Non si sono tirate indietro, Arzignano e Trentino Energie, nella sfida della 10ª di ritorno che le ha messe di fronte negli ampi spazi del PalaTezze. Pur non avendo moltissimo da chiedere ancora a questo campionato, le due formazioni hanno dato vita ad una battaglia che si è protratta fino al tie break.
Un esito che alla fine lascia qualche rimpianto ad entrambe le squadre: alle vicentine che, avanti 2-1, avevano immaginato un finale diverso, ma anche alle trentine, che complessivamente vantano numeri migliori in ogni fondamentale e che con un pizzico di cinismo in più avrebbero potuto portare a casa l’intera posta. Hanno infatti attaccato meglio (35%-29%, murato di più (9-5), realizzato più ace (15-9) e commesso meno errori in attacco (9-13), purtroppo ampiamente bilanciati dai falli (8-2). Decisiva, ancora una volta, la prova delle due laterali Pucnik e Costalunga, che hanno realizzato 54 punti in due, ma anche di Eleonora Buratti, che ha confermato il proprio trend di crescita, realizzando 3 muri e 3 ace.
L’Arzignano ha mescolato spesso le carte in tutti i ruoli, intorno alle colonne portanti Bauce (regista), Nicolato (schiacciatrice) e Bocchese (una delle centrali più forti del girone), ma ha faticato a trovare la quadratura del cerchio. Ora l’Argentario è atteso da tre partite casalinghe, la prima contro la vicecapolista Cerea.
Assodato lo starting seven dell’Argentario, l’Arzignano per il penultimo impegno casalingo si affida alla palleggiatrice Valeria Bauce, all’opposta Valeria Trevisan, alle schiacciatrici Alessia Sanvido e Camilla Nicolato, alle centrali Chiara Bocchese e Federica Pozzan, al libero Beatrice Olivieri.
All’interno di un impianto di gioco molto ampio, quello del PalaTezze, le ospiti faticano a trovare il proprio ritmo dopo due settimane di stop e dopo il vantaggio iniziale di 2-4 ottenuto anche grazie ad un fallo di posizione, subiscono la pressione delle vicentine, che vanno sul 4-4 con un attacco di Nicolato e poi si staccano con le battute incisive di Trevisan, foriere di due ace su Battistoni e un errore di Costalunga (8-5). La schiacciatrice trentina si rifà (8-7), ma una fast fuori misura di Buratti rilancia a +3 l’Arzignano. Il problema della Trentino Energie è che non riesce a conquistare break point, se si fa eccezione per il 13-12 firmato da Pucnik, e così quando le vicentine ne conquistano tre con un fortunato ace sul nastro di Nicolato e con due omaggi di Paoli e Pucnik la situazione sfugge di mano: 19-14. Il terzo ace subito da Battistoni vale il 22-15, un divario incolmabile, anche se nel finale le ospiti iniziano a giocare come sanno e recuperano fino al 23-20, grazie alla solita Pucnik e alle battute profonde di Buratti. Un palleggio falloso di Bonafini interrompe la rimonta e dà la possibilità alle vicentine di andare a chiudere 25-22 con un mani e out di Trevisan prima di vedersela brutta. Pesano i 9 errori complessivi trentini.
La Trentino Energie sa che può fare molto meglio e nella seconda frazione si rimbocca le maniche. L’inizio non è dei migliori, visto che dopo una serie di cambi palla l’Arzignano va sul 6-4 grazie ad un ace di Nicolato e ad un primo tempo di Bocchese. La subitanea reazione trentina, anch’essa figlia del servizio (di Paoli), che frutta il 6-7 grazie alle finalizzazioni di Buratti e Costalunga, viene vanificata da un lungo black out, che in tre rotazioni porta le vicentine sul 14-9 (parziale di 8-2): la squadra di Vicentini ricostruisce palloni su palloni con troppa facilità e Mario Martinez è costretto a chiamare ben due time out per cercare di dare una scossa alle argentelle, in balia delle schiacciatrici Savido e Nicolato, ma soprattutto della propria inefficacia in attacco. La seconda interruzione è quella che dà il la ad una rimonta imprevedibile quanto perentoria. Dopo una pipe vincente di Costalunga, che chiude l’ennesima azione lunghissima a favore delle ospiti, due ace di Bonafini avviano l’opera di ricucitura, che poi prosegue con un errore di Nicolato (il pallonetto le rimane in mano): siamo sul 15-14. Sul 16-15 la parità sarebbe già cosa fatta se l’arbitro non giudicasse out un servizio di Sfreddo caduto perfettamente sulla linea di fondo campo (un videocheck avrebbe invertito la decisione), ma ci pensa comunque la serie di servizi di Costalunga a decidere la frazione: ace sul libero Olivieri, muro di Buratti su Zanni (entrata per Sanvido), ace su Nicolato e il 18-21 è servito. All’Argentario è sufficiente tenersi stretto il cambio palla fino al 21-25, siglato da un muro di Sfreddo su Bocchese.
