Saranno in 267, domani, ad affrontare le due sessioni di prova della 71ª «Trento Bondone». Un numero importante, che certifica la grandissima attesa creata da questa edizione della gara in salita più celebrata d’Europa. Dei 279 iscritti presenti nella lista ufficiale oggi non se ne sono presentati alle verifiche dodici, tre impegnati nella gara riservata alle vetture storiche, nove in quella riservata alle vetture moderne. Fra i forfait più significativi vanno citati quello di Kreim (Mitsubishi Evo VIII), Perekovic (Mitsubishi Lancer Evo IX), Zammataro (Nova Np 03) e Gentile (Osella PA21 S). Numeri fisiologici che non intaccano la mole assai significativa di concorrenti che domani, dalle ore 9, cominceranno a testarsi lungo i 17,3 chilometri allineati da Montevideo a Vason. Tutti avranno l’opportunità di salire per due volte. A snellire le operazioni contribuirà la scelta di riportare le vetture a valle uscendo dal percorso a Candriai, per utilizzare la strada che scende da Sopramonte.
Il tracciato sarà chiuso dalle ore 7 fino al termine delle prove e in seguito dalle ore 20 alle ore 6 di domenica per motivi di sicurezza. Domani e domenica per accedere al percorso di gara sarà necessario acquistare il biglietto, del costo di 20 euro, valido per entrambe le giornate.
I tempi di domani ci daranno le prime indicazioni sulle gerarchie presenti nei vari gruppi e nelle varie classi, che in questa occasione mettono insieme i piloti impegnati nel Campionato europeo con quelli impegnati nel Campionato italiano, un mix che rende ancora più significativa la «Trento Bondone» nel calendario di questa stagione.
Inutile ricordare che tutti i favori del pronostico sono per il leader del Civm Simone Faggioli (Norma M20 FC Bardhall), vincitore già 11 volte su questo tracciato, con un’impressionante striscia di dieci successi nelle ultime undici edizioni. Suo il record (9’00’52”), fissato nel 2017 e rimasto poi involato anche in virtù del fatto che il pilota fiorentino nel 2018 non ha partecipato, che nel 2019 e nel 2021 la pioggia si è abbattuta sui top player e che nel 2020 la competizione è stata annullata. I vincoli imposti in questa stagione per limitare le prestazioni delle vetture non depongono a favore di un nuovo primato, come dimostrano i tempi di tutte le altre competizioni disputate quest’anno, ma solo il cronometro darà un esito definitivo.
Cercheranno di fare del loro meglio i due trentini Christian Merli (Osella FA 30 EVO Zytek LRM), leader del Campionato Europeo, e Diego Degasperi (Osella FA 30 Zytek), punteranno al podio anche il siciliano Franco Caruso (Nova Proto NP 01-2) e il lucano Achille Lombardi (Osella PA 2000 Honda). Da tenere d’occhio il giovane siracusano Luigi Fazzino sulla Osella con motore turbo e Giancarlo Graziosi su Osella PA 21. Torna sulla Lola B99/50 di F.3000 Adolfo Bottura che è risalito sulla monoposto in vista dell’appuntamento casalingo, poi ci sarà la sfida nella sfida fra i tanti driver in gara con la Wolf GB 08 Thunder: Francesco Leogrande, Ilario Bondioni, Enrico Zandonà, Fulvio Bolfelli e Damiano Schena. Fra gli stranieri occhio al ceco Milos Benes (Osella Fa 30), al tedesco Alexander Hin (Osella Fa 30), al ceco Petr Trnka (Norma M20 Fc).
Molta attesa vi è al solito in merito all’esito delle sfida nel gruppo GT, dove spicca Lucio Peruggini al volante della Ferrari 488 Challenge, affiancato da Luca Gaetani e Roberto Ragazzi, entrambi conoscitori del lungo tracciato sulle 488. Con la Lamborghini proveranno a rispondere Francesco Montagna e Sebastiano Frijo, con le Porsche di classe GT Cup Giuseppe Ghezzi, Rosario Iaquinta, Armin Hafner, Romy Dall’Antonia e Fabio Nassimbeni.
Prima di queste supercar vi sarà spazio per le tante vetture di produzione (ProdS e ProdE), per le tantissime auto del gruppo Racing Start, per i gruppi N, A, E1 Italia e Cn. Saranno 64 quelle storiche in gara nei cinque raggruppamenti del Campionato europeo e nei quattro previsti per chi non vi prende parte, ma non ha voluto mancare alla «Trento Bondone».