L’Argentario Trentino Energie ci ha provato ancora e mai come stavolta è andato vicino sia all’obiettivo di conquistare nuovamente qualche punto dopo un digiuno lungo quasi tre mesi, sia a quello di poter puntare persino al successo. A smontare in pochi scambi i sogni che le ragazze di Maurizio Moretti si erano costruiti nei primi 50 minuti di gioco, fra i migliori offerti in questa stagione per concentrazione e continuità di rendimento, ci ha pensato un finale di secondo set nel quale Capone e compagne, fino a quel momento spavalde e reattive come non mai, hanno spento improvvisamente l’interruttore e vanificato cinque set ball consecutivi, poi altri due ai vantaggi, per uscire sconfitte per 29-31 nella frazione e nel prosieguo 1-3 nel match.
Un vero peccato, perché in questa partita dai due volti le argentelle hanno saputo elevare la qualità del proprio gioco e mettere sotto in maniera inequivocabile le cremonesi, sorprese per quasi un’ora dall’aggressività della Trentino Energie, soprattutto al servizio. Poi la delusione per l’occasione perduta ha affossato il morale delle giocatrici, che non sono più riuscite a dimenticare quanto accaduto, mentre dall’altra parte della rete l’Enercom acquisiva d’incanto sicurezze ed entusiasmo in un crescendo di qualità di gioco quasi rossiniano.
La differenza fra le due squadre si legge in attacco (33%-41% a favore di Crema) e soprattutto alla voce errori, non tanto quelli commessi in attacco (11-12) o al servizio (13-10), certamente non determinanti alla fine, quanto i falli (invasioni e palleggi sanzionati), che hanno raggiunto la quota di 10 contro 5 delle lombarde. Un peccato, perché a muro la Trentino Energie ha mantenuto una superiorità costante (10-5), che ha mandato subito fuori partita le due laterali Vairani e Iannacone scelte da Moschetti per lo starting seven. La sfortuna dell’Argentario è che nella rosa di Crema ci sono di fatto quattro titolari per quel ruolo e quindi è bastato cambiare l’intera diagonale, inserendo Marengo e Cattaneo, per mutare volto al match.
Nessuna sorpresa nello starting seven delle padrone di casa, che stavolta possono contare su una panchina più lunga di quella portata ad Offanengo. L’Enercom risponde con Giulia Moretti in regia, Giulia Giroletti opposta, Henrieta Vairani e Lucrezia Iannacone in banda, Elisa Frassi e Maonica Fioretti al centro, Alice Labadini libero.
L’Argentario inizia la partita con passo di carica e sorprende le ospiti, aggredite fin dal primo scambio da un servizio preciso e profondo, che manda il tilt la ricezione delle rossoblù. Il 5-3 è figlio di due ace consecutivi di Sofia Cusma, l’11-8 è un altro ace di Salgado su Vairani, poi in due turni dai nove metri la Trentino Energie chiude la frazione con largo anticipo, senza lasciare alcuno spazio di manovra alle ospiti. Con le battute di Sfreddo si vola sul 15-10 (ace, pallonetto di Angeloni e muro di Buratti su Iannacone), poi con quelle di Cusma sul 19-11 (smash e muro di Angeloni, fallo di Marengo). In tempi rapidissimi si arriva alla conclusione della frazione, accelerata da altri due break point nel finale (da 21-15 a 23-15) e dall’ace finale di Agnese Capone sul libero Labadini. Il 25-16 finale rappresenta il parziale vinto in maniera più netta dall’Argentario in questo torneo dopo il 25-15 conquistato proprio a Crema all’andata nella quarta frazione.
Nella seconda frazione le formazioni rimangono immutate, ma stavolta le lombarde partono più convinte. Si va sull’1-3 per effetto di due buone battute di Fioretti, sul 3-5 con un attacco dell’opposta Giroletti, ma l’Argentario risponde per le rime, fissando la parità sul 5-5 con un muro di Cusma su Vairani. Sull’8 pari sono le battute di Eleonora Buratti a togliere nuovamente l’ossigeno all’Enercom, fruttando un errore di Iannacone e un ace sulla stessa numero 17, che viene tolta dal campo, in via definitiva, a favore di Alessia Marengo. Crema è di nuovo a terra: sbaglia un servizio, Giulia Moretti commette fallo in palleggio, Salgado realizza l’ace del 14-10. Il ritorno delle ospiti viene annullato da un muro di Angeloni e da un primo tempo out di Frassi (17-13), poi la Trentino Energie vola verso la fine del parziale, o almeno così sembra, con i servizi di Capone, valorizzati da un attacco di Salgado e da un errore di Marengo. Siamo sul 23-17, poi sul 24-18. Il 2-0 appare cosa fatta, ma a questo punto crolla l’edificio pazientemente costruito, mattone dopo mattone, in quasi un’ora di gioco. Salgado sbaglia il servizio, poi va in battuta la regista Moretti e indovina cinque rimesse molto efficaci, trovando grande collaborazione dall’altra parte della rete: fallo di Capone in palleggio, invasione di Sfreddo, pallonetto di Marengo, pallonetto in rete di Angeloni, nuovo pallonetto vincente di Marengo e siamo sul 24 pari. Le cremasche hanno il fuoco dentro, ma l’Argentario riesce ad annullare un set point sul 25-26 con un muro di Angeloni e a procurarsene un altro sul 28-27, grazie a due attacchi vincenti di Cusma. Lo annulla la battuta in rete di Costalunga, poi sul 29-28 si presenta una settima possibilità, annullata da una fast di Fioretti. A quel punto un primo tempo fuori misura di Sfreddo e uno a segno di Fioretti aprono la doccia gelata sulle argentelle: 29-31.
Il colpo è molto duro e non viene assorbito. Crema, trovati nuovi equilibri con la coppia di posto-4 composta da Marengo e Cattaneo, decolla e nella terza frazione riesce a malapena a chiudere un giro di formazione per imporsi 10-25, con break micidiali di 2-4, 4-14 e 7-22. Basti pensare che Ester Cattaneo va al servizio per la prima e unica volta nel set sul 10-24.
Si va così alla quarta frazione. Le argentelle si ritrovano e lo iniziano bene, trascinate da una Cusma che firma tre dei primi cinque punti. Crema impatta sul 7-7 con un ace di Marengo su Salgado, si porta 10-11 con un altro fortunato ace di Fioretti sul nastro e poi scappa sull’11-14 grazie ad un errore di Angeloni e ad un terzo ace di Moretti su Costalunga. Sull’11-14 ci sarebbero ancora margini di recupero, che altri due break di Crema neutralizzano poco dopo, fatali una ricezione lunga di Riedmüller e un pallonetto di Cattaneo. Arrivare dal 14-20 al 18-25 è poco più che una formalità.
Il prossimo turno sarà cruciale per la difesa dell’undicesimo posto, arriva infatti l’ora di un nuovo scontro diretto fra Bedizzole e Trentino Energie.