Pronostico perfettamente rispettato nel match che ieri sera ha opposto la capolista Volta Mantovana all’Argentario Trentino Energie. Il team biancorosso, dotato di un organico di grande esperienza e solidità, ha mostrato tutto il proprio valore anche contro la squadra trentina, che non si aspettava di portare via punti dal Palavalle, ma di riuscire a rimanere un po’ di più attaccata alle avversarie forse sì. Invece Tosi e compagne hanno concesso poco o nulla alle ospiti, impressionando non tanto per la regolarità dell’attacco, quando per la capacità di non sbagliare quasi nulla e di non lasciare cadere alcunché, grazie a difesa e coperture. L’Argentario a tratti ha fatto vedere buone cose, ma in maniera troppo sporadica per impensierire davvero le mantovane. Se non altro Maurizio Moretti ha colto l’occasione per mandare in campo buona parte dell’organico e valutare lo stato di forma di tutte le proprie atlete.
Il Volta Mantovana comincia il match con Giroldi in regia, Tosi opposta, Boninsegna e Coppi in banda, Ferrarini e Montani al centro, Di Nucci libero. L’Argentario risponde con Polezzi al palleggio, Paoli in contromano, Pucnick e Ori in banda, Varani e Sfreddo al centro, Pierobon libero.
L’inizio della gara è a dir poco complicato per le ospiti, dato che i primi tre punti del Nardi sono frutto di altrettanti errori trentini, così come il 5-1, prodotto da un attacco lungo di Paoli. Un muro della laterale Boninsegna, indiavolata in questa frazione, su una Pucnik già in difficoltà vale il 7-2, mentre il 10-4 è uno scontro per gestire un bagher. Alessia Paoli è l’unica che prova a dare almeno un po’ di fastidio alle lombarde: suoi il muro del 10-5 e l’ace del 10-6. Poi va al servizio la regista Giroldi e grandinano i break point a favore del Nardi (cinque per la precisione), protagonista l’ex Delta Informatica Sofia Tosi, ma ci sono anche due errori trentini. Un'altra serie di break mantovani dal 18-9 al 22-9 disegna una differenza quasi irreale fra le due formazioni.
Nel secondo set la partenza della Trentino Energie è migliore, dato che un pallonetto ed un muro di Pucnik con un altro muro di Polezzi valgono l’1-3. Fino al 6-5 si respira grande equilibrio, poi va al servizio Chiara Boninsegna e per le argentelle sono dolori, perché piovono tre break point, frutto di uno smash, un’invasione in attacco di Ori e un mani e out di Coppi (9-5). Sull’11-8 nuovo brutto momento delle ospiti, che subiscono un altro break firmato Coppi e un ace per mano della regista Giroldi (13-8). Entra Cusma per Ori, ma a suonare il proprio spartito è sempre solo il Nardi, che dilaga con i servizi della neoentrata Benetti: la centrale mette ancora in difficoltà la ricezione trentina, ma ci mette del suo anche la solidissima Montani a muro, che per due volte fa secca Katerina Pucnik. Con un errore di Paoli e una staffilata di Tosi si va in un amen sul 19-10. Entra Zani per Sfreddo e la centrale toscana si prende la soddisfazione di mettere a terra due primi tempi, ma la frazione è di fatto già conclusa. L’ultimo punto, il 25-15, è un muro di Coppi su Varani.
Si va così alla terza frazione, che le argentelle affrontano con Bonafini in regia, Paoli opposta, Pucnik e Cusma in banda, Varani e Zani al centro, Pierobon libero. Dopo alcuni cambi palla è un ace di Boninsegna su Cusma ad aprire una rotazione letale per le trentine, dato che poi porta uno smash di Montani e un altro ace su Cusma (6-3). Grazie a Varani l’Argentario riduce le distanze (smash e attacco, 9-7), poi va a prendersi la parità grazie ad un errore di Coppi e a uno smash di Bonafini (bene la neo-entrata Riedmüller al servizio), ma l’incertezza dura poco, perché le trentine iniziano ad inanellare errori fatali: Pucnik out in lungolinea, una battuta in rete, la combinazione Bonafini - Zani che non va a segno, Pucnik in rete, altro errore Pucnik, attacco vincente di Tosi, muro di Montani su Pucnik, altro errore di Pucnik per un ingiocabile 18-10. La partita è virtualmente terminata, da annotare rimane solo un mini break, che consente alle ospiti di portarsi da 21-13 a 21-16, grazie ai servizi di Clara Zani e ad alcuni rari omaggi delle mantovane, ma poi si scivola velocemente verso il 25-28.
«Avremmo voluto giocare questa partita a viso aperto, non avendo nulla da perdere al cospetto di una squadra così, forte, a mio avviso la più forte dell’intero girone – spiega Maurizio Moretti – ma non ci siamo riusciti. L’attacco su palla alta non ha funzionato per niente e il fatto che il Porto Mantovano difendesse tantissimo ci ha un po’ demoralizzato. Teniamo le buone cose mostrate da Varani, Zani e Cusma e pensiamo alla prossima sfida casalinga».
Sabato prossimo alle ore 17 l’Argentario Trentino Energie chiuderà l’andata del gironcino C1, salvo il fatto che dovrà recuperare prima possibile il match contro il Volano, ospitando il Villa D’Oro Modena, che vanta gli stessi punti in classifica delle trentine, una sfida cruciale per entrambe.