La nazionale svizzera di sci alpinismo ha preso casa a San Martino di Castrozza. Dopo la positiva esperienza di dodici mesi fa il forte team allenato dall’italiano Oscar Angeloni è tornato nella valle del Primiero per un raduno atletico di una settimana, iniziato ieri e previsto fino a giovedì 23 settembre. «Questi giorni di preparazione – spiega il tecnico bellunese da cinque anni alla guida della squadra elvetica – per noi sono una straordinaria opportunità di condivisione, ma pure di confronto. Nel periodo estivo noi prevediamo con i ragazzi un raduno settimanale al mese con vari carichi di lavoro. Nel dettaglio a San Martino di Castrozza possiamo impostare una programmazione particolarmente intensa, che include corsa a piedi, skiroll, bicicletta e palestra, in un contesto paesaggistico incantevole, che rappresenta sempre un valore aggiunto, come lo è la cucina italiana. Gli atleti sono entusiasti di questa opportunità. E voglio ringraziare l’Apt Primiero San Martino e l’organizzatore della Rosetta Verticale Johnny Zagonel».
Il vostro programma di allenamento prevede anche una parentesi agonistica domenica mattina, quando i tuoi ragazzi indosseranno il pettorale della quinta Rosetta Verticale Trail Run. Quali aspettative? «Stiamo parlando di atleti che quando c’è una linea di partenza e un cronometro non si risparmiano di certo. Era successo lo scorso anno, quando Werner Marti e Victoria Kreuzer hanno dominato le due gare sulla verticalità del Rosetta, stabilendo anche i nuovi record, e penso che non si risparmieranno nemmeno quest’anno, indipendentemente dallo stato di forma attuale, che non è al top».
La squadra svizzera è presente al raduno e alla gara con 13 atleti. Oltre a Marti e Kreuzer, ci sono Martin Anthamatten, Arnaud Gasser, Pierre Mettan, Arno Lietha (vincitore della Coppa del Mondo sprint di skialp), Marianne Fatton e Deborah Chiarello, quindi il team under 23 composto da Florian Ulrich, Patrick Perreten, Aurelien Gay, Yoann Farquet e Tobias Donnet.
Non poteva mancare poi una domanda in chiave esordio dello skialpe alle Oimpiadi 2026 di Milano Cortina. Una notiza accolta con entusiasmo? «Come Federazione svizzera abbiamo seguito on line il momento dell'ufficializzazione durante i recenti giochi di Tokyo. E già nei giorni successivi i nostri dirigenti hanno iniziato a programmare e a strutturare un'organizzazione, soprattutto in chiave giovanile, con un'importante condivisione con gli sci club e i Comitati territoriali. Le Olimpiadi sono una straordinaria opportunità per il nostro sport e siamo pronti. Consentirà di far conoscere il nostro sport in tutto il mondo. Siamo in attesa di capire dove si svolgeranno le gare a cinque cerchi, ma intanto pensiamo a prepararci in vista del primo appuntamento con la Coppa del Mondo».
Domenica gli atleti del team svizzera saranno tutti in gara lungo il percorso di 6,9 km e 1279 metri di dislivello, che da San Martino di Castrozza porta a Malga Ces. Pronti a sfidare gli specialisti italiani delle gare vertical.
Sabato pomeriggio hanno poi partecipato, con Oscar Angeloni, con il presidente del Comitato Organizzatore Johnny Zagonel, con il sindaco di Primiero San Martino di Castrozza Daniele Depaoli, con il presidente dell'Apt Primiero, San Martino di Castrozza, Passo Rolle e Vanoi Antonio Stompanato, con Valerio Zanotti presidente del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino ad una diretta streaming sui social ufficiali dell'evento per raccontare il loro raduno, ma anche per approfondire le ultime novità in vista dell'evento di domenica mattina.