Non riesce a muovere la classifica l’Argentario Trentino Energie nel primo match affrontato dopo la lunga pausa, alla quale era arrivato subito dopo la prima vittoria stagionale. Opposto al solido Gorle, il team biancorosa ha giocato un primo set di sostanza, mettendo in campo tanta aggressività al servizio e a muro, una frazione poi perduta sul filo di lana a causa di qualche errore di troppo e di una ricezione incerta, oltre che per meriti specifici delle bergamasche. Nel secondo parziale, a metà del quale si è infortunata la regista Agnese Capone, il Warmor ha preso il largo fin dall’inizio, mentre nel terzo è scappato via nella prima parte della frazione per poi assorbire la reazione delle argentelle, che hanno provato a ritrovare il filo del proprio gioco. La sfida si è così chiusa sullo 0-3 (23-25, 14-25, 17-25).
Più che nelle percentuali di attacco (31%-36% a favore delle lombarde), la differenza si nota alla voce errori su azione (17 contro 5) e in battuta (14 contro 7), che messi insieme creano un gap importante (31-12).
Nessuna sorpresa nell’assetto iniziale prescelto da Maurizio Moretti, che si affida alle diagonali Capone - Cusma, Salgado - Angeloni e Sfreddo - Buratti, con Riedmüller libero. Stefano Rossi risponde con Ilaria Sala in regia, Francesca Berera opposta, Ilaria Anello e Alice Teli in banda, Elisa Manzano e Daniela Pillepich al centro, Ilaria Odoli libero. La schiacciatrice D’Agata e il libero Suagher partono dunque dalla panchina.
L’avvio della Trentino Energie è bruciante. Con tre rasoiate di Agnese Capone dalla linea dei nove metri le argentelle si portano sul 3-0 (due gli ace della regista abruzzese), poi sul 4-2 tocca a Graziani fare male alla ricezione bergamasca, presa un po’ alla sprovvista: tre opportunità di contrattacco vengono messe in banca da Cusma, Sfreddo e Angeloni. Sul 7-2 Rossi deve già spendere il secondo time out, un segnale che è scattato l’allarme rosso. La seconda scossa alle sue giocatrici stavolta dà però ottimi frutti, tanto che sull’8-4 il Warmor dà una spallata alle padrone di casa, punite con la stessa modalità che aveva permesso loro di allungare, ovvero iniziano a pagare dazio in ricezione e si bloccano in quella rotazione fino all’8-9. In battuta c’è Alice Teli, che, oltre a confezionare due ace su Salgado, mette anche le basi per gli attacchi di Anello e Pillepich e al fallo di Capone, costretta ad inseguire un appoggio “abbondante”.
La contro-reazione è rabbiosa e si concretizza con due ace di Sofia Cusma e con una terza battuta efficace valorizzata dall’attacco di Angeloni. Il 12-9 restituisce coraggio alle argentelle, che riescono a rimanere davanti fino al 18-17, giocando una buona pallavolo e costringendo il Gorle a dare tutto. Il finale è appassionante: due ace di Teli, ancora lei, su Salgado valgono il 18-19, ma l’Argentario risponde con due battute altrettanto efficaci di Cusma (smash di Buratti) e di Angeloni (ace su Odoli), ma purtroppo sul 22-20 la spinta si arresta. Due attacchi da seconda linea, dell’opposto Berera e della laterale D’Agata, entrata un attimo prima al posto di Anello, mandano il Gorle sul 23-24 e a quel punto Cusma sbaglia la misura di un appoggio, offendo a Teli l’opportunità di chiudere il set.
Il modo, beffardo, in cui si è visto sfilare dalle mani la prima frazione lascia il segno nella squadra di Moretti, che accusa subito il colpo nella seconda, trovandosi in un attimo sotto per 3-6 e con tre errori già a proprio carico. Sul 5-7 la situazione sfugge prematuramente dal controllo delle argentelle, che pagano un pesante dazio ai servizi della regista Chiara Negri, preferita a Sala nel nuovo starting six e schierata in diagonale con D’Agata invece che con Berera. Due errori e due attacchi delle lombarde portano il punteggio sul 5-11, un’invasione di Capone fa 6-13 e a quel punto il tecnico dell’Argentario dà spazio a in banda, mentre il punteggio scivola fin troppo velocemente verso il 14-15 finale. Il problema maggiore è però rappresentato dall’infortunio alla caviglia destra accusato da Agnese Capone sul 10-16, causato da una torsione del corpo facendo perno sul piede bloccato a terra, un incidente che la costringe a lasciare il campo trasportata a braccia dalle compagne e a chiudere qui la propria partita, sostituita dalla giovanissima bolzanina Jasmina Dustov, classe 2006.
Nella terza frazione la Trentino Energie, schierata, quindi, con Dustov al palleggio, Cusma opposta, Angeloni e Costalunga in banda, Sfreddo e Buratti al centro, tiene fino al 4-4, regalandosi due ace realizzati da Dustov e Costalunga, poi un attacco della rientrata Anello e un fallo della regista bolzanina mandano il Warmor a +2. La squadra trentina si blocca nel turno al servizio di Pillepich, allungato da due errori consecutivi di Cusma e da due ace consecutivi su Costalunga e Angeloni. Il 5-11 diventa poi un 6-14 maturato con modalità pressoché identiche (errore ed ace), dopo il quale l’Argentario ricomincia a giocare una buona pallavolo, aiutato da qualche errore delle ospiti. Dustov si prende la soddisfazione di realizzare un muro e un ace, così come un battuta vincente la piazza anche Gantioler. Sul 17-22 il Gorle conquista il cambio palla e va a chiudere con due errori di Salgado e Sfreddo.
Nei prossimi giorni saranno anche definiti i tempi di recupero di Agnese Capone, che comunque è uscita dal PalaBocchi sulle proprie gambe.