La Trentino Energie fa tesoro della sconfitta interna maturata nel derby con il Marzola e va a conquistare il primo successo esterno stagionale sul campo del Gps San Vito, costruito giocando in maniera impeccabile nelle fasi finali dei tre set vinti: il primo (da 16-16 a 20-25), il terzo (16-17 a 18-25) e il quarto (da 19-17 a 23-25). Una prova di sostanza e di carattere, che segna un passaggio importante nel percorso di crescita stagionale di questo gruppo, anche perché è arrivato grazie ad una prestazione corale, soprattutto nell’ultimo set, quando gli ingressi di Zara, Bulegato e Caneparo si sono rivelati decisivi per costruire una rimonta incredibile. I servizi della giovane regista trevigiana, in particolare, hanno messo le basi per una serie di sette punti consecutivi senza i quali la contesa sarebbe certamente terminata al tie break. La vittoria per 1-3 (20-25, 25-9, 18-25, 23-25) è frutto anche del buon lavoro del muro (8-3 per l’Argentario) e della battuta. Unica nota stonata della domenica vicentina un secondo set nel quale la Trentino Energie ha fatto da spettatrice.
La squadra di casa inizia l’incontro con Anna Marini in regia, Eleonora Ramingo opposta, Giulia Borriero e Giorgia Franceschetti in posto-4, Beatrice Bazzoli e Denise Cengia al centro, Enrica Bravi libero. Le ospiti rispondono con l’assetto standard, ovvero con Bonafini - Paoli, Pucnik - Costalunga, Sfreddo - Buratti e Battistoni libero.
Dopo alcuni scambi dominati dalla attaccanti di palla alta (4-4) la Trentino Energie mette la freccia e scappa via una prima volta, valorizzando una serie di buoni servizi di Serena Sfreddo grazie ad una gabbia muro - difesa in giornata molto positiva: due errori vicentini, un attacco di Costalunga e un ace su Franceschetto valgono un importante 4-9. Il San Vito appare sorpreso dall’irruenza delle trentine, ma prova a reagire e lo fa con un errore di Costalunga e un attacco di Franceschetto, due break che riavvicinano le arancionere (9-11). Un muro di Paoli su Borriero tiene bada le venete (12-16), ma a questo punto Giorgio Viale opera il doppio cambio sulla diagonale (dentro Lotto e Gottardo per Ramingo e Marini) e le sue ragazze costruiscono la parità (16-16) con la complicità dell’Argentario, che commette tre errori. Ci si immagina un finale complicato per le ragazze di Mario Martinez, invece il turno al servizio di Paoli e una serie di difese (Battistoni sugli scudi) fanno decollare l’Argentario: un ace, due attacchi di Costalunga, una pipe di Pucnik e un errore di Gottardo valgono un 16-22, non più recuperabile dal San Vito. Le venete si riavvicinano, ma sul 20-23 esauriscono il proprio sforzo, infine colpite da Pucnik e da un ace di Buratti. È il primo set conquistato dalle nostre ragazze in trasferta.
Basta un cambio di campo per modificare in un lampo i rapporti di forza fra le due squadre. Nel secondo set il San Vito mette subito in campo una rabbia agonistica che sorprende l’Argentario. Dopo il 3-1 realizzato dall’ispirata Franceschetto, il cambio palla ospite entra in un tunnel dal quale non uscirà se non alla fine della frazione. Un muro di Cengia blocca Costalunga, poi le vicentine costruiscono il primo allungo grazie a due attacchi di Gottardo (preferita a Borriero nello starting six arancione) e a un errore di Costalunga. Il già problematico 8-3 diventa un 10-4 dopo due errori ospiti, poi sull’11-5 va al servizio la stessa Gottardo e nella metà campo trentina cala l’oscurità: la schiacciatrice serve per otto volte consecutive, collezionando anche due ace, il resto lo fanno Ramingo e Bazzoli in attacco. Mario Martinez inserisce Caneparo, Zara e Bulegato, ma il San Vito affonda ancora il coltello nel burro con gli attacchi in serie di Franceschetto e Ramingo, che fissano un irreale 22-6. L’ultimo punto è un contestato ace di Franceschetto sulla linea di fondo, che ha il merito di chiudere il sipario sulla frazione sul 25-9.
