Non basta all’Argentario Trentino Energie giocare un orgoglioso secondo set, conteso fino all’ultimo alle organizzate avversarie bergamasche di turno, per muovere la classifica o conquistare almeno la prima frazione, perché il Don Colleoni di Trescore Balneario ha confermato tutta la propria solidità e alla fine si è portato a casa il 3-0 che cercava. La squadra di Maurizio Moretti cresce, ma il suo livello di gioco non è ancora sufficiente per tenere testa a organici così ben organizzati.
Un peso importante lo giocano le difficoltà a stabilizzare la ricezione (39% contro 50%), così come il numero di errori su azione (17 contro 8) diventa un peso fin troppo gravoso da trascinare. A tratti la squadra gioca bene, difende senza risparmiarsi, batte con efficacia e si fa sentire a muro (ieri 9-4 per l’Argentario), ma ancora non basta per rendere la vita difficile alle avversarie. Serve pazienza e questo era stato messo in conto prima dell’inizio della stagione.
L’Argentario inizia la gara con Capone al palleggio, Graziani opposta, Salgado e Cusma in banda, Sfreddo e Buratti al centro, Angeloni libero, mentre la squadra di Trescore Balneario utilizza la regista Serena Milani in diagonale con Noemi Rossi, in posto-4 Elisa Tonello e Federica Fontana, al centro Caterina Cigarini e Benedetta Campagnolo con Rachele Mainetti libero.
L’inizio è davvero avaro di soddisfazioni per le argentelle, che si ritrovano subito sotto per 0-5, inchiodate in quella rotazione dalle battute profonde di Tonello, una serie alla quale contribuiscono anche tre errori della padrone di casa. Quando la ricezione tiene e la battuta rimane in campo la Trentino Energie si gioca le proprie carte, infatti si porta sul 4-8, salvo poi andare di nuovo in difficoltà sui servizi di Fontana (4-10). La posizione che chiude il set con largo anticipo è quella che vede Campagnolo in battuta e le padrone di casa a caccia di un cambio palla che non arriva mai: due ace, due errori di Cusma e tre attacchi delle bergamasche archiviano il set, che si chiuderà 10-25, già sul 6-19.
Nel secondo parziale Maurizio Moretti schiera Gantioler al centro al posto di Buratti ed inverte Cusma e Graziani, portando la prima in contromano e la seconda in banda, ed è proprio il turno al servizio della centrale neoentrata che aiuta le argentelle a portarsi sul 4-1, grazie a Salgado e Cusma. Il Don Colleoni pareggia sul 5-5, ma poi due muri di Sfreddo su una fast e su una pipe riportano la Trentino Energie a +3, un vantaggio che Capone e compagne difendono con le unghie e con i denti ed anzi aumentano (12-8) quando Cusma indovina l’ace corto sul libero Mainetti, che costringe anche Matteo Prezioso ad usare un time out. Le trentine si difendono fino al 14-11, quando il Don Colleoni, con un muro su Salgado e un ace su Battistoni, si porta a -1. L’aggancio arriva sul 17-17, ma l’Argentario non molla e prova a crederci fino alla fine. Purtroppo il sogno di conquistare la prima frazione si infrange contro la serie di battute incisive di Caterina Cigarini, che manda in tilt il cambio palla trentino e si interrompe sul 19-24, dopo che Fontana e Rossi hanno portato a casa con l’attacco i punti dell’allungo decisivo. L’Argentario dà un ultimo colpo di coda fino al 22-24, ma poi Rossi chiude.
L’ultimo set propone spunti di cronaca fino al 10-12, quando il Don Colleoni scappa via irrimediabilmente. Fino a quel momento la Trentino Energie cerca di rimanere aggrappata alle avversarie, pagando loro dazio sul turno in battuta di Campagnolo (due errori consecutivi di Elisa Graziani confermata in posto-4), ma rifacendosi in parte con un muro ed un errore ospite per il 9-11. Dopo il cambio palla, come accennato, le bergamasche scappano via, chiudendo con una impressionante serie di break point, costruiti ancora con le battute di Benedetta Campagnolo, che serve dal 14-18 al 14-25, piazzando tre ace su Salgado e aiutando le compagne a portarsi a casa gli altri punti senza sudare troppo.