Ci ha provato anche stavolta l’Argentario a interrompere il digiuno dalla vittoria che dura dal 18 dicembre, ma contro il Lemen Almenno, motivatissimo a strappare punti salvezza, è riuscito solo a conquistare una frazione, la seconda. Nelle altre tre, purtroppo, le bergamasche sono rimaste sempre saldamente al comando, sfruttando il solito elevatissimo tasso di errore delle trentine, che ne hanno messi assieme 31, fra battute out, attacchi out e falli, contro i soli 8 delle avversarie. Un divario enorme, non paragonabile a quello creato dagli attacchi (39-46), dai muri (7-11) e dagli ace (7-4 per le padrone di casa). Un problema che, in verità, ha connotato senza soluzione di continuità la stagione della Trentino Energie. Con i tre punti conquistati al PalaBocchi Almenno è riuscito a portarsi per la prima volta al nono posto, a quattro lunghezze dalla salvezza. Una distanza difficilissima da colmare in due sole giornate, ma che apre la possibilità di giocarsi lo spareggio anche qualora non fosse eliminata del tutto. In quanto alle individualità, la Trentino Energie ha ottenuto le cose migliori da due giocatrici subentrate dalla panchina, Elisa Graziani, decisiva nel secondo set, e Sofia Battistoni, subentrata a Gaia Riedmüller da metà del secondo set e autrice di una prestazione maiuscola, certificata dal 72% di ricezioni positive e 44% di perfette.
L’Argentario comincia l’incontro senza riservare sorprese, ovvero con Capone in regia, Cusma opposta, Salgado e Angeloni in banda, Sfreddo e Buratti al centro, Riedmüller libero. Atanas Malinov risponde con la figlia Emma in regia, Sofia Felappi opposta, la figlia Michela con Zanella in posto-4, Agazzi e Adubea al centro, Franchi libero.
Che la voglia delle argentelle di sfruttare al meglio l’ultima partita casalinga della stagione sia elevata lo si nota dalla combattività che mettono subito in campo. Si portano sul 4-2 grazie ad una Sofia Cusma scatenata, poi però commettono alcuni errori che danno fiato al Lemen (5-7). Anche Sofia Felappi si fa sentire e dà vita ad un bel duello fra le due opposte presenti in campo. Fa tutto Cusma fino al 7-8, poi il turno al servizio di Ashley Adubea spariglia le carte, dato che le padrone di casa si inchiodano fino al 10-16, subendo due ace, un muro e commettendo un errore (Cusma). Maurizio Moretti inserisce Graziani per Angeloni, ma cambia poco, perché altri due errori spingono il Lemen a +8. Sul 12-20 la regista ospite Emma Malinov ricade male da un contrasto, si procura una leggere distorsione ad una caviglia e viene portata fuori a braccia, sostituita da Kamelia Arsenov. Il set è già largamente nelle mani delle bergamasche, che vanno a chiudere comunque senza indugi sul 14-25.
Nel secondo set Elisa Graziani rimane in campo al posto di Angeloni e la scelta si rivela azzeccata, perché la schiacciatrice abruzzese sarà decisiva. Emma Malinov riprende posto nella metà campo di Almenno.
L’inizio è complicato (0-3), ma i servizi di Capone rimettono le cose a posto con un ace e mezzo (5-4). A lanciare avanti con forza l’Argentario sono gli attacchi della schiacciatrice, in questa frazione quasi immarcabile: firma il 7-6, 8-6, 10-7, 12-8 e il 13-10. Un errore di Gantioler (subentrata ad una spenta Buratti) e due attacchi di Sofia Felappi avvicinano le contendenti (13-12), ma poi sbaglia anche la stessa opposta bergamasca. Da qui in poi l’Argentario domina la scena fino al 25-15 finale, raccogliendo un ace e un muro con i servizi di Capone, un altro ace firmato da Salgado e infine altre due battute vincenti di Sofia Cusma, che valgono gli ultimi due break point.
Ci sono tutte le premesse per assistere ad un match equilibrato, invece la Trentino Energie, dopo pochi scambi della terza frazione, si spegne. Già sul 2-1 il turno al servizio di Giulia Felappi, schierata da Malinov in banda al posto di una spenta Zanella, la situazione si fa critica, dato che piovono sei break point consecutivi sulla testa delle argentelle, con due errori e due muri, poi ancora con il muro il Lemen va sul 4-10 e diventa irraggiungibile con la serie di battute di Giada Agazzi, che oltre ad un ace frutta due tocchi vincenti della regista Malinov e un errore di Cusma. Il 7-15 diventa poi un 8-22 e un 10-25. Tutto troppo facile per Almenno.
Le cose non cambiano nella quarta frazione. Il primo vantaggio importante di 2-6 le bergamasche se lo costruiscono con le battute di Sofia Felappi, poi un suo muro vale il 3-8. La frazione si chiude con largo anticipo poco dopo, sulla lunga teoria di servizi firmati da Giada Agazzi, che inizia sul 4-9 e si chiude sul 4-16. I questo caso è la collega Adubea ad imperversare con due muri e due attacchi, ma l’Argentario fa davvero poco per impedire questa cavalcata trionfale verso le fine del set. I punti li conquista quasi solo attraverso errori avversari, l’11-25 diventa così l’ultimo parziale casalingo stagionale ad andare sul referto. Gli ultimi due impegni la Trentino Energie li affronterà ospite di Costa Volpino e Trescore Balneario.