Debutto con il sorriso per la Val di Fassa in Coppa del Mondo di sci alpino. Chiamata a sostituire le gare femminili cinesi annullate di Yanging, e successivamente di St. Moritz prima e di Garmisch-Partenkirchen in un secondo tempo, nei cinque giorni dell’evento, iniziato mercoledì 24 e concluso domenica 28 febbraio, ha raccolto tanti feedback positivi da parte dei team delle 15 nazioni presenti, da parte della FIS e della FISI e anche sul fronte dell'esposizione mediatica che l'evento ha garantito all'area. Come ciliegina sulla torta è poi giunta la tanto attesa prima vittoria stagionale di Federica Brignone e la conquista della Coppa del Mondo di superG da parte di Lara Gut-Behrami, oltre alla sua straordinaria doppietta in discesa libera, che l’ha lanciata in vetta alla classifica generale di Coppa del Mondo.
A tracciare un primo bilancio è il presidente del Comitato Organizzatore Andrea Weiss: «La valutazione è decisamente positiva, per noi era un test importante per accreditarci nel circuito della Coppa del Mondo, cercando di sfruttare un’opportunità che ci è stata offerta e che siamo riusciti a concretizzare con soli 80 giorni a disposizione per prepararci. E proprio per questo motivo un ringraziamento particolare va alle oltre 250 persone che si sono spese in questi giorni per mettere in vetrina le nostre competenze. Sicuramente la professionalità ereditata da tanti anni di organizzazione di gare di Coppa Europa da parte, in primis, dello Ski Team Fassa diretto da Leonardo Bernard (con l'aiuto degli sci club Monti Pallidi e Fassactive) e soprattutto in occasione della fortunata edizione dei Mondiali junior del 2019 che aveva alle spalle uno staff con importanti capacità guidato da Davide Moser (con un ruolo di rilievo anche in questo gruppo di lavoro), ci hanno consentito di affrontare nel modo migliore questa prima sfida nel massimo circuito. Determinante è stata anche la collaborazione della Ski Area San Pellegrino con Mauro Vendruscolo, Renzo Minella e Mattia Giongo, così come l'indispensabile lavoro del segretario generale Cristoforo Debertol. Mi fa piacere poi evidenziare il prezioso ruolo del direttore di gara, il gardenese Rainer Senoner e come giudice di gara del trentino Lorenzo Conci, che hanno messo a disposizione la loro significativa esperienza in competizioni di Coppa del Mondo per un'organizzazione nuova».
Un sorriso in un anno difficile per l’universo della montagna: «Per la nostra comunità questo successo organizzativo porta un po’ di soddisfazione in un inverno complicato. In ragione della pandemia abbiamo avuto un’opportunità che rincorrevamo da oltre 30 anni e tanti volontari si sono messi a disposizione per garantire la riuscita dell’evento, non avendo impegni lavorativi. Ed è proprio a loro che va il ringraziamento più grande per la straordinaria disponibilità».
Quale riscontro sui primi commenti? «Ho raccolto testimonianze di soddisfazione – prosegue Weiss -. Questo debutto ci è valso il riconoscimento da parte delle squadre nazionali presenti e da parte della FIS e siamo felici di questo. Abbiamo pure concluso la tre giorni con un successo italiano, che dal punto di vista mediatico è stato strategico. Ci è spiaciuto molto per i due infortuni nel superG di Kajsa Vickhoff Lie e dell'austriaca Rosina Schneeberger, entrambe già operate nella clinica di Innsbruck. A nome della Val di Fassa va a loro un augurio di pronta guarigione e speriamo di porterle rivedere il prima possibile sulle nostre piste».
Ed ora? «Il primo passo è quello di mantenere unito lo staff e le persone che si sono dedicate a questo evento e di confermare la nostra disponibilità organizzativa sia al presidente della Fisi Flavio Roda, sia al presidente del Comitato Trentino Tiziano Mellarini, sia alla Federazione Internazionale dello Sci, con i quali ci confronteremo presto. In quest'ottica già martedì 2 e mercoledì 3 febbraio organizzeremo due superG di Coppa Europa, sulla pista La VolatA».
Complimenti a fine evento sono giunti anche dal direttore della Coppa del Mondo Peter Gerdol: «Non è mai facile un debutto in questo circuito, per un comitato organizzatore, per di più quando bisogna approntare la manifestazione in soli due mesi. Come Federazione Internazionale dello Sci siamo soddisfatti della macchina organizzativa della Val di Fassa. Un voto? Molto buono. Ha funzionato tutto bene, indubbiamente ci sono alcuni piccoli dettagli da migliorare, che verranno analizzati a fine stagione con gli amici della Val di Fassa in un briefing dedicato. In generale siamo molto soddisfatti sia per l’aspetto tecnico sia per quello logistico. Sicuramente il tempo meraviglioso e l’evento a porte chiuse hanno dato una mano».
Che futuro potrà avere la Val di Fassa in Coppa del Mondo? «I calendari di Coppa del Mondo sono già stati approntati fino al 2024. - precisa Gerdol - Si tratta però di bozze di massima, che in passato difficilmente subivano variazioni, ma che potrebbero essere rivisitati viste le problematiche legate alla situazione sanitaria attuale».
La tre giorni di Coppa del Mondo ha avuto un ampio risalto mediatico, anche grazie al successo di Federica Brignone. Ben sedici canali internazionali hanno trasmesso in diretta le immagini delle gare sulle nevi della Val di Fassa, così come i notiziari sportivi e generalisti delle maggiori emittenti hanno messo in vetrina il fine settimana sportivo in Trentino. Gare che si sono affacciate ad una platea mondiale: dalla Cina agli Stati Uniti, dall’Asia al Canada.
In loco 30 giornalisti accreditati stampa dei maggiori quotidiani sportivi, magazine, siti Internet dedicati al mondo della neve e commentatori TV. Oltre alla numerosa truppa italiana, sono stati gli addetti ai lavori di Svizzera e Austria i più presenti, seguiti da Francia e Germania. Sul posto anche professionisti dal Regno Unito, dalla Slovenia e dalla Repubblica Ceca.