Alla DoloMyths Run iscritti 1100 concorrenti
Sabato 15 luglio a Canazei atleti di 26 nazioni

Cresce l’attesa per la DoloMyths Run Skyrace 2023 della Val di Fassa (Trentino), la spettacolare competizione di corsa in quota che sabato 15 luglio taglierà il prestigioso traguardo delle 25 edizioni. Per festeggiare questo importante anniversario, le nozze d’argento, il Comitato Organizzatore ha deciso di concentrare i propri sforzi su un unico evento, rispetto ai tre proposti nelle ultime stagioni.
Riflettori puntati, dunque, sulla sfida sky, valida come terza tappa delle Golden Trail World Series by Salomon. Niente gara vertical, ultra e half.

I PROTAGONISTI PIU’ ATTESI
Fra i 1.100 concorrenti che vedremo in gara, in rappresentanza di 26 nazioni, spiccano i nomi del norvegese Stian Angermund, vincitore sul traguardo di Canazei nel 2018, 2021 e terzo lo scorso anno, dello spagnolo Manuel Merillas Moledo vincitore lo scorso 14 maggio della prima tappa delle Golden Trial Wordl Series alla Zegama e quarto nel secondo atto alla Mont Blanc Marathon, del polacco Bartlomiej Przedwojewski. Da tenere d’occhio poi il marocchino con passaporto svizzero Elazzaoui Elhousin, che si trova a proprio agio sulla distanza della DoloMyths Run: secondo nel 2021 e terzo nel 2019, nonché secondo quest’anno alla Zegama. Ed ancora il francese Frédéric Thanchand, l’inglese Thomas Roach, il keniano Robert Pkemoi e lo svizzero del canton Ticino Roberto Delorenzi, campione del mondo skyrace lo scorso settembre.
Fra gli iscritti appare anche lo spagnolo Jan Margarit Solè del team La Sportiva, che trionfò sul traguardo di Canazei nell’edizione 2017 e che punta ad un piazzamento nella top ten.
In chiave italiana lotteranno per una posizione di vertice Mattia Bertoncini, piemontese della Valsesia che difende i colori del team Salomon, quindi il brianzolo del team Scarpa Luca Del Pero, quindi Manuel Negroni, Gianmaria Strinati, Daniel Pattis, Alberto Vender e Mattia Gianola. Ha invece alzato bandiera bianca il vincitore della passata edizione Davide Magnini ancora alle prese con la pubalgia.
Nella top ten femminile della gara, valida come prova del circuito Golden Trail World Series, spiccano i nomi della svizzera Judith Wyder, detentrice del record della DoloMyths Run e vincitrice nel 2021 e nel 2019 e della sua connazionale Therese Leboeuf. Si presenta in grande forma poi la tedesca Daniela Oemus del Team Salomon, vincitrice a Zegama davanti alla neozelandese Caitlin Fielder (pure lei in gara in Val di Fassa), così come la statunitense Sophia Laukli che ha invece trionfato alla Marathon du Mont Blanc. Da non sottovalutare poi la francese Elise Poncet. Ha dato forfait per infortunio all'ultimo l'azzurra Caterina Stenta, attualmente 10ª nel ranking GTWS.
A difendere i colori azzurri ci penseranno Fabiola Conti, Cecilia Basso e Chiara Galli, mentre da segnalare la presenza anche della spagnola naturalizzata italiana Stephanie Jimenez, due volte sul podio nel 2007 e 2008.

