Ski World Cup

Il commento dei campioni fassani
dopo l'assegnazione della Coppa del Mondo

Angelo Weiss: «Finalmente i nostri sforzi sono stati premiati. La perseveranza del Trentino e della Val di Fassa sono state ricompensate da FISI e da FIS, che hanno riconosciuto le nostre capacità organizzative, messe in mostra in tanti eventi internazionali, su tutti i Mondiali Junior, nei quali tutto ha funzionato al meglio, sia in pista sia fuori. Muovendomi lungo tutto l’arco alpino, posso garantire che ricevo di continuo queste attestazioni di fiducia.Da atleta fassano, l’approdo della Coppa del Mondo nella mia valle è motivo di orgoglio, perché si tratta di un progetto partito da lontano, nel quale ci credevano in pochi, ma che ora ci consentirà di ampliare gli orizzonti. La VolatA è una pista tecnica e completa, dove vincerà una grande sciatrice. Vedo un futuro biennale per la Coppa del Mondo in alternanza con La Thuile».
Stefano Gross: «Ospitare la Coppa del Mondo rappresenta sicuramente l’occasione ideale per far conoscere ancora di più il nostro territorio, ma anche il modo in cui prepariamo ed affrontiamo un grande evento come questo, come dimostrato tante volte in Coppa Europa, in occasione dei Mondiali Junior e delle Universiadi. È anche il raggiungimento di un obiettivo e di un sogno, che era maturato nel tempo in una realtà legata a doppia mandata al turismo e agli sport invernali come la nostra».
Cristian Deville: «La Coppa del Mondo è una grande opportunità, una sorta di premio alla carriera sportiva della Val di Fassa. Un riconoscimento importantissimo e meritato per una comunità che vive di sci alpino sul piano turistico, ma che parallelamente si è anche impegnata con professionalità per aiutare a crescere gli atleti della nazionale italiana e dei gruppi sportivi, i quali da noi hanno trovato sempre le condizioni ottimali per allenarsi, e per organizzare anche con successo tantissime gare internazionali».
Chiara Costazza: «La Val di Fassa ha dimostrato a tutti di possedere capacità organizzative, attraverso tanti eventi internazionali, dalla Coppa Europa alle Universiadi e ai prestigiosi Mondiali Junior. Le tre gare di recupero di Coppa del Mondo rappresentano un riconoscimento per lo straordinario lavoro svolto negli anni passati. Mi auguro che anche sulla pista Aloch un giorno possa arrivare un evento di Coppa del Mondo, uno stadio dello slalom utilizzato da tutte le nazionali. L’assegnazione è un premio per tutta la comunità che ha sempre considerato lo sci alpino il proprio sport principale, ma anche per le tante persone che hanno messo a disposizione il proprio tempo libero per gli eventi e per i nostri giovani».
Federico Liberatore: «Un traguardo speciale per la Val di Fassa. Da slalomista direi che mi piacerebbe un giorno che anche la nostra Aloch possa ospitare una gara di Coppa del Mondo, ma intanto ciò che conta è aver ottenuto uno spazio nel calendario del massimo circuito. Per ora si tratta di tre gare di recupero femminili, speriamo che la Val di Fassa possa trovare una continuità all’interno del calendario, perché ha dimostrato di avere capacità organizzative di assoluto livello in occasione delle tappe di Coppa Europa e dei Mondiali Junior. Anche perché questa edizione di Coppa del Mondo si svolge a porte chiuse e non posso negarci la possibilità di proporla anche con il calore del pubblico».
Monica Zanoner: «La VolatA è libertà, spensieratezza, felicità. È in assoluto la mia tappa preferita nel circuito della Coppa Europa, non solo perché la affronta in casa, ma anche perché la ritengo una pista completa, grazie a tratti di scorrevolezza alternati a tratti più tecnici. Mi si è riempito il cuore di gioia quando ho letto la notizia dell’assegnazione delle tre gare alla Val di Fassa. Spero possa diventare una tappa fissa nel circuito della velocità e di poterci gareggiare nel massimo circuito. Un motivo in più per prepararmi con determinazione e rientrare il prima possibile».
Igor Cigolla: «Quando un mio amico della Polizia di Stato mi ha dato la notizia, il primo pensiero è stato per mio padre Rinaldo, a come sarebbe stato felice di questo traguardo, di cui in valle parlavano come opportunità già negli anni ’70, con l’idea pionieristica di un trittico della valli ladine. Bisognava essere pronti per prendere la Coppa, è un premio alla competenza tecnica e credibilità, ora ci siamo. LaVolatA è una pista tecnica, Aloch è il top per lo slalom, non ci manca nulla. È un giusto riconoscimento alla Val di Fassa. Quando sentirò i telecronisti dire “Buongiorno dalla Val di Fassa, passo San Pellegrino”, sarà un bel traguardo».
Diego Amplatz: «L’assegnazione della Coppa del Mondo di sci, anche come recupero, è il riconoscimento a chi organizza le gare da sempre in Val di Fassa. In passato quando se n’era già parlato al Ciampac e al Belvedere, sembrava impossibile considerato il carico delle nostre stagioni normali e si parlava di novembre come mese di svolgimento. Quella attuale è nonostante tutto una condizione ideale per ospitare al meglio la Coppa del Mondo, per provare lo staff organizzativo, far vedere che livello abbiamo raggiunto e soprattutto la bellezza di questi luoghi. Siamo pronti anche per lo slalom, comunque!».
Anastasia Cigolla: «Da quando la Val di Fassa ha iniziato ad organizzare competizioni si è sempre posta come obiettivo la Coppa del Mondo, cercato in più occasione e finalmente arrivato. E con grande merito, dopo aver dimostrato capacità gestionali. La passione, l’entusiasmo, l’unione di intenti e di persone hanno permesso di portare la Coppa in valle, a dimostrazione che professionalità e impegno ripagano sempre. Un traguardo che può essere un grande inizio».
Marika Fave: «Per una appassionata di sport come me, che ha militato nella nazionale italiana B e C e innamorata dalla mia valle, la Coppa del Mondo di sci alpino è il dono più grande che ci potessero fare. Non ci è stato regalato nulla, sia ben chiaro, competenza, professionalità, capacità, sacrificio e passione sono infatti gli ingredienti che ci hanno permesso di raggiungere questo obiettivo. Ci abbiamo sperato, lo abbiamo sognato ed ora è arrivato».
Giorgia Lorenz: «Finalmente vengono premiate le grandi capacità organizzative e la disponibilità del territorio visto che da anni la Val di Fassa rende possibili allenamenti e gare di alto livello. Da ex atleta di Coppa Europa, pur apprezzando molto la pista da slalom Aloch sono felice che nella mia vallata approdi una Coppa del Mondo femminile nella Skiarea San Pellegrino. Sono sicura che le atlete troveranno condizioni in pista impeccabili e si rifaranno gli occhi scendendo circondate da un panorama unico al mondo».


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