Dal 1925 ad oggi era già capitato più volte che qualche ostacolo più o meno insormontabile avesse impedito l’organizzazione della gara, soprattutto in periodi difficili, come fra il 1929 e il 1937 o come fra il 1940 e il 1949, quando l’Europa dovette fare i conti con problemi e drammi di fronte ai quali una manifestazione sportiva, pur apprezzatissima come la «Trento Bondone», appariva per forza di cose un lusso che non ci si poteva permettere. Era accaduto anche fra il 1982 e il 1987, quando le autorità negarono le autorizzazioni a tutti gli eventi motoristici provinciali, ma lo stop che ci è stato imposto lo scorso anno è stato uno dei più inattesi e imprevedibili di sempre. La causa non è stata una guerra o qualche provvedimento legislativo draconiano, ma un virus, che per molti mesi ha paralizzato o condizionato la vita di tutti i paesi del mondo. La Scuderia Trentina, che da quando nel 1988 si è presa in carico l’organizzazione della competizione (prima gestita dall’Aci di Trento) non aveva mai dovuto alzare bandiera bianca, se non nel 1991 e nel 1992 quando in Consiglio Provinciale fu approvata una mozione che bloccò per due anni questo tipo di eventi, lo scorso anno ha fatto il possibile per cercare di conservare l’appuntamento di inizio luglio nel calendario del Civm, ma le fatiche profuse non sono bastate per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie. Una battaglia persa contro un avversario in verità formidabile, che ha comunque alimentato la voglia di ricominciare di tutto lo staff, il quale non si è mai arreso e ha cominciato a pensare subito al 2021, quando questa forza di volontà è stata premiata.
Il 3 e 4 luglio i motori torneranno dunque a rombare fra Montevideo e Vason e i migliori piloti europei torneranno a darsi battaglia lungo i 17,3 chilometri più amati dai driver delle salite. Ci piace quindi sottolineare il valore di questa ripartenza, che simbolicamente rappresenta quello di un’intera comunità e dell’intera economia provinciale, soprattutto nella sua anima turistica, e ci piace pensare che questa edizione numero 70, cifra tonda che dà la misura di quante pagine di storia siano state scritta da questa competizione e quanti ricordi abbia lasciato in tante generazioni di trentini, possa segnare per tutti la fine di un periodo molto difficile.
Non è stato facile, vogliamo essere sinceri, dare vita a questa edizione 2021, perché dover rinunciare al pubblico rappresenta un vulnus importante per la manifestazione sotto molto profili. Ai piloti mancherà la solita spettacolare cornice in cui erano soliti dare tutto, agli appassionati mancheranno le giornate trascorse ai lati della strada in attesa di un rombo che si fa sempre più forte, alla Scuderia Trentina mancheranno il calore della gente che ha sempre amato questa sfida e le indispensabili risorse che la vendita dei biglietti porta alla complessa macchina organizzativa. Tuttavia la situazione complessa nella quale ci troviamo ancora oggi non ci ha lasciato molte vie di uscita. Per questo, forti del fatto che la gara sarà comunque trasmessa per la prima volta in diretta in tv e sul web sia da Aci Sport sia da Trentino Tv, abbiamo dovuto rinunciare a malincuore ad aprire le porte al pubblico. Un sacrificio per tutti, che speriamo possa rimanere un caso isolato.
La 70ª «Trento Bondone» avrà validità, per quanto concerne le vetture moderne, per il Campionato Italiano (il Civm) e per la International Hill Climb Cup, la seconda competizione continentale, mentre le vetture storiche potranno gareggiare per il Campionato Europeo (Historic Hill Climb Championship) o per il Trofeo Mauro Nesti. Nel calendario del Civm la gara trentina è la quinta dopo il Trofeo Scarfiotti, la Verzegnis - Sella Chianzutan, il Trofeo Vallecamonica e la Coppa Paolino Teodori, mentre per quanto riguarda la IHC la gara trentina sarà il secondo appuntamento di tre e segue la 47ª Bieszczadzki Wyscig Gorski, competizione che si è svolta in Polonia il 23 maggio.
Non ci sono dubbi sul fatto che il numero di piloti iscritti sarà al solito molto elevato, perché tanta è la voglia dei driver di tornare a divertirsi e di farlo su un tracciato così affascinante, così come sul fatto che il percorso sarà in condizioni perfette, grazie al massiccio intervento di rinnovamento del manto stradale di cui si sta occupando in questi giorni la Provincia Autonoma di Trento.
In quanto allo staff, è di poche settimane fa il passaggio del testimone al vertice della Scuderia Trentina fra Fiorenzo Dalmeri e Giuseppe Ghezzi, un avvicendamento storico per il sodalizio di via Rienza, che saluta dopo 26 anni un presidente impegnatosi tantissimo per questa gara, che continuerà comunque a supportare dall’esterno nelle nuove vesti di presidente dell’Aci di Trento. Nuove energie vengono dunque convogliate nella competizione motoristica più amata dai trentini, una bella garanzia sulla prosecuzione di un’avventura che dopo l’inopinato stop del 2020 già comincia a guardare con entusiasmo al 2025, anno non troppo lontano, in cui verranno festeggiati i primi cento della gara. Un traguardo incredibile.
Per quanto concerne le iscrizioni, c’è tempo fino alla mezzanotte di oggi, mercoledì 23 luglio, per inviare alla Scuderia Trentina la documentazione richiesta. Tutte le informazioni e i moduli sono disponibili sul sito.