Nicolò Canclini, vincitore della gara senior - «La prima gara della stagione è sempre un’incognita, non sai di preciso in che condizioni sei e come stanno i tuoi avversari. Sapevo però che mi ero preparato bene e i risultati questa volta sono arrivati. Prima d’ora ai Campionati Italiani non ero mai andato bene, perché avevo sempre commesso qualche errore, stavolta è stato diverso e superare Robert, con il quale mi alleno e al quale non ero mai riuscito a stare davanti, mi ha regalato una grande soddisfazione».
Robert Antonioli, secondo nella gara senior - «Si parte sempre per arrivare primi, ma anche gli altri hanno gli stessi obiettivi e quindi non si può vincere sempre. Oltretutto non immaginavo nemmeno di essere così in forma ad inizio stagione, evidentemente il lavoro estivo ha pagato. In finale sono partito con un buon ritmo, ma a metà ho sentito un po’ la fatica e alla fine della salita Nicolò ne aveva più di me, quindi non avrei potuto agguantarlo. Un applauso a lui e a tutti i giovani che stanno crescendo, speriamo di poterci ripetere a Pontedilegno fra due settimane».
Mara Martini, vincitrice della gara senior - «Queste competizioni sono tutte abbastanza simili, bisogna premere sul gas fin dallo start, perché non si sa cosa può succedere, e io ci sono riuscita in tutte le manche. Temevo soprattutto Giulia, la detentrice di questo titolo, quindi ho fatto la gara su di lei».
Giulia Murada, seconda nella gara senior – «Sono contenta di questo risultato, ritengo giusto che il titolo italiano sia andato a Mara, perché è la sprinter più forte del gruppo e in questo momento per le altre è obiettivamente imbattibile. In finale è partita molto forte e non siamo riuscite a tenere il suo ritmo, ma conto di rifarmi nelle altre specialità, dove avrò più chance. Una bella gara per rompere il ghiaccio e cominciare la stagione».
Samantha Bertolina, vincitrice della gara under-23 – «Sapevo che in questa categoria avrei potuto vincere, ma quello che mi interessava di più era piazzarmi bene nella classifica assoluta, dove ho mancato il podio e un po’ mi dispiace, perché per mia natura cerco sempre di puntare in alto. La condizione comunque è buona, anche se va migliorata»
Marco Salvadori, vincitore della gara under-20 maschile - «Non mi sembrava di essere così in forma, invece sono riuscito a tenermi dietro due atleti del calibro di Luca, che fa già parte della squadra dell’Esercito, e Rocco, uno specialista di queste sfide. Sono sempre rimasto nei primi posti, poi ho preso il comando quando abbiamo riagganciato gli sci dopo il tratto a piedi e da lì in poi ho pensato solo a tenere le code dei miei sci davanti agli altri. Percorso ripido, ma molto bello e grandissima soddisfazione per me».
Silvia Berra, vincitrice della gara under-20 femminile - «Sono molto scaramantica e quindi non avevo immaginato di vincere e avevo anche un po’ di paura, ma poi tutto è andato bene e mi sono divertita. Ho usato la gara di qualifica per cercare la traccia migliore e in finale ho spinto senza pensare a nulla».
Emanuele Balmas, vincitore della gara under-18 maschile - «Questa gara era per me un test molto importante, perché la passata stagione l’ho persa a causa di un infortunio alla spalla rimediato a Vermiglio proprio ai Campionati Italiani. Riprendere l’attività agonistica con un successo è una gran cosa. Nella batteria di qualificazione ho fatto un po’ di pasticci nei cambi di assetto, mentre in finale sono stato più preciso, per fortuna».
Clizia Vallet, vincitrice della gara under-18 femminile - «Ho cominciato a partecipare alle competizioni sono l’anno scorso e quindi questo titolo italiano mi stupisce un po’, anche perché nelle sprint combino sempre un po’ di pasticci nei cambi. Il percorso era un po’ lungo, ma in finale ho pensato solo a dare tutto e non mi sono accorta di nulla».
Federico Pacchiarini, vincitore della gara under-16 maschile - «Fino allo scorso anno ero nella categoria under-14 e quindi ho dovuto competere con ragazzi più grandi di me, per questo, pur volendo puntare in alto, non avevo tante certezze. In gara tutto è filato liscio, anche grazie al fatto che si trattava di una sprint abbastanza lunga, nella quale i valori riescono ad emergere più facilmente. Ieri sera mi sono anche allenato in garage per eseguire i cambi pelle più velocemente possibile e l’esercizio ha pagato».
Silvia Boscacci, vincitrice della gara under-16 femminile - «La sprint non è la mia specialità e quindi mi ha un po’ sorpreso questo successo. Sono riuscita a guadagnare subito un buon vantaggio e poi l’ho difeso fino alla fine».