 

DATI ISCRIZIONI
Concluse ufficialmente le iscrizioni il report di Evo Data, società di timing della DoloMyths Run Skyrace, ha comunicato che sabato 15 luglio indosseranno il pettorale 1089 corridori del cielo, dei quali 196 donne e 893 uomini. Le nazioni rappresentate saranno 26: Italia con 781 iscritti, quindi Spagna, Polonia, Francia, Svizzera, Germania, Norvegia, Stati Uniti, Austria, Olanda, Belgio, Gran Bretagna, Australia, Repubblica Ceca, Turchia, Ungheria, Afghanistan, Messico, Finlandia, Brasile, Slovacchia, Svezia, Marocco, Andorra, Grecia, Albania.
Sono rappresentate ben 18 regioni d’Italia, con la Lombardia la più numerosa grazie a 220 runners, e 76 province con Trento la più presente con 88 atleti, seguita da Torino con 54. I numeri di team complessivi sono 316.
Dal punto di vista anagrafico gli atleti più giovani in gara sono Santiago Padial Cimarro con i suoi 18 anni e Maria Medici che invece ne ha compiuti 19. I runner più vecchi sono Arnaldo Giulivi, di 69 anni, e Alison Jane Atkinson di 62 anni.
Sabato 15 luglio saranno in gara anche due atleti che festeggeranno il proprio compleanno. Si tratta di claudia Tedesco (48 anni) e Sinead Cox (31 anni).

 

IL PERCORSO
Il Comitato organizzatore ha ultimato il lavoro di tracciatura del percorso, che ha uno sviluppo di 22 km, dei quali 10 in salita e 12 in discesa, con partenza prevista dai 1.450 metri di Canazei (piazza Marconi), quindi i passaggi ai 2.239 metri di Passo Pordoi, ai 2.829 metri di Forcella Pordoi, ai 3.152 metri del Piz Boè (il punto più elevato), quindi l’inizio della discesa con il transito ai 2.871 metri del rifugio Boè, ai 2.300 metri dell’incantevole Val Lasties, l’attraversamento di Pian de Schiavaneis (1.850 metri) e arrivo in piazza Marconi a Canazei.
Sono previsti i cancelli orari a Forcella Pordoi dopo 2 ore e 30 minuti dall’ora di partenza e al rifugio Boè dopo 3 ore e 30 minuti dall’ora di partenza. Il tempo massimo di percorrenza per essere inseriti nella classifica è di 5 ore e 30 minuti.

 

I RECORD
Dopo aver organizzato 24 edizioni, proposte sull’identico tracciato, con alcune eccezioni introdotte per problemi meteorologici, il record rimane nelle mani del fuoriclasse spagnolo Kilian Jornet Burgada, che nel 2013 fissò il cronometro sul tempo di 2h00’11”, dopo un epico testa a testa con l’italiano Marco De Gasperi. Gli altri primati della DoloMyths Run sono quelli della gara femminile, stabilito nel 2019 dalla svizzera Judith Wyder con 2h18’51”, quindi il miglior tempo in salita di Kilian è 1h16’00” e della svizzera Maude Mathys, che nel 2019 transitò per prima sul Piz Boè dopo 1h25’41”. Il miglior tempo in discesa dal Piz Boè al traguardo lo ha fatto registrare sempre Judith Wyder nel 2019, impiegando 49’25”.
Dura invece da ben 16 anni il record in discesa al maschile, fatto registrare nel 2007, dall’italiano Fabio Bonfanti con il tempo di 43’35”.

 

LE NOVITA’ DELL’EDIZIONE 2023
Fra le novità della 25ª edizione vi è l’anticipo della partenza alle ore 8,00, inoltre i concorrenti avranno a disposizione un’ora in più per portare a termine la prova, ovvero cinque ore e mezza in totale. Grazie alla disponibilità della società impianti, sarà inoltre possibile seguire i passaggi in quota in Forcella e al Piz Boè, usufruendo della funivia Pordoi, che è attiva al pubblico a partire dalle 8,30.
Sarà poi disponibile un pullman (su prenotazione), che consentirà di seguire i passaggi a Passo Pordoi in salita e a Pian De Schiavaneis nel tratto conclusivo in discesa.

