Si è svolta oggi pomeriggio, per la prima volta in modalità on line, l’Assemblea ordinaria dell'Ordine dei periti industriali della provincia di Trento, che aveva il compito di presentare agli iscritti, al fine di ottenerne l’approvazione, il bilancio consuntivo del 2020 e quello preventivo del 2021, nonché di approfondire un tema di attualità per la categoria, come consuetudine. L'assise si è tenuta in streaming, come è facile immaginare, per rispettare le norme sanitarie dovute alla pandemia. Vi hanno preso parte circa 300 periti sui 1.031 ad oggi iscritti, molti dei quali hanno utilizzato la chat per porre quesiti ai vari relatori che si sono avvicendati al microfono.
Dopo il saluto del presidente Gabriele Cassietti la parola è passata a Peter Erlacher, che ha aggiornato i partecipanti in merito alle ultime novità in tema di progettazione sostenibile, quindi al tesoriere Diego Broilo e al segretario Stefano Tasin.
Cassietti ha ricordato il momento particolare che sta vivendo, come tutti i comparti economici, la categoria e le opportunità da cogliere che si presenteranno da qui a breve. «Dobbiamo farci trovare pronti alla ripresa a pieno regime della nostra attività. Molte realtà hanno dovuto procedere a tagli di personale e di investimenti, ora arriva il momento di rilanciare e soprattutto di acquisire nuove capacità e competenze attraverso la formazione, combattendo per vedere riconosciuto il giusto ruolo del perito quando si affidano i lavori pubblici e per ottenere il giusto riconoscimento economico per il nostro lavoro, che in alcuni casi non è né equo né dignitoso».
Il tesoriere Diego Broilo ha illustrato dapprima il bilancio consuntivo del 2020 (approvato con il 97% di voti favorevoli), poi quello preventivo del 2021 (approvato con il 96% di voti favorevoli). Con 387.000 euro di entrate e 347.000 di uscite, nell’anno passato è stato accumulato un avanzo di cassa, in virtù del fatto che la pandemia ha ostacolato buona parte delle attività, utilizzato per mantenere invariate le quote di iscrizione, la cui modalità di versamento è stata modificata impiegando il sistema Clill.
Nel suo interessante intervento Peter Erlacher, relatore nei corsi CasaClima per imprese e progettisti e docente presso diverse università, ha offerto una panoramica degli ambiti sui quali bisognerà intervenire nel prossimo futuro per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e quindi per contenere il consumo di energia e limitare il riscaldamento globale. Erlacher ha ricordato che la vera sfida è quella di migliorare le costruzioni esistenti, dato che quelle nuove saranno realizzate seguendo i criteri più aggiornati, con particolare attenzione per le soluzioni che mirano a contenere i consumi derivanti dai sistemi di condizionamento utilizzati nelle stagioni più calde, dato che il 39% degli edifici nel nostro paese è provvisto di impianti di questo tipo e dato che nei prossimi 30 anni la temperatura media si alzerà di 2 gradi e l’umidità del 10%. «I vincoli imposti dalla legislazione attuale non ci portano ad ottenere grandi benefici, - ha ricordato - dobbiamo andare oltre se vogliamo eliminare, come è possibile fare, impianti di riscaldamento e di condizionamento dalle case».
Poi ha dedicato l’ultima parte del proprio intervento alla necessità di progettare edifici dotati di sistemi di ventilazione e a quella di eliminare le sostanze tossiche dai componenti utilizzati, citando come esempio virtuoso il nuovo stabile nel quale si è trasferito il Municipio di Nago-Torbole, che, unico in Italia, ha ottenuto tutte le certificazioni ambientali più prestigiose.
Al termine dell’assemblea vi è stato anche spazio per l’intervento del segretario Stefano Tasin, dopo il quale è stato ricordato l’appuntamento con l’assemblea elettiva di settembre, che si svolgerà, se sarà consentito, in presenza.