Impegno duro doveva essere, impegno durissimo si è rivelato. La prima sfida ufficiale della stagione porta in dote all’Argentario Trentino Energie una secca sconfitta, maturata contro una compagine più esperta, più affiatata e molto più efficiente come l’Acciaitubi Lecco Picco, che lo scorso anno ha sfiorato la promozione in A2. La giovanissima squadra di Moretti ha confermato che dovrà lavorare tanto per tenere il campo contro formazioni ben organizzate come questa, ma dovrà anche crescere sul piano della tenuta mentale, dato che sabato sera si è scoraggiata fin troppo facilmente non appena le avversarie si sono portate avanti di due o tre punti.
I numeri parlano di un dominio incontrastato delle lecchesi in attacco (47% contro 28%) e a muro (6-1), che si spiega con la maggiore esperienza e quindi una migliore organizzazione di gioco, ma si tratta di un fattori con i quali la squadra della collina dovrà fare i conti quasi in ogni incontro e quindi ci dovrà fare il callo.
L’Argentario in avvio si schiera con Agnese Capone in regia, Elisa Graziani opposta, Sofia Cusma e Agnese Angeloni in banda, Serena Sfreddo ed Eleonora Buratti al centro, Riedmüller libero, mentre dall’altra parte della rete Gianfranco Milano manda in campo Rebecca Rimoldi al palleggio, Sonia Ratti in contromano, Martina Bracchi e Arianna Lancini in posto-4, Monica Rettani e Noemi Marsengo al centro, Anna Rocca nel ruolo di libero.
Dopo un ace di Angeloni il Lecco dà il primo colpo di coda, portandosi avanti 1-4 con la temibile Marsengo al servizio: il suo turno al servizio procura grossi grattacapi alla ricezione di casa (saranno 7 alla fine i break conquistati dalle ospiti in questa rotazione), tanto che oltre ad un ace, arrivano anche i break di Bracchi e Ratti. Sul 3-5 la Trentino Energie risponde per le rime, prima con un ace di Graziani, subito dopo incassando di buon grado un errore in attacco di Bracchi (5-5), infine portandosi avanti per la prima ed ultima volta nella serata (7-6) grazie ad un ace di Cusma in zona di conflitto.
Da questo momento in poi l’Acciaitubi prende in mano il controllo delle operazioni in via definitiva, anche se fino al 13-14 l’Argentario riesce a dare continuità al proprio cambio palla soprattutto grazie a Graziani, che toglie diverse castagne dal fuoco. Al break di Ratti costruito da seconda linea, risponde la neoentrata Landrini con un ace su Bracchi (15-15), ma poi gli ingranaggi delle argentelle si bloccano e il punteggi scivola sul 15-21 con due errori trentini, una difesa della regista Rimoldi e gli attacchi di Ratti e Bracchi. La Trentino Energie di carburante non ne ha già più e incassa altri due break prima del cambio di campo.
Il secondo set vede il Lecco portarsi subito sullo 0-2 con un ace e una pipe della laterale Arianna Lancini, un primo affondo al quale l’Argentario risponde con Graziani e un errore, ma poi Angeloni incassa l’ace del 2-4, che diventa un 4-7 per mano di un altro ace su Cusma. Sul 6-9 le lombarde decollano, prima con il turno al servizio di Rimoldi (attacchi vincenti di Rettani e Ratti), poi con quello di Lancini (muro lecchese su alzata troppo abbondante). Le padrone di casa spariscono dal campo e l’Acciaitubi infierisce con uno show della neo entrata Lanzarotti (pipe ed ace, attacco di Lancini), portandosi sull’11-21. Chiude il set un errore di Graziani.
Il terzo sfugge al controllo delle trentine già sull’1-4, non solo in virtù delle difficoltà tecniche, manche perché comincia ad affiorare un po’ di scoramento. Si arriva sul 5-10 con ben sei punti lombardi frutto di altrettanti errori dell’Argentario, il Lecco rigioca con grande facilità e sbaglia pochissimo, la laterale Martina Bracchi è scatenata a porta i punti numero 11 e 14 in attacco, numero 16 con il muro, mentre Maurizio Moretti inizia a dare spazio a tutta la rosa. Per annotare due break point trentini bisogna attendere il 9-19, quando Graziani passa il muro e Barbaro realizza un ace su Lanzarotti. È una fiammata del tutto isolata, perché poi piovono due errori e l’ultimo punto della centrale Rettani.