 

 

IL PROGRAMMA
Si comincia venerdì 14 luglio alle ore 10 con l’inizio delle operazioni di accredito presso l’ufficio gare al cinema Marmolada di Canazei e in contemporanea l’apertura dell’area expo nel parco di Canazei. Alle ore 17 è prevista la conferenza stampa dei big nella sala consiliare del Comune di Canazei, quindi alle 18 la presentazione della gara e la consegna dei pettorali ai top ten, con briefing a seguire.
Sabato mattina l’apertura dell’ufficio gare è previsto alle ore 6 e alle 8 la partenza della 25ª DoloMyths Run Skyrace da piazza Marconi. Alle 9 apre l’area expo e alle 12 inizia il pranzo presso il pala DMR in località Ciuch di Canazei, dove alle 19 è programmata pure la cena e alle 20,30 tutte le premiazioni. A seguire il concerto musicale con la The Homeless Band e i ritmi del Dj Dany per festeggiare al meglio il traguardo delle nozze d’argento. Nella giornata di domenica 16 luglio, alle 10.30, saranno invece protagonisti i baby runner, che daranno vita a una nuova edizione della Dolomyths Run Mini Skyrace, animando le strade di Canazei.

 

LA STORIA
La Dolomites Skyrace nasce nel 1998 da un’idea di Diego Perathoner, storico e indimenticabile presidente della manifestazione, e di Sergio Valentini, entrambi grandi amanti dello sport e soprattutto della montagna. Il primo presidente del comitato organizzatore fu quest’ultimo, che mantenne l’incarico fino al 2001, per passare poi il testimone a Diego Perathoner.
L’idea di organizzare una gara di skyrunning sulle meravigliose montagne che circondano la Val di Fassa e Canazei in particolare, si concretizza il 2 agosto 1998 con la prima edizione. Il percorso individuato dai due “inventori”, poi rimasto invariato nel corso degli anni, e rimane il vero punto di forza della manifestazione: nessuno può rimanere indifferente di fronte al fantastico paesaggio ed al panorama senza pari che si presenta agli occhi degli atleti partecipanti e dei numerosi spettatori che li seguono.
La Dolomites Skyrace cresce di anno in anno, sia per quanto riguarda il numero degli atleti al via, sia per la qualità dell’organizzazione. La competizione acquista sempre maggior prestigio e nel 2002 diventa prova valida per il Campionato Italiano, mentre nel 2006, per la prima volta, prova di Coppa del Mondo. Nel 2008 l’FSA (Federation for Sport at Altitude) affida al Comitato Organizzatore Dolomites Skyrace gli “Skygames”, le cosiddette “Olimpiadi d’alta quota”, articolate su quattro diverse competizioni, tutte nel mondo dello skyrunning. Gli Skygames, appuntamento molto impegnativo dal punto di vista organizzativo, sono l’occasione per far conoscere ai vertici del circuito dello skyrunning internazionale le capacità e la validità del Comitato che ne è a capo. A prova di ciò, nel 2009 la Federazione Internazionale gli assegna l’organizzazione del Campionato Europeo.
Nel dicembre dello stesso anno, il giorno di Santo Stefano, la montagna si porta via il fondatore Diego Perathoner, rimasto sotto una valanga assieme ad altri tre compagni del Soccorso Alpino durante un salvataggio di due dispersi. Una tragedia per la Val di Fassa e per il Comitato Organizzatore, che si trova improvvisamente orfano del suo presidente.
La voglia di proseguire nel solco di Perathoner, tuttavia, è tanta a capo del Comitato si insedia Diego Salvador, già direttore di gara. Così nel 2011 la Dolomites Skyrace torna ad essere prova di Coppa del Mondo, pur facendo i conti con condizioni meteo avverse e neve in quota. Negli anni successivi è sempre inserita nel circuito internazionale delle Skyrunning World Series.
Dal 2008 la gara regina è stata affiancata dal «Kilometro Verticale della Crepa Neigra», una corsa contro il tempo di sola salita con mille metri di dislivello, con partenza da Alba di Canazei, mmentre nel 2011 è nato anche il «Sellaronda Ultra Trail» di 61 km, che si disputa attorno al massiccio del Sella, al quale nel 2019 è stata aggiunta la «Half Ultra Trail». Dal 2018 le quattro gare sono state accorpate sotto l’ombrello di un unico brand: l’attuale DoloMyths Run, per il quale è stato creato un nuovo brand. Il nome scelto vuole rappresentare lo scenario che ospita le gare, ovvero la Val di Fassa e le Dolomiti UNESCO. Il cambio di look ha coinciso anche con un accordo di partecipazione con il celebre marchio Salomon, dopo anni di collaborazione con La Sportiva.

