Sono servite quasi due ore di gioco, ma alla fine la Trentino Energie è riuscita ad avere ragione di Olginate e ad incamerare la posta piena, come non accadeva dal 5 novembre. Nel 3-1 (25-17, 25-22, 17-25, 25-20) di sabato pomeriggio ci sono grandi accelerazioni e grandi rimonte, ma anche pericolosi black out, costati fortunatamente solo un set (il terzo). Quello che conta più di tutto è il ritorno al terzo posto, ad un solo punto dal Mandello, conquistato anche grazie al ko di Torbole Casaglia sul campo del Torri, che ha così aggiunto un nuovo scalpo eccellente alla propria collezione stagionale. La situazione rimane molto fluida nella parte alta della classifica, tanto che ci sono almeno sette squadre che possono ancora dire la loro nella corsa ai primi due posti.
Tornando alla gara di sabato, la Trentino Energie ha fatto valere la propria superiorità in tutti fondamentali, in attacco (53 punti contro 43), a muro (12-8) e al servizio (11 ace a 6), ma ha incontrato un team che gli ha concesso pochissimo alla voce errori e questa efficienza ha costretto l’Argentario a conquistarsi con le proprie mani quasi tutti i punti.
La Trentino Energie si schiera con il consueto settetto, che questa volta ha in Ilaria Garbo l’unico libero a referto, essendo Sofia Battistoni impegnata con la squadra di serie C. Olginate, reduce dal successo al tie break contro l’Ata, inizia la disfida con Alessia Mandaglio al palleggio, Camilla Hyka opposta, Giulia Rossi ed Elisa Vizzini in banda, Silvia Carrara e Arianna Frigerio centrali, Marina Zoia libero.
Come spesso avviene, soprattutto in questa stagione, la partenza dai blocchi dell’Argentario è degna di un centometrista. Con i servizi di Bonafini le padrone di casa schizzano sul 5-0 con Pucnik assoluta dominatrice della scena, capace di costruire tre punti in attacco e uno a muro. Sul 6-1 si vede però subito anche l’altra faccia della medaglia, quella della Trentino Energie che si paralizza: Carrara batte bene per tre volte e il muro lecchese va a segno su Groff e Costalunga per il 6-5. Da qui in poi, tuttavia, la squadra di Martinez torna a prendere il sopravvento e non concede più nulla all’Olginate. Comincia un ace di Sfreddo (8-5), poi Costalunga arma il braccio in attacco per il 10-6. Pucnik due volte in attacco e Pixner a muro portano in dote il 15-9, poi Aurora Bonafini dà vita ad un altro show al servizio, realizzando tre ace e permettendo a Pucnik e Sfreddo di esultare con attacco e muro. Il 21-10 è fin troppo impietoso per le ospiti, che nel finale sfruttano qualche errore di troppo delle argentelle per limitare il passivo. Il set si chiude 25-17 con un bel primo tempo di Pixner.
La musica cambia, radicalmente, nella prima parte della seconda frazione, che si apre a ruoli invertiti. L’Electro Adda si carica portandosi subito sullo 0-3 con due attacchi di Vizzini e uno smash lungo di Sfreddo, poi sul 2-7 con i servizi incisivi di Hyka, aiutata da un ace e da un errore in attacco di Groff. Due time out di Martinez non mutano lo scenario, Rossi esulta per il 4-11 e Vizzini per il break point del 7-14. Pochi, a questo punto, avrebbero scommesso sulla ripartenza della Trentino Energie, eppure nel breve spazio di due soli turni in battuta l’Argentario divora all’Olginate l’intero vantaggio: da 8-14 a 10-14 con i servizi di Bonafini (ace sul libero), da 11-15 a 16-15 con quelli di Pucnik, supportata da uno scontro in difesa fra Rossi e Hyka, gli attacchi di Costalunga e Sfreddo, un muro della schiacciatrice e un errore di Vizzini. Sulle lombarde cala il buio. Laura Della Valentina realizza l’ace corto del 19-17, Pixner l’attacco del 21-18. Olginate riesce a reagire con due break firmati da Rossi e Hyka (22-22), ma poi viene travolto da Katerina Pucnik, che firma i tre punti finali uno dietro l’altro, l’ultimo a muro su Hyka: 25-22.
Il vantaggio di 2-0 potrebbe apparire rassicurante, ma recenti scottanti esperienze consigliano estrema prudenza. Infatti dopo essersi portata avanti per 5-3, la Trentino Energie finisce in un tunnel, che le costa la frazione. Al servizio c’è Elisa Vizzini e ci rimane per un bel po’, ovvero fino al 5-11, un po’ come era accaduto nel set precedente, solo che questa volta non ci sono spazi di recupero. La schiacciatrice Giulia Rossi mette a terra palloni su palloni, Pucnik e Bonafini (doppia) aiutano le lombarde con un paio di errori e la situazione va fuori controllo. Una mini rimonta porta le trentine fino al 9-12, ma poi Rossi ricomincia a capitalizzare le occasioni break e Olginate veleggia sicuro verso il 17-25 finale.
Il quarto set è cruciale, non solo per l’assegnazione dei punti, ma anche per capire se la Trentino Energie è in grado di riprendersi subito ed evitare il quinto tie break consecutivo. La partenza è micidiale, un 6-0 partendo dalle battute di Aurora Bonafini, che mandano fuori giri il libero Zoia, mentre Katerina Pucnik non si fa sfuggire le occasioni per andare a segno. Olginate riesce a recuperare un po’ di terreno con gli insidiosissimi servizi della regista Marra Giudici (10-7), ma poi si scatenano Costalunga e Sfreddo in attacco e a muro, dilatando il vantaggio fino ad un appariscente 20-10. Eppure non è ancora finita, perché, con le solite battute di Giudici, Olginate comincia ad accorciare sempre più le distanze, aiutata dai muri della neo entrata Beretta su Pucnik, e poco ci manca che non riesca ad operare un clamoroso aggancio. La corsa si ferma sul 22-19, poi due attacchi di Pucnik e un ace di Bonafini chiudono il match sul 25-20.