La Trentino Energie si riscatta subito
Espugnata Bassano dopo cinque set

La Trentino Energie riscatta il ko interno rimediato contro Brescia alla prima occasione. Domenica pomeriggio le argentelle sono andate a prendersi i due punti sul campo del quotato Bassano, uscendo vincitrici da una battaglia infinita, nella quale si sono trovate a condurre, anche in maniera netta, in tutte le cinque frazioni disputate. Purtroppo in due di esse, la prima e la terza, hanno subito il ritorno delle vicentine sul filo di lana, che ha tolto loro dalle mani altrettanti parziali che sembravano acquisiti. Fortunatamente ad ogni finale beffardo ha fatto seguito una bella reazione, che ha permesso all’Argentario di pareggiare i conti per due volte e poi di andare a prendersi un successo molto importante per la classifica finale.
Se le squadre si sono sostanzialmente equivalse in attacco, con le solite Diletta Tartaglia e Katerina Pucnik a fare la parte delle mattatrici (52 punti in due), come dimostra il 28% di entrambe le compagini, così come differenze inapprezzabili si annotano in battuta (7 ace a 6 per Bassano) e alla voce errori (27 contro 28), a condannare le giallorosse è stata senza dubbio la prova “monstre” del muro trentino, che si è appoggiato alla fisicità di Groff (7), Sfreddo (6), Pixner (4) e Pucnik (2) per confezionare la bellezza di 20 punti contro i 12 di Bassano.

La cronaca

La rotazione trentina consegnata all’arbitro allo start è quella canonica con Bonafini al palleggio, Groff opposta, Pucnik e Costalunga schiacciatrici, Sfreddo e Pixner centrali, Gabro libero. Dall’altra parte della rete Carmelino, confermate Stello in regia, Diletta Tartaglia opposta, Elisa Fiorese e Francesca Sovernigo al centro e Giulia Beduzzini come libero, risolve il ballottaggio in posto 4 optando per Silvia Baggio e Giada Frigo.
Il primo set mostra subito il volto più aggressivo della Trentino Energie, che scatta avanti 0-3 con due errori vicentini e un primo muro di Sfreddo, per poi farsi riprendere dagli attacchi vincenti di Tartaglia. Un assaggio di un gioco dell’elastico che connoterà l’intera gara. Fino al 9-9 è difficile individuare una squadra in grado di prevalere, poi l’ago della bilancia comincia a spostarsi decisamente verso la parte trentina, grazie ad una maggior lucidità nella fase break. Le stoccate decisive sono quasi sempre di Katerina Pucnik, leggi l’attacco del 9-10 e il muro del 9-11 sulla fast di Sovernigo, ma anche la stoccata del 16-20. La vera forza delle ospiti, in questa fase, sta però nella grande capacità di non cedere alcun break point alle avversarie, costrette ad accontentarsi dei cambi palla dal 7-7 al 18-21. Una qualità di gioco complessiva rivelata anche dai pochissimi errori su azione che si annotano. Il +4 con il quale l’Argentario si presenta al rush finale sembra promettere molto bene, ma il Bassano reagisce. A suonare la carica è l’opposta Diletta Tartaglia, il muro su Costalunga del 19-21 e l’attacco del 20-21 sono suoi, poi si porta la servizio e l’Argentario si incastra per due volte, subendo la pipe di Baggio e l’attacco dell’opposta giallorossa, che fissa la parità sul filo di lana (23-23). Ai vantaggi decide tutto un ace di Frigo su Costalunga (26-24), un vero peccato.

I rimpianti devono però essere messi subito da parte e la Trentino Energie li convoglia nella spinta che la porta a condurre in maniera importante fin dai primi scambi la seconda frazione. Aurora Bonafini serve con grande efficacia e Bassano si blocca, riuscendo ad imbastire un cambio palla solo quando il punteggio è già sull’1-6, costruito con due muri vincenti di Sfreddo e Groff e con gli attacchi di Pucnik. Bassano sbanda, ma non molla e comincia ad avvicinarsi, prima con i servizi di Baggio, che permettono a Frigo di realizzare lo smash del 6-8, poi con quelli della stessa Frigo, che preparano lo smash della centrale Sovernigo. La parità è ormai vicina e si concretizza sul 13-13, grazie ad un lungolinea troppo largo di Pucnik.
La Trentino Energie, a questo punto, mostra carattere. Lungi dall’accusare il colpo, dà un nuovo colpo di acceleratore, questa volta decisivo. A suona la carica è Chiara Groff con un attacco e muro su Baggio (13-15), poi Costalunga riesce a passare il muro composto e a confezionare il 14-17. Bassano si innervosisce, sbaglia anche Tartaglia (15-20) e stavolta non c’è spazio per alcuna rimonta, anche se un ace della neo entrata Zen e un errore di Bonafini riducono il gap (19-21). Un ace di Costalunga porta il 19-23, l’ultimo punto è un servizio lungo di Sovernigo: 22-25.

