Vincitori entusiasti del risultato e del percorso
Hofer e Tschurthenthaler felici e soddisfatti

Il riscontro cronometrico (1h05’31”) non ha soddisfatto appieno il vincitore della Garda Half Marathon 2022 Jan Marie Vianney Niyomukiza, che ha comunque centrato l’obiettivo di giornata, vincere la gara.
«Sono contento della vittoria, vincere fa sempre bene ed è sempre bello – spiega il runner del Burundi tesserato per l’Atletica Livorno -. Il riscontro cronometrico non è stato esaltante, visto che ho un personale di 1h01’45” nella mezza maratona. Non ho forzato particolarmente l’andatura, perché siamo rimasti in due abbastanza presto e quindi ho cercato di gestirmi e di controllare la situazione, per poi accelerare nel finale. Va comunque benissimo così, perché il risultato è arrivato. Il percorso mi è piaciuto molto, sia per come è stato disegnato che per il bel colpo d’occhio che ha saputo regalare a noi atleti».
Tra i volti più soddisfatti in zona traguardo c’è quello di Michael Hofer, ottimo terzo e primo degli italiani, con tanto di nuovo record personale sulla distanza (1h06’40”). «Sono contento perché penso di aver fatto una grande gara – commenta il 27enne altoatesino -. Abbiamo trovato una giornata stupenda, forse fin troppo calda per andare in cerca della performance. E caldo lo è stato anche il pubblico, davvero favoloso. In avvio di gara non ho nemmeno provato a tenere il passo degli africani, avrei rischiato di andare fuori giri. Ho cercato di mantenere un passo costante e alla fine sono riuscito a conquistare un posto sul podio, riuscendo ad abbassare il mio primato, che avevo stabilito sempre qui a Riva del Garda lo scorso anno».
Comprensibilmente raggiante anche la vincitrice della prova femminile, la tedesca Tea Heim, che ha trovato un feeling particolare con la Garda Half Marathon. «Partecipare a questa gara è sempre stupendo, vincerla lo è ancora di più. Per me si tratta della terza volta e non posso che essere soddisfatta. Non è stato facile disfarsi della compagnia di Agnes Tschurtschenthaler. Ho cercato di non strafare e di andare in progressione, sfruttando un tratto in saliscendi a circa 5 chilometri dall’arrivo. La bella giornata di sole ci ha permesso anche di goderci lo splendido scenario offerto dal percorso, il valore aggiunto di questa competizione».
L’Alto Adige, oltre che nella gara maschile, è salito sul podio anche in quella femminile, con la tenace Agnes Tschurtschenthaler, terza nel 2021, ora seconda. «Tea Heim è stata superiore, ha meritato la vittoria – spiega l’altoatesina -. Negli ultimi 5 chilometri è andata via in progressione e non sono riuscita a seguirla. Nel finale, tra l’altro, ho accusato anche qualche problema di respirazione e ho perso tempo prezioso. Sono comunque contenta, sia del risultato che del riscontro cronometrico. Questa gara mi piace molto, in primis per la bellezza del paesaggio. Non a caso vengo spesso qui in vacanza».
La 10 chilometri, invece, ha incoronato vincitore Abdellatif Batel (Atletica Rodengo Saiano). «Nelle fasi iniziali ho cercato di non strafare, poi al terzo chilometro ho provato ad alzare il ritmo e mi sono trovato da solo, non avevo programmato un attacco – commenta Batel -. A quel punto ho deciso di tirare dritto ed è andata bene, anche se nel tratto conclusivo ho fatto un po’ di fatica. Ho apprezzato molto anche il tracciato, è stata davvero una bella giornata e non solo per il risultato».

Il bilancio del comitato organizzatore

I tanti complimenti ricevuti per la buona organizzazione e la bellezza del percorso non possono che rappresentare un motivo d’orgoglio per il comitato organizzatore della Garda Half Marathon, guidato da Sandro Poli. Il bilancio, a fine evento, non può che essere positivo, anche se l’assenza dei russi, in termini numerici, si è fatta sentire.
«A livello meteorologico, non ho ricordi di una giornata così bella per la nostra gara – racconta Poli -. La partecipazione è stata come sempre buona, con un gran numero di stranieri. Certo è che ci sono mancati gli 800 russi che partecipavano abitualmente alla nostra manifestazione. Quando devi redigere un bilancio finanziario, i numeri pesano. E il “blocco” imposto ai russi ci ha impedito di superare quota 5000 concorrenti, ovvero di mantenere quelli che erano gli standard abituali per il nostro evento. L’organizzazione di una mezza maratona come la nostra richiede 14 mesi di lavoro, quindi siamo già operativi in vista della prossima edizione. Ci sono alcune novità in cantiere, poi bisognerà capire quali e quante di queste saranno realizzabili. Ci piacerebbe avere sia partenza che arrivo nel cuore di Riva del Garda, non ultimo per evitare le grosse spese che dobbiamo affrontare per organizzare il servizio navetta per portare i concorrenti al Palafiere, attuale sede dello start. Ne servono ben 20, con un notevole dispiegamento di forze anche in termini di volontari».

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