La «DoloMyths Run» 2021, che andrà in scena da venerdì 16 a domenica 18 luglio, festeggerà quattro compleanni diversi per le gare in programma sulle verticalità della Val di Fassa e del gruppo del Sellaronda, ma un'unica filosofia internazionale dedicata alla corsa in quota, visto che, complessivamente, si sfideranno oltre 1.600 runners di ben 47 nazioni al mondo. Si va dunque dalla quattordicesima edizione del Vertical Kilometer Crepa Neigra alla nona del SellaRonda Ultra, con in abbinata la seconda del Sellaronda Half. E poi c’è la regina, la DoloMyths Run Skyrace che domenica 18 luglio avrà l’onore di celebrare il suo ventitreesimo anniversario.
Ed è proprio la sfida di chiusura la più attesa, con i suoi 22 km di sviluppo (10 in salita e 12 in discesa), con partenza e arrivo da piazza Marconi a Canazei (1.450 metri) e con i suggestivi passaggi a Passo Pordoi (2.239 metri), Forcella Pordoi (2.829 metri), sul punto più alto della gara Piz Boè (3.152 metri), rifugio Boè (2.871 metri), Val Lasties (2.300 metri), Pian Schiavaneis (1.850 metri). Una competizione breve, ma fra le più appassionanti e suggestive del circuito internazionale e non è un caso che questa sfida sia inserita come terza tappa del prestigioso circuito Golden Trail World Series by Salomon.
A pochi giorni dal via la starting list è pressoché definitiva e di assoluta qualità, probabilmente quella del livello tecnico più elevato e interessante fra le gare andate in scena finora quest’anno. Fra gli oltre 800 iscritti in campo maschile sarà al cancelletto il vincitore dell’ultima edizione, ovvero il trentino della Val di Sole Davide Magnini, ma pure il norvegese Stian Angermund, recente vincitore della Marathon du Mont-Blanc e trionfatore sul traguardo di Canazei nel 2018. Non vestiranno sicuramente il ruolo delle comparse il valdostano Nadir Maguet, il francese Frederic Tranchand, il polacco Bart Przedwojewski, il marocchino Elhousine Elazzaoui (sul podio nell’ultima edizione disputata della DoloMhths Run), ed ancora lo svizzero Remi Bonnet, i francesi Thibaut Baronian, Sylvain Cachard, Johann Baujard e Nicolas Martin, lo svizzero Christian Mathys e il polacco Marcin Rzeskotko.
In campo femminile, invece, non sarà della partita la svizzera Mathys Maude, leader della generale delle Golden Series, e convocata per le Olimpiadi di Tokyo. La favorita per la vittoria finale appare dunque la svizzera Judith Wyder, che si impose a Canazei nel 2019, facendo registrare pure il nuovo record della gara con il tempo di 2h18’51”. Le sue avversarie? La francese Lucille Germain, le svizzere Odile Spycher e Marianne Fatton, la norvegese Eli Anne Dvergsdal, la svedese Fanny Borgstrom, la finlandese Anna Stiina Erkkila e la francese Mathilde Sagnes.
Un “parterre de rois” di grande caratura, che tenterà di abbattere i vari record: quello maschile, che appartiene a Kilian Jornet Burgada (2h00’11” nel 2013), quello in salita fino al Piz Boè sempre di Kilian (1h16’00” nel 2013), che in versione femminile appartiene a Laura Orguè I Vila (1h29’30” nel 2015), quindi i due primati in discesa che sono entrambi datati addirittura 2007, quando Fabio Bonfanti che impiegò 43’35” e Angela Mudge fermò il cronometro sulla prestazione di 58’47”.
La DoloMyths Run skyrace prenderà il via alle ore 8,30 di domenica 18 luglio da Canazei, con l’arrivo dei primi concorrenti atteso dopo le 10,30. La gara, come il Vertical Kilometer di venerdì e il Sellaronda Ultra di sabato, si potrà seguire con continui aggiornamenti sui profili Facebook e Instagram "dolomythsrun". Per la sfida di domenica è pure prevista una diretta streaming. Nei giorni successivi spazio poi anche sulle frequenze di RaiSport con due speciali di 30 minuti dedicati sia alla Sellaronda, sia alla Skyrace.