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Se le difficoltà aguzzano l’ingegno e soprattutto rafforzano chi le affronta con successo, si può star certi che la Viote Monte Bondone - Nordic Ski Marathon, si è già fatta le spalle larghe. La prima edizione organizzata dall’Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, in collaborazione con Team Futura, Comune di Trento e ASIS, progettata per valorizzare la conca ai piedi delle Tre Cime del Monte Bondone, ha infatti dovuto superare ostacoli climatici non indifferenti per incidere i primi nomi sul proprio immacolato albo d’oro, quelli di Nicola Morandini e Roberta Tarter.
L’inconsueto paesaggio siberiano che ha accolto lo staff e gli atleti ieri mattina sull’Alpe di Trento ha creato non pochi problemi agli organizzatori e a chi ha dovuto garantire la sicurezza del percorso, non solo per la neve e il forte vento, ma anche per la scarsa visibilità registrata fino a metà mattinata. La scelta di posticipare di un’ora lo start si è rivelata risolutrice, perché già al termine del primo giro la nebbia ha cominciato a dissolversi e poco dopo l’arrivo dei primi il cielo si è velocemente liberato dalle nuvole, svelando finalmente ai concorrenti uno scenario suggestivo come pochi, che i trentini ben conoscono, ma che per tanti concorrenti provenienti da altre regioni costituiva una novità.
«Siamo contenti in primo luogo perché siamo riusciti a creare le condizioni per dare il via in un contesto a dir poco problematico, poi perché è andato tutto per il meglio, assicurando il successo della manifestazione – afferma Elda Verones, direttrice dell’Apt di Trento – e infine perché ad un certo punto il panorama offerto da questo località si è mostrato in tutta la sua suggestione. La valorizzazione della conca delle Viote è infatti l’obiettivo primario di questa nuova competizione, che vuole ritagliarsi un posto fisso nel calendario delle gran fondo internazionali».
La prima edizione si è conclusa con ottimi risultati in termini di partecipanti e “incoming”. Il numero significativo di iscritti e gli ottimi riscontri sugli arrivi e le presenze turistiche in concomitanza dell'appuntamento sono la conferma della sua valenza sportiva e turistica. Si conferma il ruolo chiave giocato dai grandi eventi nel sostenere l’economia del territorio, sia grazie all’indotto diretto, creato dai pernottamenti e dalla permanenza dei turisti sul territorio, sia grazie all’indotto indiretto generato dalla visibilità mediatiche garantite da RaiSport oltre che dalle tv, dalla stampa locale e da tanti siti web specializzati. Basti pensare che un 40% circa degli iscritti alla Viote Monte Bondone - Nordic Ski Marathon proveniva dalla Provincia di Trento, ma un 60% dal centro e nord Italia, con la presenza di qualche straniero.
Un ruolo centrale nella buona riuscita della manifestazione lo hanno avuto i numerosi volontari e collaboratori: il Team Futura per gli aspetti tecnici relativi alla gara, la Protezione Civile e il Servizio per il Sostegno Occupazionale e la Valorizzazione Ambientale della PAT, per il montaggio dell’ufficio gare, dell’ufficio stampa mobile e tutti gli allacciamenti necessari; il Nucleo Elicotteri della PAT, l’ASIS per la manutenzione delle piste; i maestri di sci del Centro Fondo Viote, che si sono occupati della sciolinatura e hanno collaborato nella definizione del percorso; le forze dell’ordine per la gestione del traffico; gli Alpini di Sardagna e il Gruppo Sportivo Ponte Alto per la gestione dei ristori, insieme alla Capanna Viote, che ha collaborato per il pasta party e ha gentilmente messo a disposizione gli spazi; lo staff dell’ASD Charly Gaul Internazionale per gli allestimenti; la Croce Bianca per il servizio medico; infine lo staff dell’APT di Trento. Per riuscire ad organizzare al meglio la manifestazione e per garantire un servizio di sicurezza adeguato è stato fondamentale poter contare inoltre sull’appoggio del Comune di Trento.
Un grazie va anche ai numerosi sponsor, quali Casse Rurali Trentine, Cassa Rurale di Trento, Nolorent, Consorzio Trentino Autonoleggiatori, Graphic Line, Pastificio Felicetti, Trentingrana, Panificio Tecchiolli, Acqua Pejo, Cavit, Melinda, Enervit, Menz & Gasser, Rossignol. E dopo la prima edizione c’è già qualche novità in cantiere: «Ci piacerebbe, fin dalla prossima edizione, proporre due giornate di gara, una riservata agli amanti della tecnica classica ed una a quelli della tecnica libera, in modo da accontentare tutti» conclude Elda Verones.