Lorenzo Busin, primo classificato - «Questa è una gara che mi si addice e alla quale partecipo sempre molto volentieri, amo le salite e qui certamente non mancano. Alla vigilia non pensavo che avrei potuto vincere, ma poi appena è iniziata la sfida ho avvertito ottime sensazioni e ho deciso di approfittarne: ho lanciato l’attacco all’ottavo chilometro, sulla pista nera, ed è stata la mossa decisiva, perché poi Mauro non è più riuscito ad agganciarmi».
Mauro Brigadoi, secondo classificato - «Mi sono sempre piaciute le piste delle Viote, sono dotate di continui saliscendi e cambi di direzione, e oggi mi sono proprio divertito, perché si è trattato di una gara impostata su un buon ritmo. Fino ad un certo punto ho pensato di poter raggiungere Lorenzo, ma ad un certo punto ho dovuto accettare l'idea che ne aveva più di me e quindi da metà in poi ho pensato ad amministrare la seconda piazza. Sono convinto che se questa competizione potesse essere organizzata su un tracciato più lungo potrebbe attirare anche tanti concorrenti stranieri».
Francesco Ferrari, terzo classificato - «Sono abbastanza soddisfatto per come sono andate le cose oggi, dato che ero consapevole di non essere in grande forma. Ho riposato qualche giorno per arrivare al meglio alla Vasaloppet e considero quello di oggi un ottimo test in vista di questo appuntamento. Ho capito subito che i primi due avevano nelle gambe un ritmo diverso e quindi ho pensato solo ad amministrare il terzo posto e ad impormi nella volata finale, rimanendo sempre davanti».
Maria Gismondi, prima assoluta - «Per è stata la prima volta in questa competizione e l’ho trovata molto divertente. Mi sentivo bene e quindi ho impostato subito il mio ritmo, peccato che su una salita ho sentito un brutto rumore al piede che ora mi fa molto male, spero non ci sia nulla di rotto. Il posto è molto bello, la pista preparata bene, sfortuna ha voluto che il forte vento abbia sporcato i binari con la neve fresca, rendendoli molto lenti, per questo conveniva sciare standone fuori».
Marta Gentile, prima nel campionato italiano - «Quando si affronta una gara si parte sempre per vincere e io, pur avendo conquistato il titolo di categoria, mi sono in realtà classificata seconda, quindi per prima cosa faccio i complimenti a Maria. Detto questo, sono comunque contenta per la mia prestazione e per l’ottima neve che abbiamo trovato oggi. Al primo passaggio nei pressi del traguardo ero prima, ma poi, quando è cominciata la salita sono stata raggiunta e superata come immaginavo. Un buon test in vista della Vasaloppet, affrontato “in casa”, visto che io mi alleno qui tutti i giorni».
Caterina Piller, seconda nel campionato italiano - «Sono felice di questo argento e sono felice per il successo di Marta, perché se lo merita. Mi piace molto questa gara, che conosco abbastanza bene. Stavolta ho voluto affrontare la sfida in tecnica classica usando la sciolina, ma non ho potuto comunque rimanere dentro i binari, perché c’era troppa neve che rallentava gli sci. Ho apprezzato soprattutto la seconda parte del percorso, quella con le salite».
Silvia Pedretti, terza nel campionato italiano - «La mia gara era cominciata nel peggiore dei modi, con una caduta in una discesa, ma poi sono riuscita a recuperare la posizione e a portare a casa questo terzo posto tricolore, soffrendo non poco sulle pista Cercenari, che ho trovato particolarmente dura».