Le voci dei protagonisti de La Direttissima
Promossa la partenza da Piazza Duomo

Al termine della propria trionfale fatica il trentino Christian Modena è provato, ma comprensibilmente raggiante, protagonista di una gara in rimonta, conclusa con la soddisfazione dell’arrivo in solitaria.
«Per come era iniziata la gara non pensavo di riuscire a vincere – racconta Modena – Alex Cavallar ha forzato l’andatura nel tratto iniziale e ha subito preso il largo. Sembrava irraggiungibile. Io ho proseguito con il mio passo, sapendo che il percorso era lungo ed esigente. Cavallar ha pagato lo sforzo, sono riuscito a raggiungerlo e poi a fare gara solitaria».
L’esperienza e la corretta gestione delle energie ha pagato in termini di prestazione e di risultato. «Sono salito con un passo regolare, anche perché 2000 metri di dislivello si fanno sentire nelle gambe. Arrivare in cima al Palon per primo è una grande soddisfazione. Non vedo l’ora che sia l’anno prossimo per riprovarci».
Modena, al pari di tutti gli atleti che si sono presentati al via, ha promosso a pieni voti il tracciato, in primis la partenza da Piazza Duomo. «Penso sia stupendo partire dal centro di Trento e raggiungerne la montagna – commenta Modena – Adoro queste gare, che hanno un significato che va al di là dell’aspetto puramente agonistico. È una bella sfida partire dal fondo valle e raggiungere la vetta delle nostre cime. Questo evento è destinato a crescere, ancor più se a questo tipo di prova ne verranno affiancate altre con uno sviluppo maggiore in termini di chilometraggio».
Assieme a Modena, in vetta alla cima del Palon ha potuto esultare anche Stephanie Jimenez, che si è confermata regina della K2000 femminile. «Ripetersi è sempre bello – spiega la vincitrice – anche perché ogni anno tutto cambia. È stata una bella sfida tra donne-mamme e il meteo ci ha regalato una bella giornata. Voglio fare, in primis, i complimenti agli organizzatori, che dopo due anni difficili hanno voluto riproporre l’evento. Hanno stretto i denti e sono stati premiati».
Non è arrivato il nuovo record della gara, ma il successo rappresenta già una grande soddisfazione per la Jimenez. «Gli anni passano, quindi non è facile migliorarsi ogni volta – conclude la prima classificata della K2000 femminile – Sono già contenta di essere riuscita a vincere. Le gare vertical sono da sempre la mia specialità, so come interpretarle e anche questa volta è andata bene. L’anno prossimo ho sentito che ci sarà un evento solo al femminile: un bel progetto, che serve a dare forza e coraggio alle mamme-atlete, che si prendono un po’ di tempo per loro e per la loro salute».
Per Luca Rasom il successo nella K1000 maschile ha avuto un sapore particolare. Un successo da dedicare al figlio Enea, nato in settimana. «Sinceramente non credevo di poter vincere – spiega Rasom, trentino di Villamontagna – In settimana è nato il mio secondo figlio, Enea, e penso sia stato lui a darmi la spinta decisiva. La dedica va a lui e al suo fratellino Elia».
Rasom ha fatto gara pressoché solitaria. «Siamo partiti a ritmo alto – aggiunge il vincitore della K1000 maschile – I tratti pianeggianti non sono il mio forte e nella parte iniziale, quindi, ho patito un po’. Poi, quando abbiamo iniziato a salire verso Sardagna, ho visto che avevo buone gambe e ho continuato a correre. Di fatto sono rimasto subito da solo. Non pensavo di riuscire a vincere, ma sono riuscito a tenere duro fino all’arrivo. Le gare vertical mi sono sempre piaciute e conserverò sicuramente un bel ricordo di questa giornata».
Conserverà un bel ricordo anche Francesca Canepa, specialista delle lunghe distanze, che nella K1000 femminile ha conquistato il primo successo della carriera in una prova vertical. «Il terreno di gara mi è piaciuto molto – commenta la vincitrice - A essere sincera fino in fondo, la parte in cui mi sono sentita meglio, viste le mie caratteristiche, è quella su asfalto. Quando entro nel sentiero cammino in modo piuttosto goffo. Ad ogni modo qui sul Monte Bondone ho conquistato la prima vittoria della carriera in una vertical».
La soddisfazione quindi è doppia. «Mi piace molto mettermi in gioco e provare cose diverse – aggiunge la Canepa – Sono una specialista delle gare oltre i 100 chilometri, però queste competizioni mi danno molto a livello mentale: devo impegnarmi dall’inizio alla fine, “impiccarmi” un po’, cosa che non sono abituata a fare. Quindi mi piace. Ogni passo è una sfida con me stessa».
Anche Francesca Canepa promuove la partenza dal centro cittadino. «Una gara vertical che parte da un punto anonimo non ti lascia nulla – conclude – Partire da Piazza Duomo, dal cuore della città di Trento, è stato stupendo. Penso che questa manifestazione abbia grandi potenzialità, anche per la location in cui si corre. Inoltre ho visto che l’evento è molto sentito».


Organizzazione: gara@ladirettissima.com – www.ladirettissima.com
PegasoMedia: 340.1396620 - comunicazione@pegasomedia.it - www.pegasomedia.it