Pochi giorni prima di Natale la Coppa del Mondo di skialp è tornata in una delle culle di questo sport, il comprensorio Pontedilegno – Tonale e il suo ghiacciaio Presena. In scena la disciplina classica per eccellenza, l’individual con due tracciati su due giri e un dislivello di 1.440 metri per la categoria maschile, nella quale ha primeggiato lo svizzero Rèmi Bonnet, e di 1.180 metri con affermazione della vincitrice della passata edizione Axelle Gachet-Mollaret. Partenza a Passo Paradiso (quota 2.590 metri) e arrivo a Capanna Presena (2.730 metri) con 110 atleti in gara di 18 nazioni.
È stata una giornata ricca di soddisfazioni anche per la squadra italiana, grazie ai tre podi ottenuti dall’atleta di casa Davide Magnini, che ha duellato fino all’ultimo con l’elvetico, quindi per la valtellinese di Albosaggia Giulia Murada e per la bellunese di Comelico Superiore Alba De Silvestro, rispettivamente seconda e terza sul traguardo di Capanna Presena.
In una giornata da cartolina, con una condizione di neve straordinaria e su un percorso nervoso, che complessivamente prevedeva 12 cambi assetto, 6 tratti con le pelli, 2 tratti a piedi e 4 discese, la sfida maschile si è accesa sin dalle prime battute. Nella lunga ascesa dai Laghetti fino ai 3.000 metri di Passo Presena a fare l’andatura e a marcarsi stretto ci hanno pensato il vincitore della passata edizione Thinault Anselmet, il suo connazionale William Bon Mardion, lo svizzero Rémì Bonnet e i due azzurri Michele Boscacci e Davide Magnini.
Nella seconda parte di gara si è poi assistito all’interminabile testa a testa fra l’elvetico e il trentino di Vermiglio, che con le loro schermaglie, aumentando il ritmo, si sono progressivamente scrollati di dosso i compagni di fuga, tranne Anselmet, che è transitato per primo sopra ai Laghetti del Presena, cedendo pure lui il passo ai due indemoniati avversari. Al secondo passaggio ai 3.000 metri è stato Magnini il primo a transitare, con un paio di secondi su Bonnet e 15 su Anselmet, quindi più staccati sono arrivati Bon Mardion, Boscacci e Antonioli. I due di testa hanno continuato a scambiarsi le posizioni fino al cambio pelli sotto lo spigolo del Lago Scuro, dove lo svizzero era il più veloce, guadagnando una decina di secondi sull’italiano, che è riuscito a mantenere sino al traguardo. Rémi Bonnet ha coperto i 12 km del percorso con il tempo di 1h31’52”, staccando di 10 secondi Davide Magnini, quindi a 32 secondi ecco Thibault Anselmet, a 1 minuto William Bon Mardion, a 2’09” il sondrino di Valfurva Robert Antonioli e a 3’13” Michele Boscacci. Gli altri azzurri: Nicolò Ernesto Canclini è 8°, Nadir Maguet 9°, Alex Oberbacher 14°, Matteo Sostizzo 17°, Andrea Prandi 19°, Matteo Eydallin 24°, Sebastien Guichardaz 25°, Luca Tomasoni 33° e William Boffelli 39°.
La sfida al femminile, che prevedeva gli stessi contenuti di quella maschile in quanto a salite e discese, ma con un chilometraggio di 10 km e un dislivello inferiore, è stata un monologo griffato Axelle Gachet-Mollaret, che si conferma la più forte in assoluto nelle gare lunghe. Nella prima salita seconda era la vincitrice della sprint Celia Perillat Pessey, che poi al passaggio del Presena si è dovuta fare da parte per far passare Giulia Murada, con una voglia di riscatto dopo la caduta e l’addio ai sogni di vittoria nella sprint di venerdì, e quindi Alba De Silvestro, determinata più che mai a centrare un podio. I distacchi fra le prime tre sono rimasti simili anche al secondo passaggio, poi hanno gestito le energie e il piazzamento fino al traguardo, dove la Mollaret è giunta dopo 1h28’24”, staccando di 2’36” Giulia Murada e di 3’45” una stremata Alba De Silvestro. Dietro le due francesi Celia Perillat Pessey ed Emily Harrop, quindi la svizzera Caroline Ulrrich e la valtellinese Giulia Compagnoni. Per quanto riguarda i piazzamenti delle altre azzurre Mara Martini è 11ª, Ilaria Veronese 12ª, Lisa Moreschini 17ª e seconda under 23 assoluta, Katia Mascherona 20ª, Samantha Bertolina 26ª, Silvia Berra 27ª.
