Non può che essere raggiante il keniota Solomon Koech dopo il trionfale arrivo in Piazza Tre Novembre: «Tutto è andato come mi aspettavo – le parole del classe 1997 portacolori della Libertas Livorno – il percorso è davvero bello e chilometro dopo chilometro sono riuscito a mantenere il ritmo che mi ero imposto. poi nel finale ho dovuto dare tutto per battere il mio rivale (il connazionale Peter Mwaniki Njeru, staccato di 14”). Vincere qui ha un sapore speciale perché il paesaggio è spettacolare anche con la pioggia, l'organizzazione è stata perfetta, sperio di tornarci nei prossimi anni».
Terzo e primo degli italiani, l'altoatesino Michael Hofer. «La mia giornata è andata molto bene – ha raccontato il 25enne di Nova Ponente – anche perché non pensavo di andare così veloce: mi sono agganciato a un atleta che avevo davanti e poi sono riuscito pure a superarlo. Oggi con 1h07'14” ho fatto registrare il mio personal best, il meteo non era perfetto ma la gara è stata comunque molto veloce, poi nel secondo tratto c'era anche un po' di discesa quindi mentalmente è stato tutto più facile. Ora mi prendo una pausa, poi a gennaio magari farò qualche cross per avvicinarmi alla stagione calda, ma tra un anno penso proprio che sarò di nuovo qui alla Garda Trentino Half Marathon».
Tra le donne Rabea Schöneborn, campionessa tedesca dei 10mila, partiva coi favori del pronostico. E a Riva del Garda la 27enne di Berlino ha messo tutte in riga. «Abbiamo corso su un percorso molto bello – il commento della vincitrice della gara femminile – la pioggia ci ha messo in difficoltà solamente in parte, perché le condizioni non erano estreme. Ho provato fin da subito a mantenere un ritmo sostenuto, poi negli ultimi 6-7 chilometri ho accelerato ulteriormente per portarmi a casa la vittoria. Ovviamente sono soddisfattissima per questo risultato».
Terza e sorridente anche la prima italiana, l'altoatesina Agnes Tschurtschenthaler. «Le condizioni meteorologiche non erano neanche così male – ha spiegato la 39enne di Sesto Pusteria – in quanto c'era pochissimo vento. Per quasi tutta la gara ho trovato dei gruppetti ai quali agganciarmi, sono molto contenta anche per il riscontro cronometrico oltre che per il piazzamento. Al nono chilometro ho avuto una piccola crisi e ho perso contatto con le due tedesche, poi sono riuscita a riprenderle e a rimanere con loro fino al tredicesimo chilometro, poi loro hanno aumentato e io ho preferito mantenere il mio ritmo. Va benissimo così».
In chiusura il bilancio del presidente del Comitato Organizzatore Sandro Poli: «E' stata l'edizione più difficile di sempre, anche se con numeri inferiori rispetto agli anni pre Covid. Per il rispetto dei protocolli in materia sanitaria siamo stati costretti a mettere in cantiere uno sforzo notevole e, proprio per questo motivo, devo dire un immenso grazie a tutti i volontari che collaborano con il nostro staff. E' merito loro se oggi quasi 3600 concorrenti, provenienti da 42 nazioni, si sono potuti sfidare e divertire sul nostro magnifico percorso».