La Latemar Mountain Race simbolo del territorio
L'11 settembre l'ultimo atto de La Sportiva Cup
Una gara che si identifica con il proprio territorio, la comunità, la storia e il sistema economico. La Latemar Mountain Race, che domenica 11 settembre verrà riproposta per la quarta volta con la nuova denominazione, è legata fortemente a Tesero e a tutto quello che ci gira attorno. Anzitutto perché ad organizzarla è la gloriosa Unione sportiva Cornacci, con i suoi 76 anni di storia, quindi perché i due percorsi proposti si sviluppano per gran parte sul suo territorio e le sue montagne, il Monte Cornon in primis, da dove prende la denominazione anche la società, e il Latemar, gruppo montuoso che fra l’altro nell’estate 1946, quando venne fondato il sodalizio fiemmese, era stato pure preso in considerazione come simbolo e nome della nuova realtà. In ultimo il fatto che la spettacolare competizione di corsa in quota, che avrà validità come ultimo atto del circuito La Sportiva Mountain Running Cup, si sviluppa all’interno dello Ski Center Latemar, il carosello sciistico che per Tesero e i suoi abitanti rappresenta una risorsa e un’opportunità non indifferente.
Rispettando la dinamicità dell’Us Cornacci, sempre attenta all’innovazione e alle esigenze degli sportivi, l’appuntamento di corsa in quota di domenica prossima si presenta subito con un’interessante novità, come evidenzia il presidente del sodalizio Alan Barbolini: «Oltre alla spettacolare sfida di 25 km e 1.680 metri di dislivello con passaggi al Monte Cornon, Monte Agnello, al rifugio Torre di Pisa e alla Forcella dei Camosci, abbiamo pensato di lanciare una variante su percorso ridotto. La denominazione del nuovo evento è Latemar Trail Experience, ed ha uno sviluppo di 15 km e un dislivello positivo di 730 metri. L’orario di partenza e parte del percorso della sfida light sono identici alla lunga, ad esclusione dei transiti sul Monte Cornon, in cima al Monte Agnello e in quota alla catena del gruppo del Latemar».
Per il sodalizio di Tesero dunque programma raddoppiato, ma quanta gente lavora dietro alle quinte? «Per garantire la gestione dei percorsi – spiega il responsabile tecnico Giorgio Deflorian – e in particolar modo la sicurezza degli atleti ogni anno mettiamo in campo circa 100 volontari, praticamente un volontario ogni 3 runner. Associazioni, istituzioni e appassionati che in maniera disinteressata collaborano per il successo dell’evento. Oltre al direttivo della Cornacci, collaborano con noi la sezione Cai Sat di Tesero, il coro Genzianella, l’Ana di Tesero, i Vigili del Fuoco, una squadra di soccorso alpino e la Croce Bianca locale. Le loro prestazioni sono imprescindibili per la perfetta riuscita della manifestazione». E poi, fra i 300 atleti iscritti, non mancheranno i runner di casa di Tesero e della Val di Fiemme, a partire dal fondista azzurro Stefano Gardener, quindi il predazzano già vincitore nel 2019 Daniele Felicetti.
Dal punto di vista ambientale, poi, la doppia sfida permette di immergersi in panorami dolomitici da cartolina, come i passaggi al Monte Cornon, al Monte Agnello, al rifugio Torre di Pisa e alla Forcella dei Camosci, luoghi che avevano incantato anche la famosa scrittrice Agata Christie, che ambientò nel labirinto del Latemar uno dei suoi gialli più letti, senza dimenticare che parte del percorso di gara va a sfiorare il percorso tematico Latemarium, particolarmente apprezzato dalle famiglie. Una manifestazione che come poche abbina dunque l’aspetto agonistico a quello turistico, storico e tradizionale. Luoghi fra l’altro raggiungibili da Pampeago, sfruttando anche gli impianti dello Ski Center Latemar.
E per festeggiare nel migliore dei modi il decimo compleanno del circuito La Sportiva Mountain Running Cup, che si concluderà proprio domenica 11 settembre a Pampeago e che vedrà la presenza anche dell’Ad Lorenzo Delladio, gli organizzatori, hanno deciso coinvolgere il complesso rock fiemmese Calamijeans, e il Dj set by Odo che allieteranno il post gara e la lunga cerimonia di premiazioni.
