In un mondo e in una società che, da quando fu organizzata la prima edizione nel 1947, sono cambiati in maniera profonda e con una rapidità sconosciuta nelle epoche passate la «Mostra dell’Agricoltura», nel suo piccolo, ha saputo non solo riproporsi anno dopo anno senza soluzione di continuità, ad eccezione dell'edizione dello scorso anno, ma anche rinnovarsi costantemente per mantenere integro il proprio appeal. Sono lontani i tempi in cui agricoltori e allevatori scendevano in città nel primo fine settimana di primavera per acquistare attrezzi, sementi e concimi, un’epoca in cui tutto il paese era impegnato a testa bassa a ricostruire l’economia italiana, ma non è mutato affatto l’obiettivo di fondo di questo appuntamento, divenuto anzi nel corso degli anni sempre più centrale, ovvero portare per due giorni sotto i riflettori il settore agroalimentare, rivolgendosi soprattutto ai cittadini, che con quel mondo hanno a che fare tutti i giorni in maniera più o meno consapevole.
Ciò che muove la cinghia di trasmissione del comparto sono infatti le decisioni che i consumatori compiono quando vanno a fare la spesa e quando decidono cosa portare in tavola, piccole azioni quotidiane che finiscono per orientare un intero mondo produttivo. Un’occasione per riflettere su queste scelte e sulle conseguenze che comportano, quale è la «Mostra dell’Agricoltura», diventa sempre più preziosa anche per comunicare con le nuove generazioni, sempre più immerse in una realtà virtuale. Promuovere le eccellenze locali era, è e sarà sempre una mission importante.
Un secondo elemento che conferisce grande significato a questo evento attiene al formidabile gioco di squadra che lo rende possibile. Sono tantissimi i soggetti, pubblici e privati, che fanno la loro parte e contribuiscono a creare quell'intrigante mix di proposte che è la Mostra. Accanto all'APT Trento e Monte Bondone, che si occupa dell’organizzazione, svolgono un ruolo importante il Dipartimento Agricoltura della Provincia Autonoma di Trento, Trentino Marketing, la Camera di Commercio di Trento, la Fondazione Edmund Mach, Coldiretti e Fondazione Campagna Amica, CIA - Agricoltori Italiani Trentino in collaborazione con Donne in Campo Trentino e AGIA - Associazione Giovani Imprenditori Agricoli, il MUSE – Museo delle Scienze, la Federazione Provinciale Allevatori, il Comune di Trento e il Fondo Comune delle Casse Rurali Trentine, ai quali si aggiungono decine di espositori, ognuno dei quali contribuisce ad arricchire in maniera sostanziale l'offerta complessiva presente sabato 19 e domenica 20 marzo a Trento Expo.
La Mostra sarà ospitata nel padiglione B e nel piazzale esterno della struttura di via Briamasco. In ottemperanza ai protocolli sanitari vigenti l’accesso alla Mostra sarà possibile previo controllo del certificato Green Pass e gli spazi saranno gestiti nel rispetto dei limiti di capienza previsti. Come avvenuto nelle ultime tre edizioni, la «Mostra dell’Agricoltura» ospiterà al proprio interno anche La Casolara, manifestazione dedicata alle migliori produzioni di formaggio e ai prodotti lattiero caseari provenienti dal Trentino e da tutto l'arco alpino, che ha ormai inglobato a pieno titolo, uno spazio di cui godranno le migliori aziende di settore locali e non solo, in particolare, quelle che si sono guadagnate il marchio collettivo «Trentino di Malga», che la Camera di Commercio di Trento assieme alla Provincia e alla Fondazione Mach ha istituito per identificare i formaggi realizzati secondo un rigido disciplinare.
Confermato anche Domo, il settore riservato all'edilizia, al risparmio energetico e alle nuove tecnologie, all’interno del quale il pubblico potrà entrare a contatto con le aziende che forniscono impianti e soluzioni per le abitazioni.
L’orario di apertura, nelle due giornate, va alle ore 9 del mattino alle 19, il biglietto di ingresso avrà un costo di 2 euro, mentre i bambini di età inferiore ai 12 anni potranno entrare gratuitamente.