Le dichiarazioni dei protagonisti della Individual
Xavier Gachet, vincitore della gara Senior - «Partire con una vittoria nel primo appuntamento di Coppa del Mondo è un gran risultato. Sapevo di essere in buona condizione, ma non mi aspettavo di andare così forte, lasciandomi alle spalle avversari fortissimi come gli azzurri. Adesso riposo e poi sotto con gli allenamenti in vista delle prossime tappe di gennaio».
Axelle Gachet Mollaret, prima fra le Senior - «Secondo successo in due giorni. Non posso che essere felice, doppiamente se considero che anche mio marito ha trionfato. Fra l’altro abbiamo affrontato un tratto di percorso assieme in salita, io al primo giro, lui al secondo. Non ci resta che festeggiare il Natale con champagne».
Michele Boscacci, secondo nella gara Senior - «Un terzo e un secondo posto in questa tre giorni di Coppa del Mondo. Il prossimo step sarà quello di vincere. È stata una magnifica giornata di sci alpinismo, con un tracciato dotato di tutte le caratteristiche ideali, quali neve fresca, tratti fuori traccia spettacolari e anche il pubblico a fare il tifo, ma soprattutto un grande lavoro organizzativo da parte dell’Adamello Ski Team. Per quanto riguarda la mia gara sono rimasto assieme a Gachet fino alla penultima salita, quando lui ha allungato e ne aveva più di me».
Robert Antonioli, campione in carica - «Sono stato proprio autolesionista a perdere le pelli all’inizio. Oggi ho fatto tanti errori tecnici e quindi va bene i risultato finale. Sono comunque soddisfatto per essere riuscito a fare un’ottima rimonta di posizioni. La forma non è ancora al top. Dopo Natale mi aspetta tanto lavoro di allenamento per crescere, sperando che arrivi un po’ di neve».
Davide Magnini, atleta di casa - «Faccio tanta fatica in questo inizio di stagione. Non sono a posto fisicamente e quindi non riesco neanche ad allenarmi con intensità. Ho fatto il massimo che potevo anche in questa gara, dove bisogna ammettere che il livello degli avversari è cresciuto notevolmente. Spero di recuperare per gli appuntamenti di gennaio».
