione, la diretta della gara, ma si dovrebbe trattare di un servizio di qualità dai cui costi importanti, anche per questo forse si potrebbe pensare ad un nuovo service gestito da Aci Sport e messo a disposizione di tutte le gare del Civm. Per quanto concerne le date vorremo spostare tutto il programma in avanti di una settimana per poter avere più tempo a disposizione, ovvero da domenica 5 a domenica 12 luglio, soluzione assolutamente praticabile, ma la Protezione Civile ci ha chiesto qualcosa di diverso, ovvero organizzare la competizione in una giornata infrasettimanale per non dover presidiare il Monte Bondone nel weekend. Un’ipotesi che ci lascia un po’ perplessi sia per l’eventuale disponibilità dei piloti extraregionali a partecipare sia per il fatto che i residenti a Sardagna e a quote più alte sarebbero di fatto impossibilitati a muoversi nelle giornate lavorative».
La macchina organizzativa, ad ogni modo, non si ferma. «Noi continuiamo a credere che la 70ª edizione della Trento Bondone avrò luogo nel 2020 e sarà la prima gara in salita della stagione, – conclude – perché se dovessimo riuscirci questa caparbietà sarà ricordata lungo, non solo all'interno dei confini regionali e nazionali. Sarebbe il modo migliore per onorare il Casco d’Oro ricevuto lo scorso anno. Aggiungo che la gara poterebbe anche indubbi benefici ad albergatori e ristoratori, che in quelle giornate potrebbero lavorare di più».
Ora non resta che attendere gli sviluppi della situazione.

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