Prima trasferta stagionale per l’Argentario Trentino Energie e prima sconfitta. Il netto successo conquistato nel match di esordio in casa contro il C9 è stato subito bilanciato da un 3-0 rimediato sabato sera sul campo dell’Orotig Peschiera, squadra che punta al salto di categoria. Le argentelle hanno faticato molto a dare fluidità al proprio gioco, imperniato in larga misura sulle due laterali, e anche quando hanno trovato qualche soluzione in più, grazie all’ingresso di Alessia Bulegato (54% in attacco per lei), hanno poi finito per pagare la migliore qualità complessiva dell’attacco veronese (46% finale contro il 34% delle trentine). Katerina Pucnik si è caricata la squadra sulle spalle (18 punti per lei), ma si è trovata troppo spesso sola contro Peschiera, anche perché le due centrali non hanno portato a casa nemmeno un punto in attacco in tre set. Un peccato, perché la squadra aveva saputo limitare molto gli errori (appena 5 in attacco e 9 al servizio), ma poi è mancata quando si è trattato di mettere a terra il pallone. Una lezione da mettere da parte per ripartire con veemenza contro il Team Volley 2007, ospite a Cognola sabato prossimo.
Non ci sono sorprese negli starting seven. La Trentino Energie comincia con Bonafini in regia, Paoli opposta, Pucnik e Costalunga in banda, Sfreddo e Buratti al centro, Battistoni libero. Le veronesi rispondono con Sara Moschini al palleggio, Benedetta Bellè in diagonale, Glenda Sandrini e Federica Cordioli in posto-4, Chiara Turrini e Chiara Patelli al centro, Giulia Galati libero.
L’avvio del match dice bene alle ospiti, che cominciano la prima gara in trasferta con due ace consecutivi di Bonafini, un vantaggio che viene difeso fino al 5-6, quando va al servizio la regista Moschini e il cambio palla trentino va in sofferenza: muro di Turrini su Costalunga, attacco di Bellè, errore di Paoli, muro di Bellè su Costalunga, ace corto su Battistoni e in un lampo siamo 10-6. L’Argentario non riesce più a darsi continuità in attacco e Peschiera va a nozze, prima allungando sul 12-7 grazie ad un ace di Cordioli su Pucnik, poi con un beffardo pallonetto lungo della stessa Cordioli (14-9). Le veronesi giocano e rigiocano con continuità e allungano ancora con un attacco da seconda linea di Bellè (17-11) e con un ace di Patelli fra Battistoni e Pucnik (19-12). Ancora un ace su Battistoni e ancora un attacco di Bellè, il binomio letale per la Trentino Energie in questo parziale, fissa il punteggio sul 23-14, che poi diventa il 25-17 finale.
Dopo il cambio di campo l’Argentario prova a rimanere aggrappato all’avversario, ma le difficoltà a trovare sbocchi al centro della rete e in diagonale al palleggiatore finiscono per sovraccaricare le due laterali Pucnik e Costalunga, che devono fare gli straordinari contro il muro schierato. Fino al 5-7 (ace di Paoli) la Trentino Energie tiene botta e assapora anche il gusto di stare davanti, ma dura pochissimo, perché un muro di Bellè su Costalunga, un’invasione di Bonafini e un attacco out della stessa Costalunga ribaltano la situazione. Il 9-7 diventa un 9-9 grazie a un muro di Pucnik, che fa le pentole e i coperchi, l’Argentario lotta con i denti e recupera ancora, portandosi da 13-10 a 14-13 con una bella azione chiusa da una pipe di Pucnik. Un fallo di doppia fischiato a Battistoni porta a +3 le veronesi, ma le trentine dopo l’ingresso di Bulegato per Paoli hanno nuove risorse alle quali appellarsi. Proprio la numero 2 veneta batte bene e concretizza la palla break, attaccando con efficacia da seconda linea (17-16), poi inizia una sequenza di cambi palla che non muta le distanze, fino a quando Bulegato commette un errore e Peschiera va a +3. Ma le ospiti non hanno ancora rinunciato a dare battaglia e in un attimo ristabiliscono la parità, grazie a due ottimi servizi di Pucnik, uniti ad un muro di Sfreddo e a una pipe vincente. L’equilibrio è massimo, si va dal 22-22 al 23-23, al 24-24. Poi, sul 25-24, Peschiera difende, ricostruisce e dà all’opposta Bellè la palla giusta per chiudere 26-24. È una doccia gelata per le argentelle, che ci avevano creduto fino all’ultimo.
Dopo il cambio di campo Mario Martinez conferma la diagonale Bonafini - Bulegato, ma stavolta l’equilibrio dura solo fino 3-3. L’Argentario sbaglia troppi servizi per poter tornare sotto, mentre l’Orotig gioca tranquillo, chiamando in causa tutte e cinque le attaccanti. Pucnik e Bulegato provano a tenere in scia le ospiti e fino al 15-13 la contesa non può ancora dirsi chiusa, ma quando va al servizio la regista Moschini ogni speranza evapora, perché Peschiera inanella attacchi vincenti, un ace corto, uno smash dopo una difesa, che mette pure fuori uso Aurora Bonafini, costretta ad uscire dal campo dopo un tuffo. Sul 20-13 non c’è più nulla da fare, Peschiera gioca in souplesse e arriv sul 25-26 con un primo tempo di Patelli.