Era la favorita, la più attesa, ma anche la più controllata. E nonostante oneri ed onori del caso, Chantal Pegolo ha centrato il bersaglio grosso. Si tinge così di verde, bianco e rosso la 23ª Coppa Rosa di Borgo Valsugana, che vede trionfare la campionessa italiana allieve. C'è di più: per la friulana di Pasiano si tratta di uno storico bis dopo il successo del 2022, una doppietta che nella storia della corsa valsuganotta era riuscita solamente alla torinese Rossella Ratto nel biennio 2008-2009 e alla bergamasca Silvia Persico tra il 2012 e il 2013. Insieme a Pegolo, salgono quindi sul podio Roberto Botter e Romina Gatto, ds del Conscio che completano in Trentino una stagione ai limiti della perfezione.
La Coppa Rosa 2023 prevedeva quattro tornate tra Borgo, Castelnuovo, Carzano e Scurelle, con l'aggiunta dell'ultimo attesissimo giro, quello con il Gran premio della montagna di Telve, da sempre rampa di lancio per la classicissima per allieve così come per la Coppa d'Oro per allievi. Come previsto, i quattro giri iniziali non hanno offerto molti spunti di cronaca, con il ritmo di gara delle 147 partenti piuttosto compassato e le “big” a tenersi d'occhio a vicenda. Poco prima del suono della campana, ci ha provato Elena De Laurentiis (Team Di Federico) a scuotere la gara, con l'unico risultato di aver scremato il plotone. Poi, all'inizio dell'ultimo giro, è stata la volta dell'ex tricolore Francesca Genna (Conscio), imitata da Claudia Comacchio (Scuola Ciclismo Vo'), con due azioni tese anche a lanciare le attese Pegolo e Linda Sanarini. Sulla rampa di Telve, ecco servita puntuale l'azione che ha deciso la Coppa Rosa: la vicentina Giada Silo (Breganze Millenium) ha acceso la miccia, Pegolo e la bresciana Elisa Bianchi (Flandres Love) hanno gettato ulteriore benzina sul fuoco guadagnando una decina di secondi di vantaggio utili ad ipotecare il podio finale, grazie anche ad un'ulteriore accelerata della pordenonese in prossimità del Gpm. La volata in via Spagolla è stata senza storia: Silo ha provato a sovvertire i pronostici, ma Pegolo ha aspettato il momento buono per mettere la freccia ed alzare le braccia al cielo, mentre Bianchi (unica 2008 del drappello di testa) si accontentava di un comunque ottimo terzo posto. Ad un paio di secondi, ecco il gruppo regolato allo sprint dalla padovana Linda Sanarini davanti alla mantovana Maria Acuti (Gioca in Bici Oglio Po), alla figlia d'arte Azzurra Ballan (Conscio) e alla quotata veronese Matilde Rossignoli (Luc Bovolone). Migliori delle trentine Agata Campana (Eletta Trentino Cycling Academy) e Silvia Ciaghi (Team Femminile Trentino), rispettivamente 18ª e 19ª.
«Per me questa è stata una stagione straordinaria – il commento a caldo di Chantal Pegolo – e tra i miei obiettivi principali c'era proprio la Coppa Rosa. Ringrazio i miei allenatori Roberto Botter e Romina Gatto, la vittoria è dedicata a loro e alla mia famiglia».
Euforici Botter e Gatto: lo scorso anno fu Roberto a vestire la maglia rosa riservata al direttore sportivo vincitore della Coppa Rosa, stavolta l'onore è toccato a Romina. «Questa vittoria – il loro commento – è il coronamento di un lavoro portato avanti dal Conscio per diverse stagioni, e il merito va esteso a tutte le ragazze. Lo scorso anno Chantal arrivò da sola, quest'anno in un gruppetto, ma come diciamo sempre bisogna essere pronti ad ogni finale di gara».
È soddisfatta anche Giada Silo, sorpassata da Pegolo a poche decine di metri dal traguardo. «Le volate non sono il mio forte, il mio pane è la salita – ammette la portacolori della Breganze Millenium – quindi sono contenta del secondo posto».
Felice del podio anche Elisa Bianchi. «Non avevo le forze per anticipare la volata – racconta la bresciana – quindi mi sono messa a ruota, va benissimo così».