La dura trasferta di Cerea interrompe la serie positiva della Trentino Energie, che in terra veronese capitola per 3-0, giocando solo a sprazzi. Non era certo sulla partita giocata in casa della capolista che la squadra di Mario Martinez faceva affidamento per raggranellare punti utili per avvicinarsi al terzo posto, l’obiettivo che ha messo nel mirino dopo una serie di tre vittorie consecutive da tre punti, ma sperava almeno di giocarsela a viso aperto, invece, salvo alcune rimonte confezionate nella seconda parte dei tre set, ha sofferto moltissimo.
Il problema più evidente sono stati senza dubbio i 13 ace incassati, un numero molto elevato per tre sole frazioni di gioco (un mezzo set vinto da Cerea senza muoversi dai nove metri, in pratica), ma anche le grandi difficoltà dell’attacco, che ha trovato nella sola Pucnik un terminale continuo, hanno contribuito a costruire il 3-0. Per non parlare dei 26 punti realizzati da Camilla Cornelli, che ha imperversato per tre frazioni, picchiando da ogni posizione del campo.
Nulla di drammatico, visto il livello delle avversarie, ma certo un segnale preciso che c’è ancora molto da lavorare per poter duellare alla pari anche contro le big.
La capolista schiera il proprio settetto migliore, che prevede Valentina Caruzzi al palleggio, Vittoria Cervellin opposta, Camilla Cornelli e Chiara Trabucco in banda, Marika Tollini e Silvia Montanaro centrali, Sara Bovolenta libero. Mario Martinez risponde a sua volta con il settetto titolare, che annovera Bonafini e Paoli, Pucnik e Costalunga in banda, Sfreddo e Costalunga al centro, Battistoni libero.
L'inizio del match è tutt'altro che semplice per la Trentino Energie, che in un attimo si trova sotto per 6-1 a causa del micidiale turno al servizio di Cornelli, la quale confeziona 3 ace consecutivi su Costalunga e Battistoni. La situazione diventa complicatissima quando le veronesi allungano sul 10-2, sfruttando uno smash di Tollini, un errore di Costalunga e un altro ace, stavolta di Montanaro. Cerea dilaga fino al 15-6 grazie al quinto ace del set e ad un attacco vincente dell’opposta Cervellin. A questo punto l'Argentario comincia a dare segni di vita, raccogliendo due break point grazie ad un errore scaligero e ad un muro di Paoli (16-10), poi grazie ad un altro block vincente di Buratti su Montanaro (17-12). Le trentine ora riescono a giocare la propria pallavolo e con le battute di Paoli raggranellano hanno altri tre break, frutto di un block di Buratti, di un’invasione di Cervellin e di un errore di Trabucco, che costringono Alberto Valente ad utilizzare il secondo time out. Sul 19-16 le veronesi godono ancora di un discreto margine di vantaggio, che amministrano senza difficoltà fino alla fine della frazione, chiusa sul 25-20 dopo una lunga serie di cambi palla.
Il copione si ripete con numeri diversi anche nella seconda frazione. Il Cerea parte forte e scappa fino al 17-10, raccogliendo fin troppi punti con il servizio. Il 5-1 è frutto di un errore trentino e di un ace di Cornelli, l’8-4 di un altro ace firmato da Cervellin, così come il 10-8, protagonista in battuta la neo entrata Martina Azzini. A creare una distanza incolmabile sono poi un muro di Montanaro su Paoli e un attacco della solita inarrestabile Cornelli, nonché un primo tempo in rete di Sfreddo (17-10). Nel finale Bonafini e compagne tornano a dare segnali di vita, rimontando addirittura fino al 22-18 grazie a tre battute vincenti di Pucnick, Santi e Paoli, che inducono Valente a fermare il gioco. Anche questa volta il time out dà ottimi frutti, perché poi il Cerea riparte a mille e va a chiudere sul 25-19 con un ace di Azzini su Costalunga.
Non ci sono cambiamenti di formazione nella terza frazione, anche se l'allenatore Scaligero conferma la schiacciatrice Azzini al posto di Trabucco. Questa volta l'avvio del set vede la Trentino Energie molto più combattiva rispetto agli start precedenti. Riesce infatti a portarsi avanti 3-5, grazie a due omaggi dell'opposta Cervellin, anche se viene subito le agguantata sul 6-6 per mano del “solito” ace di Cervellin su Battistoni. Le ospiti sanno che non hanno più molte opportunità per rientrare nel match e Pucnik si carica la squadra sulle spalle, portandola sul 7-9, mentre il massimo vantaggio di 8-11 è farina del sacco di Paoli, che mura Cornelli. La reazione del Cerea è veramente, tanto che confeziona rapidamente la parità sul 12-12, mentre per allungare sul 16-13 e indirizzare anche questa frazione verso il successo servono due ace di Cornelli e Montanaro ancora su Battistoni. Dopo l'ultimo time out di Martinez Cerea allunga grazie a Cornelli e ad un ace di Tollini su Battistoni (21-16) e quando tutto sembra terminato, un bel turno al servizio di Bonafini riporta, almeno per un attimo, le argentelle a -1 (21-20), grande protagonista la solita Pucnik. Un attacco di Cornelli vale il cambio palla, che manda al servizio Caruzzi, la rotazione che chiude il match: muro su Paoli, palleggio falloso di Bonafini, attacco in rete di Paoli e il 25-20 è servito.