Contro Lurano la Trentino Energie parte bene,
ma poi cala e la spunta solo al tie break

L’impatto con il ritorno alle sfide per i tre punti, per l’Argentario, è stato durissimo. La sfida contro il Lurano 95 si è infatti trasformata in una battaglia campale, come quelle giocate contro Brescia, Bassano, Flero e Orgiano, che ha impegnato per due ore mezzo l’intero organico e tutte le energie fisiche e mentali disponibili.
Come spesso avviene in questa stagione, dopo aver vinto il primo set, situazione verificatasi in 10 match su 12, la Trentino Energie ha subito il ritorno delle avversarie, che hanno preso le misure al suo sistema di gioco, abbassandone pericolosamente le percentuali. Sabato scorso le bergamasche hanno vinto al fotofinish il secondo set, hanno tenuto sempre saldamente in mano il terzo, prima di accusare la reazione delle argentelle, che a quel punto si sono prese la quarta frazione e la quinta, dopo aver comunque dovuto rimontare un pericoloso 3-7 alle ospiti.
La differenza fra le due squadre va ricercata nei dettagli: Lurano ha attaccato meglio, sia per quanto concerne la percentuale (28% - 31%) sia per quanto riguarda i punti incamerati (49-56), un divario che diventa ancora più ampio se si considerano gli errori (12 contro 9), ma la Trentino Energie ha bilanciato questo gap con il muro (16-7), un ace in più (14-13) e 5 errori in meno dalla linea dei nove metri. Dettagli, appunto.

La cronaca

Formazione tipo per la Trentino Energie, il Lurano 95 risponde con Martina Ravasio in regia, Chiara Lorenzi opposta, Elisa Buttironi e Emma Colombari in posto Arianna Signorelli e Jennifer Briccoli al centro, Michela Caroli libero.
Si capisce fin dalle prime battute che si tratta di una sfida molto equilibrata. L’Argentario fatica in attacco, ma lavora bene a muro (a segno Groff e Costalunga) e questo gli permette di rimanere a contatto dell’avversario, beneficiato già di sei omaggi quando siamo appena sul 6-7. Due incisivi servizi profondi di Pixner danno il la a due ricostruzioni vincenti, che, insieme ad un primo tempo di Sfreddo, lanciano la Trentino Energie sul 10-8, ma è un vantaggio illusorio, perché poi un errore di Costalunga e cinque lampi della schiacciatrice Emma Colombari (tre attacchi e due ace su Battistoni e Pucnik) portano avanti il Lurano per 13-16. Uno smash di Pixner e un contrattacco di Pucnik rimediano (17-17), ma Buttironi risponde con un ace su Battistoni. Sul 18-19, prima di arrivare ad un finale sul filo di lana, Aurora Bonafini confeziona cinque ottimi servizi, accompagnati da due errori fatali di Colombari e da due muri consecutivi di Sfreddo sulla stessa numero 19 bergamasca. L’operazione è completata da Pucnik e Costalunga, che portano i punti del 25-20.

Galvanizzato dall’ottimo finale di set, l’Argentario parte a bomba nel secondo, costruendosi subito un vantaggio importante (6-2), frutto di una serie di contrattacchi vincenti finalizzati da tutta la squadra. In campo viene confermata Laura Della Valentina in diagonale a Bonafini. Un ace di Costalunga in jump float vale il 10-6, ma dopo questo break la squadra di Martinez si spegne. Il Lurano vince uno scambio lunghissimo, che vale “solo” l’11-8, ma dopo quel punto prende coraggio, comincia a forzare la battuta e a valorizzare le difese con gli attacchi di Colombari e Lorenzi, scappando poi via in maniera inattesa con gli attacchi della laterale Buttironi e con i muri realizzati dalla stessa numero 5 e dalla centrale Signorelli. Il problema della Trentino Energie è che in attacco le sue percentuali sono crollate e che dal 13-11 al 15-19 non mette a terra un pallone schiacciando. Sblocca la situazione Pucnik, poi le battute di Della Valentina e Costalunga mettono in crisi la ricezione lombarda e portano due smash di Pixner, un errore di Colombari e un ace. Il finale è un corpo a corpo, nel quale il cambio palla ospite non perde un colpo e alla fine il Lurano, con un muro su Della Valentina e un attacco di Buttironi, chiude i conti sul 24-26. Un esito che cambia la partita.

Il terzo parziale è infatti il più drammatico per l’Argentario, che poco dopo aver assaporato il 2-0 si trova a dover combattere contro un avversario più lucido, che scappa subito sullo 0-4 e poi sul 3-8, con una rapidità che stupisce. La solita Colombari passa con continuità, ma è soprattutto la ricezione trentina ad andare in crisi, dato che il Lurano realizza 4 ace fra il 3-6 e il 4-13, che si sommano a tre muri e rendono il confronto impari. Mario Martinez prova a correre ai ripari, cambiando la diagonale palleggiatore - opposto: dentro Zara e Groff per Della Valentina e Bonafini e la reazione arriva quasi subito: ace di Zara e muro di Pixner per il 7-13, poi la centrale altoatesina batte bene e realizza anche un ace su Colombari, che vale il 12-15, ma subito dopo il Lurano riparte, ora trascinato dagli attacchi dell’opposta Lorenzi e va a chiudere per 19-25 con una certa autorità.

La partita si è ora fatta complicatissima, ma la Trentino Energie torna in campo con il settetto base e ricomincia a tessere la propria tela. La cattiva notizia per le lombarde è che ora la coppia Pucnik - Groff ha aggiustato il tiro e l’attacco di casa ricomincia a girare. Sul 5-4 Costalunga mette sul piatto tre buoni servizi e le due attaccanti non si fanno pregare per concretizzare i break point dell’8-4, che di fatto apre la strada alla rimonta. Sul 15-11 Pucnik piazza un altro uno - due (attacco e muro in sospensione su un pallonetto), che blinda la frazione (17-11). Poi succede un po’ di tutto, l’arbitro nega a Groff un punto sacrosanto (palla in campo di venti centimetri giudicata out), inoltre referto e tabellone scambiano un punto favorendo Lurano e costringendo l’Argentario a vincersi il set con un anomalo 26-20, che va a referto come un 25-21. Per fortuna tutto è bene quel che finisce bene. Una inarrestabile Pucnik marca 11 punti nella sola frazione e si va al tie break.

Ora può succedere di tutto. Il Lurano parte molto meglio delle trentine, sfruttando il servizio della solita Colombari, un muro ed un ace, tanto che Martinez deve fermare subito il gioco. Fino al 3-7 (ace di Lorenzi su Costalunga) il set sembra una riedizione del terzo, ma poi la numero 14 trentina va al servizio e l’ago della bilancia si sposta bruscamente, per l’ultima volta, dalla parte dell’Argentario. Le lombarde perdono lucidità, forse hanno finito le energie, e incassano sei break point uno dietro l’altro: un ace, un muro di Pucnik, gli attacchi di Della Valentina (entrata con Zara, che smista il gioco con precisione) e Pixner, poi nel finale la Trentino Energie affonda con il quarto muro di Pucnik, altri due attacchi di Della Valentina e l’ace finale sul nastro di Bonafini.
Due ore e 27 di fatica, un ritorno in campo davvero poco “soft” dopo un mese di pausa.

Risorse aggiuntive:

link Il tabellino sul nostro sito
galleria Le fotografie di Argentario - Lurano 95
Comunicazione: 348.0613477 | press@argentariopallavolo.it | www.argentariopallavolo.it