Dopo la sfortunata prova dello scorso weekend, tradito da un sabotaggio della segnaletica del percorso, Ole Hem e la Wilier 7C Force hanno ritrovato il sorriso e la vittoria alla Terrengsykkelrittet, gara norvegese con cui il portacolori del team diretto da Massimo Debertolis ha un feeling particolare.
«Sono molto contento della vittoria – ha commentato Hem a fine gara - soprattutto dopo lo sfortunato episodio della scorsa settimana, quando avevo visto sfumare il successo nel finale a causa del sabotaggio della segnaletica del percorso. Oggi ho vissuto una giornata davvero buona, le gambe giravano bene e tutto è andato per il verso giusto. Il tracciato era tecnico e la pioggia caduta nei giorni scorsi lo ha reso ancora più impegnativo».
La gara è andata in scena su un percorso di 30 chilometri da ripetere due volte. Hem ha subito preso il comando delle operazioni: al termine della prima tornata è transitato assieme a Eskil Evensen-Lie, per poi piazzare l’affondo decisivo.
«Ho continuato a spingere su ogni salita – ha commentato Hem – All’inizio del secondo giro, lungo un’ascesa tecnica, sono riuscito a prendere un piccolo vantaggio e ho proseguito da solo. Le sensazioni erano ottime e in discesa sono riuscito a guidare al meglio».
Il norvegese della Wilier 7C Force ha chiuso la sua prova con 2’04” di vantaggio su Eskil Evensen-Lie e 7’26” sul terzo classificato, Tormod Weydahl.
Per Hem, che sta superando i problemi alla spalla che ne hanno condizionato il rendimento, si è trattato della terza vittoria della carriera alla Terrengsykkelrittet. «Sono davvero felice di aver vinto questa gara per la terza volta, un risultato che mi dà grande fiducia in vista dei prossimi appuntamenti. Per me è stato davvero speciale vincere di nuovo una corsa tecnica come questa, dopo aver lottato così a lungo con la mia spalla. Ora posso finalmente correre senza altri pensieri e mi sto divertendo a guidare la mia Wilier Urta Srl, che mi ha sicuramente aiutato a ottenere il successo. Anche i pneumatici Maxxis e Proimpact mi hanno reso la vita più semplice nei tratti più scivolosi».
Buon piazzamento per Martino Tronconi all’Alta Valtellina Bike Marathon, gara di 100 chilometri e 3260 metri di dislivello andata in scena a Rasin Isolaccia di Valdidentro (Sondrio), su un percorso tanto esigente quanto tecnico.
La vittoria è andata ad Alexey Medveved, che nella seconda parte di gara è riuscito a fare la differenza e ha chiuso in solitaria con 1’57” di vantaggio su Juri Ragnoli e 2’15” su Samuele Porro. Tronconi, attualmente in ritiro a Livigno, ha preso parte all’evento sfruttandolo per mettere nelle gambe chilometri preziosi e ha chiuso settimo a 10’55” dal vincitore.
Chi ha di che recriminare, invece, è Marco Rebagliati, sorretto da un’ottima condizione fisica ma non altrettanto dalla fortuna. Il ligure della Wilier 7C Force era nel gruppo di testa, quando un sasso gli ha procurato un taglio nel copertone, costringendolo a rinunciare ai personali sogni di gloria.
Giornata più difficile, infine, per il capitano del team Johnny Cattaneo, alle prese con una condizione altalenante nel periodo post-vaccino anti Covid-19.