Le dichiarazioni dei protagonsti della gara

«Puntando a primeggiare nella classifica del circuito La Sportiva Mountain Running Cup, ero venuto qui per vincere, – afferma Dennis Bosire Kiyaka – quindi posso considerare la missione compiuta. Nella prima parte in salita ho cercato di rimanere agganciato a Boscacci, contando di accelerare nella parte alta e poi in discesa. La pioggia ha reso tutto più difficile, ma alla fine tutto è andato per il meglio».
«Alla vigilia questa gara presentava molte incognite per me, - spiega Michele Boscacci – perché non avevo idea di cosa attendermi e soprattutto perché si trattava della prima skyrace in assoluto. Sono partito bene e nella parte in salita ho tenuto un buon ritmo, anche se c’erano un po’ troppi tratti pianeggianti per le mie caratteristiche, poi quando è cominciata la discesa mi sono difeso nelle parti più tecniche, ma nelle parti più corribili Kiyaka mi ha superato. Un bel secondo posto, comunque, e una bella gara. Bisogna fare i complimenti agli organizzatori per essere riusciti a dare il via, cambiando il tracciato, nonostante il maltempo».
«L’eliminazione dal tracciato del pezzo più tecnico nella parte alta ha tolto di mezzo una parte nella quale contavo di fare la differenza, per cui in partenza ero un po’ abbacchiata, - spiega la vincitrice Francesca Rusconi - poi però mi sono accorta che stavo bene e ho preso coraggio, arrivando in cima davanti a tutte. Nella parte di discesa più impegnativa, resa ancora più insidiosa dalla pioggia, ho allungato e poi ho amministrato la posizione. Si tratta della prima vittoria dopo aver partorito e questo mi rende ancora più felice, così come il fatto di aver consolidato il primato nella classifica del circuito».
«Prima di partire non immaginavo di poter arrivare seconda, anche perché con questo tempo è difficile per tutti, - spiega Giulia Orlandi – poi però sono riuscita a piazzarmi in seconda posizione partendo forte e lì sono rimasta fino alla fine. Superata la prima parte in discesa, nella quale bisognava essere prudenti a causa del fango, ho lasciato andare le gambe fino al traguardo. Vorrei ringraziare tutti i volontari che ci hanno assistito lungo il percorso, perché con questo tempo sono stati eroici».
«Avere raggiunto il tetto massimo di iscritti due settimane prima della gara è motivo di soddisfazione,  – afferma Martino Tamanini del comitato organizzatore – peccato che il meteo non ci abbia aiutato. L’importante, comunque, era fare in modo che questa terza edizione venisse disputata e così è stato. Il percorso originale sarebbe stato più divertente, ma anche così gli atleti hanno potuto affrontare una gara vera. Aver inserito la Vigolana the Race nel circuito di gare de La Sportiva ci ha aiutato ad alzare il livello dei concorrenti, come si nota scorrendo le prime cinquanta posizioni».

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