Quattro campioni del mondo, un campione europeo under-20 e due campioni europei under-18. Sei giocatori che indossano la maglia di una società provinciale, la Trentino Volley, e uno che indossa quella di Monza, ma è trentino doc, che hanno contribuito a portare le nazionali italiane alla conquista di tre titoli di prestigio, piovuti nella bacheca della Fipav, uno dopo l’altro nell’estate scorsa. A loro, ma non solo, è stato dedicato l’incontro organizzato dal Comitato Trentino della Fipav, che ha avuto luogo ieri sera nell’elegante cornice della sala Nones della Cassa di Trento.
«Questi ragazzi hanno ricevuto il ringraziamento e gli omaggi di numerose autorità istituzionali e sportive, ma non ancora quello del nostro Comitato ed era arrivato il momento per farlo. - ha spiegato all’inizio della serata il presidente della Fipav trentina Francesco Crò - Abbiamo faticato a trovare la data idonea per poter raccogliere tutti i campioni da premiare, ma grazie alla collaborazione con Trentino Volley alla fine ci siamo riusciti. La nostra idea era quella di unire il massimo livello alla base del nostro movimento, due dimensioni egualmente importanti per la pallavolo trentina, premiando così anche le squadre che hanno vinto i campionati di serie trentini (Divisioni e D) nella passata stagione, dato che non sono stati celebrati sul campo».
Hanno portato il proprio saluto anche la presidentessa del Coni trentino Paola Mora, il consigliere della Fipav Massimo Dalfovo e l’assessore allo sport del Comune di Trento Salvatore Panetta. Nel mezzo della serata ha voluto unirsi alla celebrazione, seppur da remoto, anche il presidente federale Giuseppe Manfredi, che ha elogiato ancora una volta i giocatori azzurri presenti in sala.
Poi i riflettori si sono spostati sulle formazioni trentine impostesi nei campionati di serie nella stagione 2021-2022, ovvero l’Ausugum Borgo per quanto concerne la Terza Divisione femminile, il Marzola in Seconda Divisione femminile, il Lizzana in Prima Divisione femminile, la Destra Adige in Prima Divisione maschile, il Lakes Levico Caldonazzo in D femminile e i Miners in D maschile. Dirigenti a giocatori sono stati premiati dagli atleti gialloblù presenti in sala.
Poi è toccato a loro, ai big, prima ad Alessandro Bristot e Marco Fedrici, laureatisi campioni europei under-18 dopo aver battuto per 3-0 la Francia in finale a Tbilisi, poi a Gabriele Laurenzano, campione europeo under-20 grazie al successo per 3-2 conquistato nella finale di Montesilvano contro la Polonia, infine ad Alessandro Michieletto, Riccardo Sbertoli e Daniele Lavia, campioni del mondo grazie al 3-1 sulla Polonia conquistato a Katowice. Tutti hanno raccontato quanto li abbiano aiutati a crescere queste esperienze, sia quelli che hanno giocato con continuità sia quelli che hanno sofferto in panchina, il ruolo chiave giocato dal lavoro svolto quotidianamente a Trento con il club, le nuove responsabilità che inevitabilmente portano con sé le vittorie. Uno spazio è stato riservato anche al responsabile del settore giovanile Francesco Conci, che tre di loro, ovvero Michieletto, Bristot e Fedrici, li ha visti e aiutati a crescere. Ai giocatori seniores è stata consegnata una bottigllia di spumante con dedica personalizzata sull'etichetta, ai più giovani un Vaia Cube, l'amplificatore per smartphone costruito da una startup trentina utilizzando il legno degli alberi abbattuti dalla tempesta del 2018.
Il finale della cerimonia è stato riservato all’unico giocatore trentino, per nascita e non per adozione, che ha vinto il Mondiale senior a Katowice, ovvero il rotaliano Gianluca Galassi, il quale si è collegato con la sala in videoconferenza appena terminato l’allenamento a Monza, dove gioca da quattro anni. Anche lui ha rivissuto i ricordi legati alla magica serata dell’11 settembre e anche lui ha fatto il punto sul cammino sin qui compiuto dalla propria squadra in regular season. A rappresentarlo in sala c'erano papà Valerio e mamma Nicoletta. Oggi ciascuno di loro tornerà a lavorare in palestra per nuovi obiettivi, difficili da raggiungere almeno quanto quelli già raggiunti.