La nona giornata è quella buona. Sul campo di Crema l’Argentario Trentino Energie conquista i primi set stagionali e il primo punto in classifica, frutto di una prova molto battagliera, dalla terza frazione in poi, e del grande lavoro compiuto nelle ultime settimane. I miglioramenti che si erano intravisti nelle ultime uscite hanno finalmente prodotto i primi risultati, uno step molto importante, al di là della classifica, perché dà alle ragazze la carica per proseguire il cammino con ancora maggiore convinzione. Anche perché alle porte c’è la sfida con Bedizzole, dalla quale potrebbero arrivare subito altre iniezioni di energia.
Sabato sera al PalaBertoni Capone e compagne sono state brave a mettersi alle spalle due frazioni iniziali poco brillanti (25-17 per l’Enercom) e a cambiare marcia nel finale della terza, vinta ai vantaggi, nonché nella quarta, dominata dall’inizio alla fine. Peccato per un tie break iniziato sotto tono, ma terminato con caparbietà e perso a 12. Il 3-2 finale (25-17, 25-17, 24-26, 15-25, 15-12) è il frutto della superiore qualità dell’attacco di casa (44% contro 29%) e dei 18 muri contro 8 delle trentine, che però hanno giocato una partita convincente, la migliore della stagione, in ricezione (68% di squadra contro il 51% di Crema) e al servizio (12 ace a 7 a fronte di soli 11 errori contro 19). Cosa importante, sono anche riuscite finalmente a limitare il numero di errori, che fra servizi, attacchi out e falli stavolta si limita a 25, contro i 50 di Crema.
L’Argentario scende in campo con il settetto delle ultime settimane, con una sola significativa eccezione nel ruolo di libero, dato che Gaia Riedmüller è rimasta a casa con qualche linea di febbre, sostituita dalla giovanissima Monika Costalunga, intorno alla quale troviamo Capone in regia, Cusma opposta, Graziani e Angeloni in banda, Sfreddo e Buratti al centro. Crema si affida a Nicoli al palleggio, Giroletti opposta, Iannaccone e Vairani in banda, Frassi e Fioretto al centro, Labadini libero. Manca la laterale Cattaneo, indisponibile.
Fino al 6-6 le squadre si studiano e rimangono appaiate, anche grazie all’efficacia di Sofia Cusma, poi pian piano le lombarde cominciano a raggranellare break point con l’opposta Giroletti e con un muro di Nicoli su Cusma (11-8). Sul 14-11 Vairani e un errore di Cusma mandano a +5 l’Enercom, che poi non ha problemi ad amministrare il vantaggio fino alla fine, appoggiandosi ad una Vairani da sei punti nel set. Due suoi attacchi fissano il 25-17 finale.
Nella seconda frazione le cose non cambiano. Crema riesce a mettere in difficoltà la ricezione avversaria molto più di quanto non riesca a fare l’Argentario, al quale in avvio riesce davvero poco, basti pensare che sul 9-5 ben 4 punti su 5 conquistati dalle trentine sono frutto di errori avversari. Sul 13-8 va al servizio Vairani e Crema si porta a casa altri tre break point consecutivi con un ace, un palleggio falloso e un attacco di Giroletti, poi tocca a Frassi raccogliere un altro ace e un errore trentino, finché sul 22-12 l’Enercom lascia un po’ di spazio alle argentelle, che riescono ad arrivare a quota 17 e a limitare un po’ il pesante passivo. Il doppio 25-17 è assolutamente indigesto, ma la partita non è ancora finita.
L’Argentario si rimbocca le maniche e ricomincia a tessere la tela, valorizzando l’ottimo turno al servizio di Serena Sfreddo per scappare sul 2-5 (errore, muro di Cusma ed ace). Crema affronta il set lasciando in panchina la migliore attaccante delle prime due frazioni, Henrieta Vairani, sostituita da Marengo. Grazie agli attacchi dell’opposta Giroletti va a ricucire lo svantaggio (8-8), poi sull’11-11 si aprono le serie di allunghi (di Crema) e rimonte (dell’Argentario, che rimane aggrappato al set e alla partita). Cominciano le padrone di casa, scappando sul 14-11 grazie a due punti di Fioretti, poi con le battute ficcanti di Sfreddo le trentine vanno avanti 15-16 (Cusma mura Marengo, che poi sbaglia), poi tocca a Marengo rifarsi con due muri consecutivi su Cusma che con un attacco di Giroletti costruiscono il 19-16, il quale diventa un 22-18 ancora rassicurante per l’Enercom. A questo punto la Trentino Energie gioca il miglior finale di set del campionato: Giroletti esagera il diagonale e Buratti trova l’ace su Marengo (22-21), poco dopo sbaglia anche Iannaccone (23-23). Cusma annulla l’unico set ball di Crema, poi Salgado confeziona un ace in zona di conflitto fra Iannaccone e il libero Labadini ed infine saltando a muro Marengo finisce dentro la rete con un gomito, facendo finalmente urlare di gioia le argentelle: 24-26.
Il primo set vinto in campionato galvanizza le trentine, che nella quarta frazione avanzano come un rullo compressore. La ricezione di crema continua a soffrire i servizi di Serena Sfreddo, il cui turno comincia sul 2-3 e si chiude sul 2-7, ma soprattutto Vairani, dopo il set in panchina, appare l’ombra della giocatrice vista in precedenza: subisce un ace, poi commette un’invasione, poi si fa murare da Buratti. Crema non riesce in alcun modo a reagire, così l’Argentario scappa da 8-12 a 8-14 (ace di Salgado e attacco di Angeloni), poi da 9-14 a 9-17 con un altro ace su Vairani, che quel punto viene sostituita. Nel finale arrivano anche gli ace di Angeloni (12-20) e Capone (15-23) su Marengo, la sua sostituta. Tutto è pronto per il tie break, il primo della stagione per la Trentino Energie.
Non parte bene, il set di spareggio (5-2), perché Crema ricomincia ad usare (con successo) le centrali e raccoglie un muro di Nicoli su Angeloni. Prima del cambio di campo Angeloni tira una palla in rete e Fioretti vince un contrasto con Capone, fissando un complicato 8-4. L’Argentario si riporta sotto (8-6), sfruttando la carica agonistica di Alicia Salgado, ma sbaglia il servizio sul 9-7 e sul 10-8, alla fine il break del -1 arriva grazie ad Angeloni (11-10). Da qui in poi Crema è più lucido, Cusma attacca sul nastro, poi Fioretti mura Angeloni e si procura 4 match ball. Il terzo è quello buono per il 15-12 finale.