Le prime vetture, le tre storiche, scatteranno dallo start dalle 9.30 di domani per dare il via all’unica manche di prova prevista in questo tipo di competizioni, poi, quando i 56 concorrenti avranno testato i circa 3 chilometri di percorso dello Slalom Sette Tornanti, la gara potrà prendere il via. In palio ci sono punti per il Trofeo Veneto Trentino, per la Coppa di Zona e il Trofeo d'Italia, anche se in realtà che i partecipa a questa competizione organizzata dalla Scuderia Trentina lo fa soprattutto per divertirsi su una piccola, ma significativa parte del tracciato della Trento Bondone, rallentata da dieci birillate che favoriscono le vetture più agili e mettono tutti alla prova sul piano della precisione oltre che su quello della velocità, caratterizzando questa specialità motoristica in salita alla portata di tutti.
La giornata di oggi è stata dedicata alle burocrazia, che in tempo di Covid-19 è ancora più complessa del solito, poi da domani alle ore 7 la strada che unisce Sardagna a Candriai sarà chiusa e verranno allestiti i paddock sul lato sinistro, fino a pochi metri dalla partenza. Le prime vetture a partire saranno, come ricordato, le storiche, poi toccherà alle quattro del gruppo RS, alle tre del gruppo RS Plus, fra le quali vi è anche una Suzuki Swift ibrida, alle undici del gruppo N (ben nove delle quali nella classe 1600), alle dieci del gruppo A (distribuite fra le cilindrate 1150, 1400, 1600, 2000 e oltre 2000), alle sei del gruppo SS, alle cinque del gruppo E1 Italia, per poi salire di livello e di prestazioni con le piccole ma aggressive E2 SH guidate da Stiw Marcon, Kurt Rechenmacher, Stefano Repetto, Luca Veldorale e Roman Gurschler, con l’unica Vst in gara, la Suzuki GSXR di Ludwig Zigliani, per chiudere con il gruppo E2 SS, al quale appartengono la Gloria Kit Evo di Gerold Rainer, la Wolf Thunder GB08 di Enrico Zandonà, la Formula Gloria di Paolo Cornelli, la Gloria C8P di Alessandro Zanoni, ed infine con il gruppo E2 SC, che annovera la Funyo F6 di Laurent Naudin, la Kawasaki Ninja di Gianni Credaro, la Radical Prosport di Thomas Pedrini e l’Osella PA8/9 di Davide Piotti.
Di tutti questi concorrenti gli unici che hanno già scritto il proprio nome nell’albo d’oro sono Enrico Zandonà, vincitore nel 2013, 2015, 2016, 2017 e 2018, e Alessandro Zanoni, primo nel 2019. Zandonà guida ora una vettura un po’ più grande e meno agile rispetto al periodo in cui faceva sfracelli con la piccola Formula Reynard 883, quindi parte con qualche svantaggio rispetto a Zanoni e Piotti, che si piazzò secondo nel 2019 alla sua prima ed unica partecipazione. Possono dire la loro per il podio anche altri piloti, fra i quali il trentino Pedrini e il meranese Gurschler, per citare i regionali.
Va infine ricordato che il pubblico non è ammesso, che prima dello start delle quattro manche sfilerà sul percorso la Chimera elettrica progettata, gestita e guidata dagli studenti dell’E-Agle Trentino Racing Team (un gruppo composto da settanta ragazzi iscritti alle facoltà di Ingegneria, Economia e Informatica dell'Università di Trento) e che le premiazioni si svolgeranno all’Hotel Posta di Candriai non appena la classifica sarà ufficiale.