L’inerzia è ora tutta dalla parte delle ospiti, che dopo l’equilibrio iniziale (5-5), anche nel terzo set danno l’ennesimo colpo di acceleratore che potrebbe essere decisivo: Pucnik difende e attacca in maniera vincente per due volte, poi Sfreddo approfitta con successo di un’altra occasione break (5-9). La partita è godibilissima e gli scambi lunghi abbondano. Diletta Tartaglia prova a ricucire lo strappo, ma l’Argentario difende il vantaggio, pur commettendo qualche errore di troppo (Costalunga per il 12-14 e Pucnik per il 14-15). Quando serve arrivano i muri di Chiara Groff (14-17), ma Bassano riesce a risponde con un ace di Sovernigo e un attacco in mezzo al muro di Baggio, che riporta le vicentine in scia (18-19). Siamo al rush finale e l’Argentario lo approccia al meglio, pescando il jolly, ovvero un ace della neoentrata Svetlana Longa (19-22), annullato da un muro di Sovernigo sulla marcatissima Pucnik (21-22). Sul 22-24 la Trentino Energie dispone di due set ball, il primo annullato da un attacco di Tartaglia, il secondo da un altro muro di Sovernigo su Pucnik, che si ripete un attimo dopo anche sulla pipe poco convinta di Costalunga. La beffarda rimonta finale si completa con un muro di Baggio sulla fast di Pixner: 26-24. Un vero peccato.

Come accaduto dopo il primo set, anche stavolta l’Argentario reagisce con cattiveria. Subito 1-3 dopo il cambio di campo, grazie ad un muro di Sfreddo su Tartaglia, poi Pixner la imita fermando Frigo. Il 2-5 è un buon viatico verso il successo parziale, ma non è nulla rispetto al vantaggio con il quale esce la squadra trentina dopo il turno al servizio di Groff, che si porta sui nove metri sul 3-6 e li abbandona solo sul 4-12. Il cambio palla di Bassano collassa, soprattutto a causa di tre errori (due in attacco di Frigo e un’invasione di Stello), ma si annotano anche un muro di Pixner su Tartaglia e un attacco vincente di Laura Della Valentina, entrata al posto di Monika Costalunga. Le vicentine, come sempre, si rimboccano le maniche e cominciano a rimontare, ma stavolta l’impresa appare davvero ardua. Mattoncino dopo mattoncino l’enorme distanza si riduce: 6-13 con un muro di Sovernigo su Pixner, 10-16 con un altro muro della centrale veneta su Sfreddo, 15-18 ancora con un muro di Sovernigo su Groff e un attacco lungo di Della Valentina. È abbastanza. Prima di ritrovarsi a vivere situazioni simili a quelle del primo e terzo parziale, Amelie Pixner mura la pipe di Baggio e poi mette a terra la fast del 17-22. Il più a questo punto è fatto e si arriva al 20-25, frutto di un attacco di Pucnik, senza particolari sussulti.

Si va così al tie break il cui esito appare davvero impronosticabile, anche se fino a questo punto la Trentino Energie ha dimostrato di avere qualcosa in più. Infatti parte meglio (1-4) grazie ad un  muro di Pucnik, un errore da seconda linea di Tartaglia e un prezioso mani e out di Della Valentina. Bassano si avvicina (3-4 con Frigo), ma deve attendere il cambio di campo per impattare sull’8-8 grazie ad un diagonale lungo di Pucnik, poi pareggiato da un errore similare di Baggio. La frazione decolla da qui in poi.
Con Bonafini al servizio le ospiti volano sull’8-12, sospinte dai muri di Sfreddo (due consecutivi su Tartaglia e Baggio) e da un pallonetto lungo di Pucnik, ma Bassano trova per l’ennesima volta la forza di reagire e risponde con altri tre break point, frutto di due attacchi e un muro dell’onnipresente Tartaglia. A questo punto diventa decisiva Chiara Groff, che mura due volte Comunello, portando in dote il primo (13-14) e il secondo (14-15) match point. Entra Zara per il servizio, Comunello si vede difeso l’attacco con un intervento ad una mano di Battistoni e a sfruttare il contrattacco ci pensa Della Valentina, che mette fine a una battaglia durata due ore e 44 minuti.

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