Nel terzo set Simone Vicentini sceglie di mantenere in campo Zanni in posto-4 e Gonzato in contromano. A partire bene stavolta è la Trentino Energie, che si porta sul 5-7, distribuendo il gioco in maniera molto omogenea e sfruttando le opportunità di rigiocare che le offre l’Arzignano. Sull’8-9 tocca alle padrone di casa alzare la voce con il solito turno al servizio della palleggiatrice Bauce, anche grazie a due passaggi a vuoto di Pucnik, che sbaglia un attacco e subisce un ace (10-9). L’Argentario è comunque in partita e con Pucnik e un ace di Sfreddo sul libero riallunga sul 13-15, ma non riesce a conservare a lungo il vantaggio, perché due fast della scatenata Bocchese, centrale davvero completa per la categoria, un errore di Costalunga e un attacco di Zanni scatta sul 17-15. È un momento difficile per le ospiti, che pareggiano per demeriti altrui (errore di Zanni), ma poi vanno di nuovo in apnea subendo un muro di Pozzan e un ace di Bocchese. Il 20-17 è pesante, ma non definitivo, Pucnik e Buratti (ace) riescono ancora una volta a riportare a galla la Trentino Energie (22-21), ma poi la centrale rotaliana commette il suo terzo errore al servizio e dà respiro all’Arzignano, che si porta a casa i due cambi palla mancanti per arrivare a 25-23, l’ultimo con un muro di Bocchese (una a caso) su Paoli.
Non si dà per vinto l’Argentario e nella quarta frazione parte nuovamente a razzo: 1-4 con un pallonetto vincente di Pucnik e un ace di Bonafini, un vantaggio annullato da un bagher errato della stessa schiacciatrice triestina e da un muro di Bocchese su Costalunga. La parità è servita sul 7-7, quando Bocchese valorizza una ricezione lunga con uno smash. Con pazienza la Trentino Energie riparte nella solita rotazione che vede Bonafini in battuta (break point di Pucnik e Nicolato, che sbaglia), ma poi ci pensa Bocchese con due attacchi a ricostruire la parità per l’ennesima volta sul 14-14. È un match nel quale serve pazienza e l’Argentario ne ha, così il finale è tutto suo: 15-17 grazie ad un contrasto vincente di Paoli e un attacco dell’ispiratissima Costalunga, 16-19 con un errore di Zanni, che viene avvicendata da Sanvido, 17-22 con un ace di Costalunga su una Nicolato impietrita. La strada vero il tie break è ormai spianata, l’ultimo punto è un muro di Pucnik su Nicolato: 19-25.
Nel set di spareggio Vicentini cambia ancora e impiega Fioraso al centro in diagonale con Bocchese, tornando a Sanvido e Nicolato in banda con Gonzato opposta.
Fino al 5-6 i cambi palla girano bene, poi la serie di battute di Alessia Paoli spacca il set: pipe di Pucnik, errore di Nicolato in pipe, muro di Buratti su Sanvido dopo il cambio di campo, due ace consecutivi su Gonzato e Zanni, tocco vincente di Bonafini su una difesa abbondante e siamo sul 5-12. Frazione virtualmente finita. Due errori delle vicentine e un attacco di Pucnik chiudono il match sul 9-15.