L’avvio della terza assomiglia maledettamente ad una prosecuzione della seconda. Il San Vito, ritrovata fiducia, si porta sul 3-0, grazie a due errori trentini e a uno smash della centrale Cengia, e poi sul 7-2 con due ace della scatenata Ramingo. Martinez ferma tutto con un time out e in men che non si dica la Trentino Energie si risolleva, tornando a giocare la pallavolo del primo set, fatta di tante difese e pochi errori. A suonare la carica, sulle prime, è Serena Sfreddo, che ha il merito di murare a Ramingo l’attacco del possibile 8-2, nonché di realizzare l’ace del 7-5, seguito da un errore di Franceschetto. Il San Vito comincia a perdere sicurezza: un attacco di Costalunga vale l’aggancio (8-8), un errore di Gottardo il sorpasso (9-10). La Trentino Energie non molla un solo cambio palla (ultimo break delle vicentine quello del 7-2) da qui alla fine del set, raccogliendo altro ace con Serena Sfreddo (13-15), mentre la coppia Pucnik - Paoli si incarica di riportare puntualmente il turno al servizio nella metà campo rosa. Nel finale le venete vanno nella buca con un primo tempo out di Cengia (16-19), mentre il finale è ancora della coppia Pucnik - Paoli, che confeziona, attacchi, un muro (Paoli su Franceschetto) e un ace (Pucnik sul libero), che vale il perentorio 18-25. Anche il primo punto esterno è conquistato, ma si può fare di meglio, provare a portare a casa l’intera posta.
L’avvio del quarto set sembra deporre decisamente a favore di questo epilogo. Le argentelle continuano a giocare una pallavolo concreta e con il turno al servizio di Eleonora Buratti, coadiuvata dagli attacchi di una immarcabile Pucnik, mettono subito il turbo volando sull’1-5. Uno sciagurato primo tempo alle ortiche di Sfreddo interrompe la serie aurea e dà respiro al San Vito, che si riorganizza e in questo match imprevedibile mette a segno un parziale shock di 14-3. È il copione della seconda frazione, quella dominata in lungo e in largo dalle vicentine, che torna a dettare lo svolgimento della trama e alla Trentino Energie non riesce più quasi nulla. Un altro errore di Sfreddo e un ace di Ramingo costruiscono il 5-6, poi Bazzoli, un muro della regista Lotto su Paoli e un errore di Costalunga lanciano la arancioni sul 9-7. Il tempo di archiviare un servizio out vicentino e le padrone di casa costruiscono una serie micidiale con Bazzoli in battuta, chiusa dall’ace su Battistoni, che vale il 15-8. L’ombra del tie break già si allunga sul rettangolo di gioco, quando il pallino passa nuovamente, d’improvviso, nelle mani delle trentine.
Grande protagonista dell’incredibile rimonta costruita dalle argentelle è la regista Matilde Zara, che era stata inserita pochi scambi prima insieme a Alessia Bulegato sulla diagonale: le sue rasoiate dai nove metri, sovente in zona di conflitto fra posto 1 e posto 6, mandano in frantumi il cambio palla di casa: oltre a due ace e tre errori vicentini in attacco, anche due attacchi di Costalunga contribuiscono a realizzare i sette break point consecutivi che cambiano nuovamente la storia del set. Sul 15-16 un incredulo San Vito ritrova la lucidità necessaria per rimanere agganciato e andare avanti per l’ultima volta (19-17 grazie ad un ace e ad un errore di Pucnik). Poi è un altro innesto, quello di Giulia Caneparo, a dare un nuovo impulso alle trentine: le sue battute, unite agli attacchi di Bulegato e Punick, riportano avanti la Trentino Energie, che allunga grazie ad un errore della centrale Bazzoli (20-22). Un palleggio falloso della regista Lotto regala tre match ball all’Argentario. Il primo lo annulla Ramingo, il secondo una pipe in rete di Pucnik, poi sul 23-24 Franceschetto manda la battuta in rete, facendo scattare l’urlo liberatorio della Trentino Energie.