FOTO JANSRUD IN PAGANELLA E COL WINDSURF (download)

Dietro alle straordinarie performance di Jansrud
ci sono gli allenamenti in Paganella e il windsfurf

Quattro gare: tre vittorie e quattro podi. Tutti si stanno chiedendo cosa ci sia dietro lo straordinario inizio di stagione dello sciatore Kjetil Jansrud, assoluto padrone delle gare veloci in Coppa del Mondo di sci alpino in questo inizio stagione. Primo sia in discesa sia in superG il 29 e 30 novembre a Lake Louise, vittorioso anche nella discesa di Beaver Creek di venerdì 5 dicembre, ed ancora un secondo posto in superG oggi sempre negli Stati Uniti.
Uno straordinario stato di forma per un campione già affermato, che vanta un oro in superG e un bronzo in discesa alle Olimpiadi di Sochi, nonché un argento in gigante ai Giochi di Vancouver 2010, che quest'anno pare proprio non avere rivali.
Dopo le prime due vittorie aveva confidato al suo project leader  Marco Dallapiccola, che fra l'altro è l'organizzatore dell'Alpine Rockfest: «Sto andando velocissimo, so fare di tutto. Mi manca solo di volare». Risentito dopo l'affermazione di Beaver Creek, ha aggiunto: «Adesso ho imparato anche quello».
Merito del suo talento, della sua determinazione, ma soprattutto della grandissima attenzione alla preparazione atletica e tecnica. Un campione che non lascia nulla al caso e che sia in estate e in inverno sceglie la Paganella e il Trentino per affinare la propria forma, visto che da due stagioni e per il prossimo quadriennio sono il training center alpino del Team maschile della Norvegia.
Durante la stagione fredda si allena infatti sulle piste della skiarea dell'altopiano, dove predilige la verticalità della pista Olimpionica 2, la severa nera che ospiterà il prossimo 23 dicembre l'Alpine Rockfest. Particolarmente intenso anche il lavoro programmato nel periodo estivo. Assieme ai compagni di squadra ha affrontato diversi stage di allenamento in Paganella, ossigenandosi con la corsa in montagna, la mountain bike, la bici da strada, il downhill e arrampicando in parete sulle Dolomiti di Brenta.
Una montagna che Jansrud adora: «La neve è uguale in tutto il mondo - sottolinea il campione norvegese - ma salire in vetta a La Roda e bere un caffè ammirando il lago della Paganella è un'emozione unica». Ovviamente quello che lui definisce il "lago della Paganella" non è altro che il Garda, perfettamente visibile, nelle belle giornate, da 2.125 metri di altezza. Un luogo che ha apprezzato in estate attraverso numerosi allenamenti, cimentandosi con una disinvoltura straordinaria anche con il windsurf: «È un incredibile vettore di sensibilità sull'acqua. L'equilibrio che devi raggiungere sulla tavola è un eccezionale allenamento per noi uomini jet», a suo dire. C'è da credergli.

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