È un gioco di famiglia l’edizione 2021 del «Sentiero 618», la competizione a coppie organizzata dal Gruppo sportivo Fraveggio sul tracciato della Sat così denominato, inserita nel calendario della rassegna «Mese Montagna» alla quale hanno preso parte oltre 150 concorrenti rigorosamente abbinati in squadre da due. A trionfare sul traguardo di Vezzano, dopo aver affrontato 8,3 chilometri con 480 metri di dislivello, lungo il tracciato che tocca anche i suggestivi pozzi glaciali, sono stati i fratelli Stefano e Marco Anesi.
Il maggiore, Stefano, impegnato nella prima frazione, ha subito imposto un ritmo insostenibile per gli avversari, staccandoli tutti già sul primo tratto in salita e stabilendo il miglior tempo assoluto di giornata, passando poi il testimone nella stessa Piazza San Valentino a Marco con un vantaggio di 2 minuti e 7 secondi sull’atleta di casa Enrico Cozzini. Al fratello Marco non è rimasto che gestire il vantaggio (e le energie) sugli inseguitori, e in particolar modo sul compagno dello stesso Cozzini, il moriano Christian Modena, che ha cercato in tutti i modi di recuperare un gap importante, facendo registrare la terza miglior prestazione di giornata e chiudendo a soli 35 secondi da Marco Anesi.
Sul terzo gradino dl podio, a 1’58” dalla staffetta vincitrice, si sono posizionati Francesco Baldessari e Simone Costa, quest’ultimo autore del secondo miglior tempo di giornata, mentre quarti, dopo 23 secondi, hanno concluso Stefano Gretter e Andrea Debiasi, che hanno perso una posizione rispetto a metà gara.
Soprendente poi il quinto posto assoluto dei veterani Cristian Badini e Don Franco Torresani, grazie a due prestazioni simili attorno al decimo posto di giornata. Grazie a questo computo complessivo la coppia si è imposta nella speciale graduatoria over 100, staccando di quasi 9 minuti Mario Dibella e Carmelo Biasolli, terzi sul podio Roberto Tabarelli e Sandro Masera.
La sfida al femminile ha visto primeggiare la staffetta composta da Debora Bertagnolli e da Luna Giovanetti, con un tempo totale di 1h28’17”, autrici del 19° tempo assoluto. In particolar modo è da segnalare la prova della giovane Luna, che con il personale di 41’01 ha ottenuto il miglior tempo di giornata, ma soprattutto il record femminile della gara sulla singola frazione. In seconda posizione, con un distacco di 1’48”, si sono piazzate Alberta Miori ed Elena Sassudelli, mentre l'ultimo gradino del podio è stato appannaggio di Monica Giordani e Silvia Battisti, ad oltre 8 minuti dalle vincitrici.
Interessante dal punto di vista cronometrico la prestazione della coppia mista, che si è aggiudicata la relativa classifica, formata dall’atleta di casa Irene Baldessari e da Emilio Perco. Con la prestazione di 1h22’41 hanno fatto registrare il decimo tempo assoluto e il record di categoria che resisteva dal 2021. Seconda posizione per Manuel Degasperi con Julia Jedrejcic, terza per Massimiliano Tomazzoli con Eugenia Tronciu. Infine, nella categoria over 100 femminile, il successo ha arriso al duo formato da Mara Battisti e Cristian Celva, davanti a Cinzia Anselmi e Monica Sartori, quindi Renata Martinelli e Gianna Michelotti.
Con questo evento si chiude ufficialmente la quindicesima edizione della rassegna «Mese Montagna», tornata ad animarsi con tre serate dedicate all'alpinismo e all'avventura in quota.
Stefano Anesi - «Era la mia prima volta a questa gara, ma devo dire che mi è piaciuta molto. Il percorso si è rivelato impegnativo e completo, con molti tratti tecnici, altri veloci e in cima alla salita abbiamo trovato anche un po’ di neve. Sono contento per aver condiviso la vittoria con mio fratello e di aver realizzato un’ottima prestazione».
Marco Anesi - «Quando Stefano mi ha passato il testimone, dopo una grande prova, mi sono sentito un po’ di responsabilità addosso. Ho cercato di forzare nella salita iniziale e di gestire in discesa e nel tratto pianeggiante, perché con questo terreno viscido era meglio evitare scavigliate o scivolate. Un percorso duro e muscolare, su una distanza interessante. Sapevo che Modena stava recuperando, ma avevo un buon margine».
Luna Giovanetti - «Devo ammettere che non mi aspettavo di disputare una prova su questi livelli. La corsa in montagna mi piace particolarmente, è l’ambiente che prediligo, e probabilmente nel tratto in salita sono riuscita ad esprimermi oltre le attese, anche se nell’ultimo tratto ho sofferto. L’obiettivo era quello di mantenere un ritmo costante, ci sono riuscita. Una bella vittoria, dove è giunto anche il record femminile, che abbiamo centrato grazie all’ottimo cambio che mi ha dato la compagna Debora. Non ci resta che festeggiare».