Le interviste ai protagonisti della «Latemar»

Tanta fatica, ma molta soddisfazione fra i protagonisti della terza edizione della Latemar Mountain Race, sul traguardo di Pampeago. Ecco le loro impressioni: 
Nadir Maguet: «Ci tenevo molto a vincere la Latemar Mountain Race, in primis perché volevo fortemente una vittoria in questa stagione difficile, dove non sono riuscito ad esprimermi come volevo dopo un buon inizio e poi perché siamo in casa della mia squadra corse. Oggi ho ritrovato il mio ritmo, dopo aver avuto già buone sensazioni in allenamento e finalmente si festeggia davanti ai tanti amici della Val di Fiemme. Per quanto riguarda la mia prestazione non ho impostato alcuna tattica. Le sensazioni sono state subito positive sulla prima salita ed ho forzato il ritmo staccando gli avversari, gestendo poi il vantaggio, certo che in discesa potevo ulteriormente guadagnare. E così è stato. È proprio una bella gara, dura, con il primo tratto molto corribile, su sentieri tecnici e divertenti, quindi da Passo Feudo inizia il vero skyrunning, con passaggi straordinari alle Torri di Pisa e alla Forcella dei Camosci. Poi per me le discese sono sempre divertenti».
Dennis Bosire Kiyaka: «Sono molto felice per aver vinto il circuito La Sportiva. Era il mio obiettivo stagionale e l’ho centrato. Per quanto riguarda la gara di oggi Maguet aveva una marcia in più, quindi ho pensato a gestire le mie energie. Lo vedevo sempre davanti a me, ma non riuscivo a ridurre il gap».
Alice Gaggi: «Giornata fantastica, con vittoria e record di gara e pure successo nel circuito La Sportiva. Non potevo proprio chiedere di più. Sono partita subito forte, cercando di fare il ritmo, perché sapevo di soffrire la parte tecnica. Quindi ho cercato di avvantaggiarmi sulle rivali nei tratti scorrevoli. La tattica di gara è risultata vincente. Per di più mi sono divertita molto, perché il percorso è molto suggestivo, peccato che in gara non c’era il tempo di gustarsi i passaggi in quota sul Latemar. Tornerò sicuramente».
Martina Cumerlato: «La prima parte di gara l’ho affrontata con Martina Bilora, con la quale ci siamo date il cambio. Lungo il percorso i tifosi ci incitavano perché Francesca Rusconi non era molto lontana davanti a noi, e così sono riuscita a superarla e a fare gara da sola senza mai mollare, cercando di controllare l’amica Martina Bilora che la vedevo sempre poco distante ed avevo paura che mi riprendesse. Sono felicissima per questo secondo posto, che mi ripaga dalla delusione dello scorso anno, quando avevo concluso a ridosso del podio. Faccio i complimenti a tutte le avversarie».
Martina Bilora: «Una gara difficile, particolarmente dura e combattuta con un parterre di assoluto livello. La Latemar Mountain Race la conosco molto bene, che presenta un percorso impegnativo e veloce allo stesso tempo, dove ci vogliono sia frequenza che agilità. È l’ultima mia gara di corsa in montagna di una stagione intensa, nella quale le gambe e la testa non erano al massimo come in altre occasioni. Ma sono contenta della mia prestazione, ho dato il massimo. Abbiamo duellato con la mia migliore amica Martina, che è arrivata davanti a me. Va bene così. Un complimento lo voglio fare ad Alice, che è davvero forte. Spero un giorno di diventare forte come lei.
Alan Barbolini (presidente Us Cornacci): «Organizzare un evento di corsa in quota, cercando di garantire i servizi a tutti i partecipanti non è mai facile. E se riusciamo ogni anno a soddisfare tutti è grazie all’esperienza che abbiamo maturato in tanti anni di gare, ma soprattutto per la disponibilità di tanti volontari in tutti i settori. Una squadra di oltre 100 persone che ci hanno consentito di vincere anche in questa occasione. E poi il fattore meteo ci ha aiutato anche quest’anno. Un grande successo, che consente di valorizzare il nostro territorio e le bellezze delle nostre montagne, grazie anche al nuovo percorso che che proponiamo da tre edizioni».

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