«Già ieri sera nella gara sprint, che non è certamente la mia specialità, avevo avvertito buone sensazioni, ma oggi le cose sono andate davvero alla grande. - racconta il vincitore Federico Nicolini - Sapevamo che si trattava di una gara corta, nella quale non si potevano fare grandi calcoli, per questo quando a metà percorso, quando ho visto che ero nel gruppetto dei migliori, ho deciso di rompere gli indugi e dare tutto. Solo quando sono arrivato sulla linea del traguardo ho realizzato che ce l’avevo fatta ed è stata una gioia immensa. Le prime competizioni della stagione sono sempre un po’ particolari, perché non si conosce lo stato di forma degli avversari, il mio auspicio è quindi quello di riuscire a confermare queste prestazioni anche nelle prossime tappe».
«Un terzo posto ieri, un secondo oggi, dire che la mia stagione è iniziata con il piede giusto, – dice Robert Antonioli – in particolare possiamo essere soddisfatti per le prestazioni di tutto il team azzurro, che ha piazzato quattro atleti ai primi quattro posti della classifica. In quanto alla gara, ai trecento metri eravamo in cinque davanti a dettare il ritmo, quando improvvisamente Nicolini è partito, sorprendendoci un po’; sulle prime ho pensato che sarebbe scoppiato, invece ha tenuto fino alla fine, complimenti a lui».
«Questa è una terza piazza che vale moltissimo, – afferma un sorridente Davide Magnini – perché sono reduce da un infortunio alla spalla e fino all’ultimo sono rimasto incerto in merito alla mia presenza a questa gara. Me la sono giocata per il successo fino a metà gara, poi mi è mancata qualche energia, ma, ripeto, avrei fatto la firma per salire sul podio. In queste sfide così corte e così dure non c’è tattica che tenga, bisogna spingere al massimo per più di venti minuti e vince chi cede per ultimo. Da notare anche i primi quattro posti tutti di colore azzurro, gran bel risultato».
«Il mio obiettivo di oggi era quello di vincere, non posso negarlo, - spiega la regina della gara senior Axelle Gachet Mollaret - anche se era difficile sapere a che livello fosse la mia preparazione. Dopo la nascita del bambino questa è stata la mia prima competizione e confesso che alla fine ho fatto tanta fatica, perché mi manca un po’ di fondo, ma sono felice per il ritmo che sono riuscita a conservare dall’inizio alla fine. Negli ultimi 100 metri ho temuto di scoppiare, ma non è stato così».
«Credo di aver disputato una buona prova oggi – sostiene Ilaria Veronese, quarta fra le senior - Il podio non era lontano, ad una trentina di secondi, però di più non potevo fare. Il livello delle avversarie era altissimo e più di questo non potevo pretendere dal mio motore. In partenza ho provato a tenere il ritmo delle prime, ci sono riuscita per un po’, poi la francese e la svizzera hanno allungato e ho preferito gestire le mie energie fino al traguardo».
«Dopo la delusione per la gara sprint, in cui ho commesso un errore in partenza, - spiega Andrea Prandi, primo fra gli under-23 - ci tenevo a riscattarmi e questa vittoria, ma soprattutto l’ottavo posto assoluto, mi gratificano molto e mi danno morale per il prosieguo della stagione. Sin dopo i primi metri di gara ho sentito che la gamba rispondeva e quindi ho dato il tutto per tutto. Spero di continuare così».
«Questo è un risultato incredibile per me. - confessa l’austriaco Paul Verbnjak, primo fra gli under 20 - Nel primo tratto avevo tre avversari davanti a me e a metà gara ho deciso di spingere molto forte, riuscendo a staccare tutti. Ho faticato molto, ma la soddisfazione è tanta. Lo scorso anno avevo ottenuto alcuni podi, ma mai una vittoria. Mi sono preparato bene in questi mesi e il risultato sperato è arrivato. Il migliore dei modi per iniziare la stagione».
«Non mi aspettavo di andare così forte alla mia prima gara di Coppa del Mondo. - dice Antonia Niedermaier, prima fra le under 20 - Una gara impegnativa, ma devo ammettere che le vertical race sono le sfide in cui mi esprimo al meglio e oggi si è visto».
«Che sorpresa la tedesca! - dice Samantha Bertolina, seconda fra le under 20 - Alla sua prima apparizione è andata davvero forte, soprattutto sui tratti pianeggianti, dove io faccio più fatica. Lei aveva una marcia in più, ma pure in salita ha sfoderato un passo corto e leggero. Complimenti a lei, io sono comunque soddisfatta per il mio secondo posto, dopo la delusione nella sprint dove ho pasticciato un po’ troppo».
«Se alla vigilia di questa due giorni di Coppa del Mondo mi avessero detto che avrei portato a casa due podi avrei fatto subito la firma. - spiega Lisa Moreschini, terza fra le under 20 - Non è stata una gara facile, molto dura con muri impegnativi. Più di così non potevo fare e soprattutto complimenti alla vincitrice».