Rèmi Bonnet: «Avevo buone sensazioni in allenamento, ma aspettavo il primo confronto con gli avversari. Non posso che essere felice del risultato, che si lega allo splendido finale di stagione dello scorso anno. Con Davide abbiamo dato vita ad una sfida avvincente. Abbiamo dato entrambi il tutto per tutto. Poi nell’ultimo cambio pelli sono riuscito ad essere più veloce e a staccarlo, mantenendo il gap fino al traguardo. Gran bella giornata».
Davide Magnini: «Ci avevo creduto fino all’ultimo, anche perché c’erano tifosi che mi incitavano su tutto il percorso, dandomi grande forza. Purtroppo ho fatto qualche errore di troppo nei cambi, soprattutto negli ultimi due, dando un vantaggio a Rémi. Era una giornata molto fredda e le pelli non erano facili da gestire. Bonnet era in grande forma e anche nei tratti in salita aveva un grande ritmo. Complimenti a lui per la vittoria. Io sono contento per essere tornato sugli standard di due anni fa. Un secondo posto nella prima gara di Coppa del Mondo è un’ottima partenza. E complimenti agli organizzatori per il percorso».
Michele Boscacci: «Ho fatto una fatica terribile oggi. Le gambe non andavano come in altre occasioni, ma le gare servono anche a questo, non tutte le giornate sono identiche. Complessivamente sono comunque contento per le sensazioni avute, soprattutto in ottica futura».
Axelle Gachet Mollaret: «Stamattina non vedevo l’ora di essere al via della prima gara individual di Coppa del Mondo, specialità che amo di più. Mi sono divertita ed ho gestito la gara sualle avversarie dopo aver guadagnato un margine nel primo tratto. Il percorso era molto nervoso con tanti cambi assetto, che apprezzo meno, ma vincere dà sempre grande soddisfazione e morale».
Giulia Murada: «Dopo la delusione della sprint ho cercato di azzerare i pensieri negativi e sono partita con tanta voglia di riscattarmi. Essere riuscita a centrare il secondo posto mi ripaga molto e mi riporta il sorriso nel bilancio del fine settimana. La gara mi è piaciuta molto, perché adoro i cambi assetto dove riesco a guadagnare sempre qualche secondo sulle avversarie. Ho patito un po’ la salita lunga, ma sono riuscita a gestire il vantaggio sulle rivali, con qualche timore di cadere in discesa visto quanto è successo venerdì sera. Gareggiare in questo contesto poi è super».
Alba De Silvestro: «Sono emozionata e commossa. Riuscire a salire sul podio dopo un anno difficile per i miei problemi fisici, per me ha un significato immenso. Sono arrivata stremata, non ho mai mollato, ma volevo a tutti i costi questo risultato ed è arrivato».
Giulia Compagnoni: «Rispetto allo scorso anno ho dimezzato il mio piazzamento. Non mi aspettavo di partire subito bene nella prima gara della stagione. Sicuramente il fatto di affrontare un percorso con salite e discese corte, con tanti cambi per me è stato un vantaggio».
Lisa Moreschini: «Con il nuovo regolamento secondo il quale anche noi under 23 gareggiamo assieme alle atlete esperte non è facile a livello di morale, ma è anche uno stimolo per allenarsi sempre di più e di migliorarsi. Quelle davanti vanno davvero forte. Complessivamente della mia prestazione mi reputo soddisfatta. Mi rimane la soddisfazione di essere la seconda espoir di giornata, la prima italiana».