 

L’ALBO D’ORO: POKER DI KILIAN E LAURA ORGUÉ
Sfogliando l’albo d’oro, solo due atleti hanno vinto per quattro volte, ovvero il catalano Kilian Jornet Burgada e la sua connazionale Laura Orguè I Vila. In campo maschile dal 1998 al 2009 ogni anno è stato incoronato un vincitore diverso, fino al 2010, quando Palo Larger fu il primo a vincere per la seconda volta. Doppia affermazione anche per Tadei Pivk e negli ultimi quattro anni per il norvegese Stian Angermund e per il trentino Davide Magnini. In campo femminile doppia affermazione per Morena Paieri, Angela Mudge, Antonella Confortola, Emelie Forsberg e per la detentrice del record Judith Wyder.
Partendo dalle prime edizioni, si sono affermati in una sola occasione Fabio Meraldi nel 1998, quindi Jean Pellissier, Faustino Bordiga, Lucio Fregona, Saul Padua, Fulvio Dapit, Michele Tavernaro, Augusti Roc Amador, Mitja Kosovelj, Raul Garcia Castan, Luis Alberto Hernando Alzaga e Jan Margarit Solè in campo maschile, quindi nella sfida rosa Daniela Gilardi, Michela Benzoni, Silvana Iori, Giovanna Cerutti, Anna Serra, Corinne Favre, Laetitia Roux, Mireria Mirò, Megan Kimmel e Martina Valmassoi.
Attualmente la DoloMyths Run Skyrace fa parte delle Golden Trail World Series, il circuito mondiale che unisce le sei gare più iconiche al mondo di skyrunning.
Per l’edizione delle nozze d’argento il Comitato Organizzatore ha deciso di tornare alle origini, proponendo, come accennato, solo la competizione skyrace di 22 km. Un importante traguardo, ma anche un’occasione per ripartire con interessanti novità, che verranno presentate a fine gara.

 

ERWIN RIZ, L’ULTIMO DEI SENATORI
In 25 edizioni della DoloMyths Run c’è solo un atleta che ha indossato il pettorale tutti gli anni. Si tratta del senatore Erwin Riz, fassano doc, classe 1973, un fedelissimo che ha trascorso metà della propria vita correndo ogni anno nella pancia del gruppo. Nel 1998 Erwin partecipò alla prima edizione per curiosità (un po’ come tutti a quei tempi), stringendo i denti e chiudendo la sua fatica con il ragguardevole tempo di 2h50’39”, in 33ª posizione. La sua miglior prestazione sui classici 22 km la fece registrare nel 2003 con il tempo di 2h50'39" e centrando il 14° posto assoluto. Nella gara del 25° anniversario ad Erwin è stato inevitabilmente assegnato il pettorale numero 25.

 

DIRETTA STREAMING
Sabato 15 luglio è prevista una diretta streaming della DoloMyths Run skyrace sul sito www.goldentrailseries.com e sui canali social media del circuito Golden Trail World Series e di Salomon. Nei giorni successivi è prevista un’ampia diffusione anche sulle tv satellitari e digitali terresti italiane ed europee.

 

Altre informazioni su www.dolomythsrun.it

Risorse aggiuntive:

allegato START LIST femminile
allegato START LIST maschile
galleria FOTO - Edizione 2022
link VIDEO - Edizione 2022 su youtube

Organizzazione: info@dolomythsrun.it – www.dolomythsrun.it
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